mercoledì 26 settembre 2012

Favia replica a Grillo: 'Lui mi mandò in tv'


Il comico: 'Chi viene eletto non è star, ma portavoce cittadini'

  Favia e Grillo in una foto d'archivio

 

 

 

 

Nuovo botta e risposta a distanza tra Beppe Grillo e il consigliere regionale emiliano Giovanni Favia, protagonista del fuori onda in cui denunciava la mancanza di democrazia interna al Movimento 5 Stelle. Ieri Grillo ha indirizzato i suoi strali nei confronti dei rappresentanti del popolo offuscati dall' "ebbrezza" della visibilità. Un duro intervento che è stato letto come un riferimento proprio a Favia. Ma oggi il consigliere regionale afferma che Grillo non parlava di lui e rilancia: 'Il primo a mandarmi in tv fu proprio Grillo'.
FAVIA: 'PRIMO A MANDARMI IN TV FU GRILLO - La presenza in Tv tanto criticata nel M5S? "Ormai non conto più gli inviti che ho rifiutato nell'ultimo anno". Così il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia replica sul tema al post di Beppe Grillo su Fb ieri. "Il primo a mandarmi in Tv - sottolinea - fu proprio Beppe. Successivamente, quando ho accettato delle partecipazioni (in continua comunicazione con lui), l'ho sempre fatto previa consultazione diretta dei nostri simpatizzanti via social media, senza mai 'privatizzare' la funzione che mi è stata data col voto".
"I media hanno dedotto che le accuse fossero rivolte al sottoscritto e mi sono trovato nuovamente al centro della polemica. Personalmente non mi sento chiamato in causa dal post. Non ho stima di chi lancia accuse senza fare nomi e cognomi, e mi pare non sia nello stile del M5S". Così il consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, Giovanni Favia, replica al post su Fb con cui Beppe Grillo ieri attaccava chi viene eletto e "diventa subito una star" davanti ai microfoni delle Tv.
Grillo parla di magazzinieri e camerieri? "Vero. Ma nessuna delle professioni mi appartiene. Ho fatto il magazziniere per un breve periodo quando avevo 15 anni, con l'obbiettivo di comprarmi il motorino. Ho fatto il cameriere qualche anno dopo, sempre per poche settimane, per mantenermi durante alcuni bellissimi viaggi attraverso l'Europa. Le due esperienze mi hanno lasciato una grande ricchezza ed esperienza. Chi mi conosce personalmente, come Grillo, sa che prima della politica, a 26 anni, mi occupavo di documentari e cinema indipendente, iniziando anche a vincere qualche festival e non ero per nulla disoccupato". "Non mi sento chiamato in causa", ribadisce, rimandando a un post di Aurora Ricci ("come se un cameriere o un magazziniere non potessero avere cultura") che Favia condivide in toto: "non penso - commenta - che la cultura di una persona si possa misurare in funzione delle propria professione, altolocata o meno che sia".
GRILLO: 'CHI VIENE ELETTO NON E' STAR' - "In Italia chi viene eletto diventa subito una star": Grillo su Facebook, il giorno dopo il raduno di Parma, indirizza i suoi strali nei confronti dei rappresentanti del popolo offuscati dall' "ebbrezza" della visibilità.
Un riferimento, probabilmente, all'arrivo ieri in piazza di Giovanni Favia, subito attorniato da giornalisti e televisioni. Grillo prosegue nella critica all'eletto-star: "Gli mettono dei microfoni sotto il naso, lo intervistano in televisione (ah, la televisione... sai ti ho visto in televisione...), piazzano la sua foto sui giornali e chi prima faceva tutt'altro (magazziniere, cameriere, fiorista, impiegato di banca... con tutto il rispetto dei magazzinieri e dei camerieri e dei fioristi e degli impiegati di banca) diventa un politico che si occupa di questioni come il concetto di democrazia, il principio di rappresentanza, l'eterogenesi dei fini, spesso con un piccolo accenno a Schopenhauer e Lev Trotsky, ai filososofi greci e a Paperoga".
GRILLO PUBBLICA FOTO PER SMENTIRE FLOP PIAZZA - Foto e video per contestare la tesi dei giornali sulla piazza semivuota, ieri a Parma, per il comizio contro gli inceneritori di Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle non ci sta e tenta, riuscendoci però solo in parte, a ribaltare il giudizio.
Il primo tentativo è affidato ad alcune foto. Una era stata linkata da Grillo su Twitter già ieri: ritrae la gente assiepata dietro il 'recinto', posizionato vicino al palco, dei fotografi e dei cineoperatori. Ma se è vero che le prime file appaiono abbastanza piene e compatte, è anche vero che subito dopo, dietro, fa capolino il verde del prato dando l'impressione che buona metà della piazza sia assolutamente vuota, almeno in quel settore.
Sulla rete Grillo ha messo anche altre foto in cui la piazza sembra più piena, ma la prospettiva non è tale da dare una ottimale visione generale. Anche i video collocati su Youtube e linkati sulla pagina Facebook di Grillo non sciolgono il dubbio su quanti fossero davvero i presenti. La visuale è anche in questo caso parziale e abbraccia solo le prime file, le più vicine al palco, certamente piene. Manca insomma una panoramica d'insieme e da una posizione più elevata in grado di smentire le cronache degli inviati.

GRILLO: 'ITALIA CE LA FARA'? CON AUTOSPURGO' - "Se il Paese ce la farà? Sì,basta un autospurgo". Così Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle,risponde all'inviata di Agorà, Rosa Melucci, che lo ha intervistato a margine della manifestazione contro l'inceneritore di Parma sabato scorso.
DI PIETRO: 'GRILLO? FA QUELLO CHE IO FACEVO 10 ANNI FA' - "Beppe Grillo ora fa quello che io già facevo dieci anni fa... Ma in questi anni ho imparato che oltre alla protesta si devono trovare anche delle soluzioni concrete per affrontare i temi del Paese. Protestare é facile, governare è molto più difficile...". E' questo uno dei passaggi del discorso di chiusura della tre giorni di Vasto del leader dell'Idv Antonio Di Pietro.
DE MAGISTRIS: 'CHIEDO A GRILLO UN CONFRONTO POLITICO' - Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris chiede a Beppe Grillo, dal palco dell'Idv a Vasto, "un confronto politico" su contenuti e programmi. De Magistris, applauditissimo dalla platea dei dipietristi, dichiara che i sindaci "sono disponibili da subito a dare il proprio contributo in termini di idee e di programmi" per cambiare "davvero le cose in questo Paese".
"Basta, ad esempio, con le privatizzazioni selvagge, dobbiamo far funzionare il pubblico", aggiunge. (ANSA)

 

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