domenica 9 settembre 2012

Dossier

la Costa Azzurra del 1600  di Giorgio Pattera  I manoscritti ingialliti e polverosi custoditi negli archivi municipali di Nizza si rivelano autentiche miniere d'oro per gli appassionati delle "cronache Fortiane", perché ci informano che la cittadina provenzale è stata più volte testimone nel corso dei secoli di eventi eccezionali. Nel 957 e nel 1139, la popolazione fu allarmata da "due soli" che percorsero la volta celeste. Nel 1147 una croce apparve sul disco lunare, mentre nel 1217 tre "croci volanti" fluttuarono nel cielo della città. Nel 1309, una "palla di fuoco" attraversò il cielo di Nizza, mentre il 5 Gennaio 1433 un "globo luminoso" stazionò per parecchie ore sulla città. Infine, nei mesi di Agosto e Settembre 1743, una strana "cometa" fu a lungo visibile a sud-ovest, proiettando di notte un chiarore color rosso sangue.
  SPAVENTOSI SEGNI SUL MARE Tra tutti i resoconti ne emerge uno in Provenzale (antico dialetto francese di derivazione neolatina) datato 1608 e intitolato "Discorso sui terribili e spaventosi segni sparsi sul mare di Genova". «Ai primi d'Agosto del 1608 - si legge nel testo - avvennero due grandi prodigi: la pioggia di sangue caduta su Nizza ed altre località costiere (della Provenza) e l'apparizione in cielo di due uomini, duellanti più volte tra loro. Questi ultimi sono stati osservati per tre giorni, con grande stupore, sull'isola di Martigues, a cinque leghe da Marsiglia. I prodigi, che ci sono apparsi, sono senza dubbio opera di messaggeri celesti, che preannunciano future disgrazie e ci invitano a correre ai ripari, mediante preghiere e digiuno, al fine di placare l'ira di Dio, che ogni giorno offendiamo. Perfino gli antichi romani, non appena scorgevano presagi celesti, facevano sacrifici agli dei per placarne la collera. E noi che siamo cristiani (e quindi allevati in una migliore scuola), dobbiamo pentirci e supplicare umilmente l'Onnipotente affinché perdoni i nostri errori e affinché i castighi, preparati dalla giustizia divina, siano allontanati dalla Santa Misericordia».
 MANOSCRITTO D'AVVERTIMENTO Le parole del cronista oggi possono far sorridere: tuttavia non dimentichiamo che la descrizione di un fenomeno a carattere ufologico, così come tutte le manifestazioni straordinarie ed inspiegabili, non può essere estrapolata dal contesto culturale dell'epoca. È quindi comprensibile, per quei tempi, il timore che "presagi in cielo" siano forieri di punizioni ultraterrene per peccati che possono, tuttavia essere cancellati da preghiere e penitenze. «Questi meravigliosi prodigi - conclude il cronista - hanno toccato l'animo di molti cristiani i quali, essendo stati testimoni delle divine meraviglie ed avendo riconosciuto che il Creatore, potenza e bontà infinita, ci vuole avvertire dell'imminente castigo da noi meritato, sono divenuti più credenti e fanno penitenze per placare l'ira di Dio. Lo Spirito Santo li assista in questa opera di buona volontà. Così sia». Con questo commento che rende bene l'idea di quanto fossero terrorizzate le popolazioni rivierasche a causa degli insoliti eventi, il cronista pone fine al proprio manoscritto.  VISUALIZZAZIONE PER IMMAGINI Alcuni anni fa il francese G.E.O.S. (Group d'Etudes des Objects Spatiaux) ha realizzato illustrazioni assai evocative degli straordinari avvenimenti dell'Agosto 1608. Agli inizi del 17° secolo, Nizza, principale porto del Regno Piemontese, viveva un periodo di notevole prosperità. Protetta dal grande castello, la città si era sviluppata grazie al commercio coi paesi vicini. Le case dei ricchi armatori, dai lunghi balconi decorati, dominavano dal molo l'intenso traffico portuale. Sul fare del tramonto del 5 Agosto 1608, gli abitanti di Nizza vedono comparire in cielo tre forme luminose che si muovono molto velocemente, dirigendosi sulla città. Giunte sulla verticale della fortezza, le tre luci si fermano di colpo e scendono lentamente, compiendo evoluzioni, fino ad un metro circa dalla superficie del mare.  UNA "TUTA" DI SCAGLIE ARGENTATE Stazionando praticamente immobili sopra le onde, i tre oggetti, di forma ovoidale  


     di Pino Morelli  FATTORE D. PROFEZIE E VEGGENTI Gli indiani Hopi rappresentano il ceppo pellerossa più enigmatico in assoluto. La loro struttura sociale, incentrata sul gruppo e sulla religione di aspetto sciamanico, ha un retaggio che lascia aperta la porta ad un'ipotesi tra le più ardite. Gli Hopi avrebbero avuto, in un momento della loro storia, un contatto con una civiltà extraterrestre che ha lasciato le sue tracce in quelle che sono note come "le profezie", incise su di una roccia.Robert Morning Sky, capo Lakota, noto anche nell'ambiente ufologico per essersi espresso sul filmato di Santilli e su di un presunto ufo crash  avvenuto nefl'agosto 1947, sempre nel New Mexico, ha citato la cometa Hale-Bopp in un'intervista rflasciata al tedesco Michael Hesemann nel 1996. Morning Sky ha affermato che la cometa Hale-Bopp è menzionata nelle profezie Hopi, Maya, in quelle degli aborigeni australiani, nei testi sumeri ed egiziani. La profezia Hopi afferma che alla fine di questo ciclo (i popoli pre-ispanici dividono le ere della Terra in cicli, ognuno dei quali si conclude con una catastrofe; i sopravvissuti alla catastrofe fungerebbero da seme per la nuova umanità. Attualmente saremmo al quinto ciclo e quindi alla quinta umanità; la precedente è stata cancellata dal diluvio) sarebbe apparsa una stella luminosa dal "viso blu" e con una "lunga traccia di piume dietro di lei". Il suo nome è Na-Ga-Sohu ed è controllata dal popolo spirituale Kachina. Sette anni dopo la comparsa si sarebbe concluso l'attuale ciclo. Na-Ga-Sohu, secondo Morning Sky, sarebbe la Hale-Bopp. Effettivamente, il suo aspetto bluastro, la sua forte luminosità e la coda, anzi le sue tre code, lunghe migliaia di chilometri, corrispondono esattamente alla profezia Hopi. Verificata la prima parte della profezia, è affascinante scoprire che essa continua dicendo che l'apparizione di Na-Ga-Sohu avrebbe coinciso con il ritorno del popolo stellare dei Kachina della stella blu, gli "antenati" cosrnici adorati dagli Hopi. È quanto afferma anche Z. Sitchin sul ritorno degli Anunnaki. Morning Sky è sicuro che Hale-Bopp è il segno che qualcosa deve succedere, "grandi cambiamenti probabilmente" conclude. Quanto afferma Robert Morning Sky è stato già detto all'inizio degli anni '80 dal sensitive britannico David Jevons. Queste furono le sue parole: "Credo che i maggiori cambiamenti della Terra verranno da quello che io chiamo il Messaggero Fiammeggiante. Già da ora una stella di grande potenza procede in direzione del nostro sistema solare. In questo momento non è visibile all'uomo, neanche al telescopio, ma è immessa in una rotta che la porterà ad incrociare il nostro sistema planetario (...). Il suo passaggio metterà in moto i cambiamenti della Terra che sono stati profetizzati". A Jevons fu anche chiesto se si trattasse della cometa Halley, ma egli rispose: "No, questa è molto più grande". Si riferiva certamente ad Hale-Bopp. Quali sono i cambiamenti che tradizioni popolari e veggenti hanno anticipato doversi avverare dopo il passaggio di questa meraviglia cosmica? Se gli Hopi affermano che la cometa porterà il ritorno dei Kachina, il popolo degli anziani delle stelle, o Anunnaki come li chiamavano i Sumeri, tali carnbiamenti hanno a che fare con il "primo contatto"? Abd Ru Shin, chiamato "il profeta del messaggio del Graal", negli anni '30, circa un corpo cosmico cometario che sarebbe dovuto passare nei pressi del nostro pianeta a fine millennio, affermò: "Da anni coloro che sanno avevano parlato di questa stella (...). La si può chiamare Stella di Betlemme, poiché sono della stessa identica natura". Se la stella di Betlemme era un UFO allora sarebbe confermata la natura anomala di Hale-Bopp. 
 CIELO ROSSO E DUELLI UFO  "Meravigliosi e tremendi prodigi" sulngata e piatta e sormontati da una specie di pennone (che oggi potremmo chiamare antenna), fanno come ribollire l'acqua, con intensa emissione di vapore color arancio-ocra; il tutto accompagnato da un grande fragore.  <n09_f01.htm> <n09_f01.htm>Ad un tratto, da uno degli ordigni fuoriesce un essere e poi un secondo, di forma vagamente umana, vestiti con una specie di tuta rossa ricoperta di scaglie argentate. Erano macrocefali e, al posto degli occhi, avevano due aperture circolari luminose. Le due entità affondano nell'acqua fino alle anche. Le braccia sostengono in verticale due tubi, raccordati alla vita da cui parte, a mo' di cinturone, un tubo anellato che si collega alla parte posteriore della tuta. Per due ore, in questa serata del 5 agosto 1608, i tre ordigni rimangono pressoché immobili rispetto alle due entità sbucate dall'interno. Verso le ore 22,00 i tre vascelli celesti, dopo aver imbarcato i due esseri, con un rombo indescrivibile ed a gran velocità si dirigono nella notte verso est, diventando in pochi secondi tre puntini luminosi. Interpretando il fenomeno come un avvertimento divino, i nizzardi si riversarono nelle strade della città, sfilando in lunghe processioni religiose fino all'alba del 6 agosto 1608.  CANNONATE SUI VASCELLI AEREI Il mattino del 22 Agosto, i tre ordigni venuti dal cielo compaiono a Genova, anche questa volta di fronte al forte della città. I genovesi, già informati di quanto era successo a Nizza 17 giorni prima, reagiscono violentemente.  <n09_f02.htm> <n09_f02.htm>La cittadella scatena un serrato tiro d'artiglieria contro i tre vascelli: 800 palle di cannone sono indirizzate sugli ordigni, ma nessuno dei tre subisce il minimo danno, né. interrompe le proprie evoluzioni. Tuttavia, in questo caso, nessuno tenta di uscire dagli oggetti durante le due ore e mezza in cui il fenomeno si manifesta. Dopo circa un'ora di evoluzioni a pelo d'acqua, uno degli ordigni si stacca bruscamente dal. gruppo e punta sulla città. La popolazione è colta dal panico e si registrano numerosi morti e feriti, alcuni calpestati dalla folla, altri per essere comunque rimasti esposti allo strano vascello. Dopo questa dimostrazione i tre oggetti volanti si riuniscono nuovamente e si dirigono verso est a velocità vertiginosa.  UNA PIOGGIA ROSSO SANGUE Cinque giorni dopo, il 25 Agosto 1608, nel cielo di Martigues, piccolo villaggio di pescatori situato all'ingresso dello stagno di Berre, appare un altro velivolo, che volteggia per un'ora e mezzo al di sopra delle case. Ne fuoriescono due entità, molto simili a quelle osservate dai nizzardi la sera del 5 Agosto, che si mantengono attorno al vascello e danno l'impressione di sfidarsi a duello nel cielo. È l'ultimo di questi avvistamenti nella regione. La settimana successiva si verificano abbondanti precipitazioni di pioggia rossa come il sangue. La gente considerò come una "vendetta divina" le inquietanti manifestazione osservate durante l'Agosto 1608. L'interpretazione che si potrebbe dare oggi allo strano fenomeno è la seguente: questa regione del sud della Francia è ricca di bauxite. Il vortice d'aria originato dagli ordigni al momento di ripartire potrebbe aver risucchiato polveri di bauxite, che in seguito, inglobate negli alti strati dell'atmosfera dalle nuvole, avrebbero ceduto la propria colorazione rossastra alla pioggia. Per gli abitanti della regione, infatti, il fenomeno è relativamente frequente ed oggi, ormai, non li stupisce più di tanto.  FREQUENZE SONORE LETALI Per quaranta giorni le cappelle, le chiese e le cattedrali di tutta la regione, da Martigues a Genova, vedono giungere enormi folle di pellegrini a pregare, giorno e notte. I credenti ed anche i non credenti si uniscono nella stessa ed intensa preghiera, chiedendo a Dio quel perdono che eviterà loro il ripetersi delle strane e tragiche visioni di cui erano stati attoniti quanto involontari testimoni. A questo punto ognuno di noi avrà certamente formulato una propria interpretazione dei curiosi fenomeni, avvenuti quasi quattro secoli fa sulla splendida "Cote d'Azur". Ritengo tuttavia opportuno riportare in questo contesto l'opinione dello studioso francese Guy Tarade, che troviamo nel suo libro "Soucoupes volantes et Civizations d'outre-espace". Citiamo testualmente: «Questa lunga e puntigliosa cronaca conferma che gli eventi l'Agosto 1608 rivestono un'importanza determinante per studio degli UFO del passato. Questo perché non viene i messa in dubbio, l'oggettività degli avvistamenti, in quanto il fragore che accompagnò il passaggio su Genova dei misteriosi ordigni provocò la morte di più persone. Le vibrazioni sonore emanate dagli UFO ricadevano evidentemente in una gamma di frequenza pericolosa per gli esseri umani. Il figlio di Gasparino De Loro ed il fratello di Antonio Bagatello, ad esempio, furono uccisi proprio da quelle terribili onde acustiche, come molte donne della città.» Ancora: «La tuta "coperta di scaglie", indossata dai piloti che fluttuavano nel cielo con "propulsori individuali" (i cosiddetti "serpenti volanti"), ricorda incredibilmente quella degli attuali cosmonauti. Un altro fattore attestante la realtà delle manifestazioni visive e sonore è costituito dall'intenso fuoco di artiglieria che l'esercito piemontese sparò per difendere il porto di Nizza da questi misteriosi ordigni anfibi.» A proposito della "pioggia di sangue", l'autore transalpino ha una propria ipotesi, che si discosta alquanto da quella suggerita dal G.E.O.S.: «Si può pensare, quando le "piogge di sangue" caddero dopo tre giorni un po' dappertutto sul litorale, che le manifestazioni a carattere temporalesco, tipicamente stagionali, abbiano incluso delle microparticelle di ossidazione, residuate dal sistema di propulsione degli ordigni stessi». «Cosa si può desumere ancora da una tale descrizione? - si chiede l'esperto francese - Gli UFO che terrorizzarono provenzali e genovesi nel 1608 erano gli stessi che ancora oggi fanno visita, sempre più di frequente, ai nostri cieli?»  Bibliografia:  Archivi municipalizzati di Nizza - anno 1608 Rivista "Les Extraterrestres", Edition du Cercle Français de Recherches Ufologiques, Rebais. Guy Tarade, "Soucoupes Volantes ed Civilisations d'outre-espace", J'ai lu, 1970   >

DOSSIER PROGETTI SEGRETI USA: ROBOT UMANO  Scomparso nel novembre 1997, il colonnello dell'Air Force Steve Wilson ha trascorso gli ultimi anni della sua vita braccato dagli agenti della controinformazione.  di Adriano Forgione 
Steve Wilson è nato negli anni Trenta. Diplomatosi in Meccanica Aeronautica, ha frequentato la Scuola Ingegneri di Volo, ottenendo il grado di ingegnere per bombardieri B-17. Divenne quindi Sergente e inserito nello staff del generale Crabbe. Successivamente frequentò la Scuola Cadetti Aerei presso la Kelly Air Force Base, ottenendo il grado di luogotenente in seconda e Pilota di caccia. Venne quindi assegnato al 12° squadrone presso la base di Clarke, nelle Filippine e poi al 67° squadrone, direttamente impegnato nella guerra di Corea, portando a termine diverse missioni a bordo di caccia Sabre, confrontandosi con i MIG sovietici. In una missione in territorio nemico il suo aereo venne colpito dalla contraerea ed alcune schegge gli penetrarono nell'addome. L'allora luogotenente Wilson perdeva troppo sangue per sopravvivere a lungo. Comunicò via radio la sua posizione ed il livello di carburante aggiungendo che non sarebbe mai più tornato alla base. Di lui si perse ogni traccia. La sua memoria si bloccò a quel tragico momento.  AIUTANTI INVISIBLI Ma eventi successivi suggeriscono uno straordinario intervento di "aiutanti invisibili" che lo avrebbero sottratto alla morte. Wilson era scomparso da tre giorni quando i controllori di volo del 67° squadrone videro il suo aereo prepararsi all'atterraggio sebbene il motore fosse spento. Il velivolo era avvolto da una luce verdastra e venne lasciato sulla pista dopo un atterraggio perfetto. L'incredulità del personale della base crebbe quando, aperto il "cockpit", Wilson venne trovato in stato di incoscienza. Inoltre il livello di carburante del velivolo era il medesimo comunicato tre giorni prima via radio e la grossa ferita all'addome era completamente guarita. Rimessosi, fece rapporto al comando sulla sua esperienza. Successivamente interrogato da ciò che lui stesso definì uno strano gruppo. Venne sottoposto a test IQ (quoziente intellettivo) che rivelarono un innalzamento del suo livello cerebrale da 162 ad uno straordinario 232. Dopo il completamente dei test venne reintegrato all'attività. Ma altri cambiamenti si verificarono nel giovane pilota dopo l'esperienza, soprattutto lo sviluppo di capacità ESP. Due mesi dopo, durante un duello aereo in Corea, Chuck, uno dei suoi compagni di squadrone, fu colpito. Wilson e gli altri lo osservarono precipitare e sparire. Durante il ritorno alla base Wilson senti nella sua testa la voce di Chuck che piangendo chiedeva aiuto. Un messaggio più volte ripetuto che lo fece trasalire. Wilson ruppe la formazione e tornò indietro, scendendo di quota per cercarlo. Il comandante di squadra urlava via radio di tornare in formazione, ma il pilota non lo ascoltò. Volando a 100 metri dal suolo, sentì nuovamente un messaggio telepatico che lo avvertiva che aveva da poco superato il punto in cui Chuck avrebbe dovuto trovarsi. Tornò indietro e riuscì a salvare il compagno. A dispetto della violazione degli ordini, Wilson fu decorato con una medaglia al valore militare. Nell'estate del 1960, quando la crisi missilistica di Cuba divenne un problema mondiale e il presidente Kennedy e il leader sovietico Krushev si confrontavano in un gioco mortale, Wilson divenne capitano e comandante di Squadriglia Strategica da Caccia presso la base di Wright-Patterson, in Ohio.  UN NEFANDO COVER-UP Poco dopo la morte del Presidente John Kennedy, Wilson venne informato che gli sarebbe stata conferita una classifica di segretezza Top Secret ed il grado di maggiore, al servizio del "Majestic 12". Gli vennero mostrati i rottami degli UFO precipitati a Roswell nel 1947 e filmati di corpi alieni. Inoltre venne informato di come si era sviluppata la strategia di cover-up diretta dal Majestic 12. Come parte del suo training sarebbe stato assegnato al Primo Comando Aereo Forze Speciali ("Special Forces Air Command") e quindi ai reparti Delta Force e Berretti Neri. Gli venne detto che le sue abilità telepatiche sarebbero state utilizzate per qualcosa di molto particolare. "Fui coinvolto in uno dei più vili e nefandi cover-up che il mondo abbia mai conosciuto. A pensarci ora mi si rivolta lo stomaco. Ma a quel tempo pensavo solo a servire il mio Paese". Così Wilson ha ricordato il suo ingresso nelle strutture occulte di gestione del problema UFO. Nell'estate 1972 fu assegnato al 1° Comando Aereo Forze Speciali presso la Vanderburg Air Force Base e quindi trasportato dietro scorta CIA a Papoose Lake, sito S-4 (Area 51).  DENTRO L'AREA 51 Nell'Area 51 attraversò un ingresso posto tra due rocce e chiuso da una porta idraulica. Era una struttura colossale. Superò quindi un enorme tunnel sino ad arrivare alla porta di un hangar. Sempre scortato da un agente CIA venne fatto entrare in un ascensore e portato in strutture molto al di sotto della superficie. Wilson non poteva comprendere né di quanti metri né di quanti piani stava scendendo perché l'ascensore si muoveva a velocità impressionante. Venne fatto entrare nell'ufficio di un colonnello che lo istruì sulle sue consegne e sul funzionamento dei trasporti navetta tra le diverse sezioni dell'Area S-4 e del poligono di Nellis. Fu avvertito che quanto avrebbe visto, sentito, studiato e operato lì era assolutamente Top Secret e non avrebbe dovuto farne menzione all'esterno. Così Wilson iniziò la sua attività a Papoose Lake.  OTTO DIVERSI SCAFI ALIENI Una mattina entrò nel suo ufficio un tenente colonnello di nome Bennet che gli chiese di seguirlo. Lo portò due livelli più in basso rispetto a dove lavorava, corrispondenti all'area super-segreta di studio della tecnologia UFO. Wilson non sapeva cosa celassero i livelli più profondi della base. Contò otto diversi scafi alieni presenti in quella sezione, attorno ai quali era impegnato un gran numero di scienziati. I due ufficiali si fermarono in un locale dove erano presenti venti persone tra militari e civili. La sorpresa di Wilson fu grande quando vide entrare una donna alta due metri e mezzo, dal fisico longilineo e dai lineamenti fini. Portava lunghi capelli biondi ed aveva occhi blu, "i più blu che avessi mai visto" ha affermato Wilson. Vestiva una strana tuta con un simbolo sul lato destro del petto. "Qualcosa in lei era differente. Capii dopo quanto differente". Posò un largo cristallo sul tavolo e le sue dita iniziarono a illuminarsi scorrendo sulla superficie del cristallo che generò un'immagine olografica. "Da quel momento la mia vita quale era stata sino ad allora era finita per sempre. Il mio concetto di vita venne annullato da quell'immagine olografica completa di suoni, di misteri irrisolti del passato e del presente e di altri mondi". Wilson, unitamente agli altri presenti, vide in quell'immagine la storia della Terra e del coinvolgimento extraterrestre con essa. Questo coinvolgimento includeva la creazione di Gesù duemila anni fa e la sua missione tra i terrestri per innalzare la loro coscienza e la comprensione della vita. La donna mostrò al gruppo anche scene di pianeti abitati e di altri sistemi stellari. Fu quello il momento in cui Wilson entrò definitamente negli schemi governativi di gestione e studio del fenomeno UFO.  IL PROJECT POUNCE Gli venne conferito l'incarico di ufficiale esecutivo del Project Pounce. Questo progetto, creato negli ultimi giorni del dicembre 1980, era diretto da un gruppo misto d'élite dei Berretti Neri dell'Air Force e di scienziati, impiegato in missioni sul campo. Essi correvano sul posto interessato da un "UFO Crash", ne delimitavano l'area, ricuperavano lo scafo alieno e i suoi occupanti, ripulivano e decontaminavano l'area e minacciavano i testimoni riducendoli al silenzio. Wilson per questo incarico ricevette il grado di colonnello con grado di sicurezza Ultra Top Secret, Cosmic Q, Livello 27. Tutto ciò gli consentì una familiarità con i sistemi di azione studiati dal MJ-12 e una conoscenza approfondita dei programmi spaziali condotti da astronauti militari addestrati presso una segretissima Accademia Speciale dell'Air Force. Seppe che questi astronauti militari volavano con una navicella ad antigravità costruita dalla Lockheed chiamata X-22A. Con questa navicella si tentava di intercettare in orbita gli UFO giudicati nemici, disattivandoli o distruggendoli attraverso armi per le Guerre Stellari.  IN NOME DEL GENERE UMANO Al momento del suo pensionamento, dopo 40 anni di servizio, Wilson ricopriva il grado di tenente colonnello e comandante di volo del Primo Comando Aereo Forze Speciali presso la base di Vanderburg. È stato pluridecorato, ricevendo la medaglia al valore dell'Air Force, la "silver star", due "flying cross" al valore, due "purple hearts", la medaglia d'encomio dei servizi unificati, la medaglia d'encomio dell'Air Force, la medaglia dell'USAF per l'eccellente stato di servizio e la medaglia al servizio della Difesa Nazionale. Dopo 15 anni ha deciso di rischiare la vita per divulgare quanto di sua conoscenza. Prima di morire di cancro nel novembre 1997, il colonnello Steve Wilson ha così espresso i suoi sentimenti più profondi: "La mia appartenenza al MAJIC mi ha distrutto dentro. Mi ha reso freddo e calcolatore come un robot umano. Ho ucciso e mentito per il bene della nazione, o almeno così credevo a quel tempo fosse giusto. Le cose che ho visto vanno oltre l'umana comprensione. Sono totalmente incredibili. Non mi resta che il desiderio di aiutare l'umanità in qualche modo, attraverso ciò che è destino avvenga ormai molto presto". Le stesse parole del colonnello Philip J. Corso. 
Manuale d'emergenza anti-UFO dei Vigili del Fuoco USA  Dal testo di William M.Kramer Ph.D e Charles W.Bahme J.D. (brani estratti dal cap.13)  di Roberto Pinotti 
Nel 1992 viene pubblicato in USA, per i tipi della Fire Engineering Books and Videos, un manuale operativo destinato all'addestramento delle reclute dei Vigili del Fuoco americani. È il Fire Officer's Guide To Disaster Control (Manuale dei Vigili del Fuoco per il controllo ai Disastri). È stato studiato e realizzato, sotto richiesta del Dipartimento Federale dei Vigili del Fuoco, da William Kramer, Ph.D., Capo del Fire District di Cincinnati e Direttore di "Fire Science" presso l'Università di Cincinnati e dal procuratore legale Charles W. Bahme, J.D., Capo Delegato per il Fire Department di Los Angeles e Capitano, in pensione, della US Naval Reserve. Il manuale ha colpito gli ufologi in quanto, oltre alla prevenzione sui disastri naturali e nucleari, da trasporti, da incendio, da sostanze tossiche e ai relativi addestramenti delle reclute, viene dedicata, nel capitolo 13, una sezione al potenziale attacco da parte di UFO. Corre l'obbligo di interrogarsi sul perché un manuale ufficiale di training includa, fra i disastri, anche una minaccia extraterrestre. Non si spiega come gli USA, che da sempre hanno negato ufficialmente l'esistenza del fenomeno UFO, possano preoccuparsi di avere un corpo specializzato in interventi d'emergenza causati da invasori alieni. Le risposte possibili sono due. Gli autori potrebbero aver operato secondo un loro personale punto di vista e di questo dubitiamo in quanto un'opera di questo tipo viene pianificata attentamente a priori; oppure la pubblicazione del capitolo 13 del manuale risponde ad un preciso disegno governativo che, ben conoscendo la realtà del fenomeno, prevede contromisure adeguate in caso di palese ostilità. Non va neppure esclusa la possibilità che il Fire Officer's Guide rientri nel programma di "indottrinamento" subliminale sul fenomeno UFO che gli USA stanno portando avanti da alcuni decenni nei confronti dell'opinione pubblica.  LA MINACCIA DEGLI UFO - UNA REALTÀ In questo capitolo rivolgeremo la nostra attenzione alla minaccia quanto mai reale costituita dagli Oggetti Volanti non Identificati (UFO), che essi esistano o meno. La drammatizzazione radiofonica, ben documentata ed altamente pubblicizzata da parte di Orson Welles, de "La guerra dei Mondi", mostra come anche la sola percezione della possibile esistenza di creature aliene, possa dare origine a conseguenze gravi, vicine al panico di massa. Inoltre, se le apparenti visite di esseri alieni arrivati a bordo dei loro veicoli spaziali rivelassero una qualche minaccia, dovrà, come sempre, essere il servizio dei Vigili del Fuoco a fornire la prima linea di difesa finalizzata a salvare vite umane ed a mitigare effetti disastrosi. Il 25 aprile 1991, la stazione radiofonica KSHE di St. Louis (Missouri, USA) ricevette una multa di $ 25,000 dalla Commissione Federale Comunicazioni (FCC), per aver trasmesso la falsa notizia di un attacco nucleare durante la Guerra del Golfo. La serietà con cui la FCC affrontò il caso è indicativa della realtà del panico che può essere prodotto da fenomeni anche illusori o fantastici. Di certo se questi eventi inspiegabili si intensificassero, la possibilità di panico aumenterebbe e ancora il corpo dei Vigili dei Fuoco sarebbe chiamato ad affrontare la situazione. È un aspetto, questo del panico di massa, da tenere sempre più in considerazione, man mano che ci avviciniamo al 2000 e che il verificarsi di fenomeni inspiegabili possa creare una paura incontrollabile. Vedremo, proseguendo in questo capitolo, che "black out" diffusi, interruzioni delle comunicazioni, ed altre condizioni di disastro potenziale, sono stati legati direttamente ad avvistamenti di UFO. Ecco perché consigliamo ai responsabili del servizio dei Vigili del Fuoco, veri e propri "deus ex machina" di tali eventi, di non sottovalutare neanche in appendice tali situazioni e anzi di prendere i dovuti provvedimenti e mettere in conto le contromisure da attuare in previsione di fenomeni simili. Nel corso di questo volume, molti dei riferimenti a fatti reali sono basati sulle esperienze di entrambi gli autori. Comunque, relativamente agli UFO ed al loro potenziale, ci siamo largamente affidati alla ricerca ed all'esperienza di Charles Bahme, il quale ha considerevolmente approfondito il suo studio, acquisendo molteplici documentazioni sull'argomento ed i fenomeni ad esso connessi. Il suo interesse è aumentato quando, nel 1969, il Congresso USA votò una legge (14 CFR - Cap. V, p. 1211, "Esposizione extraterrestre") che ha consentito all'Amministrazione della NASA la discrezionalità arbitraria di porre in stato di quarantena e sotto controllo mediante guardia armata qualsiasi oggetto, persona o altra forma di vita che abbia subito una "esposizione extraterrestre". Lo stesso fatto che i nostri parlamentari credessero fosse necessaria una forma di autorità tanto drastica, ha fatto sì che il coautore C. Bahme si chiedesse se essi pensassero solo ai nostri astronauti quando la legge fu votata. Potrebbe ciò applicarsi a chiunque abbia avuto un incontro con un UFO? Comunque sia, non si tratta probabilmente di un argomento destinato ad essere da loro dibattuto in pubblico.  LA DISCUSSIONE SUGLI UFO - PERCHÉ ADESSO? L'argomento degli UFO non era compreso nelle prime edizioni di questa Guida. La prima edizione fu il Manuale per il Controllo dei Disastri, pubblicato personalmente da C. Bahme al suo congedo dal servizio attivo nella Marina Militare alla fine della Guerra di Corea (1952)... (omissis). ...Il suo interesse al problema cominciò nelle prime ore del 25 febbraio 1942 a Los Angeles, mentre stava pattinando da casa sua verso la vicina caserma dei Vigili del Fuoco, sita a qualche isolato di distanza; l'urlo delle sirene gli aveva ricordato il suo dovere di Vigile del Fuoco ma, in base alle disposizioni sull'oscuramento, non ritenne fosse il caso di muoversi in auto. Inoltre, era ben più eccitante trovarsi all'aria aperta per osservare gli spettacolari "fuochi d'artificio" che avevano riempito tutto il cielo visibile. <n17_f01.htm>

 <n17_f01.htm>Pochi residenti statunitensi hanno, in effetti, avuto l'occasione di sperimentare una vera o immaginaria invasione aliena, come quella avvenuta e poi definita "L'incursione aerea su Los Angeles del 1942". L'esercito segnalò infatti l'avvicinarsi di aeromobili ostili ed immediatamente il sistema di allarme antiaereo cittadino entrò in funzione per la prima volta nella II Guerra Mondiale. La difesa a questo "attacco" è stata già descritta in termini drammatici nel paragrafo d'apertura di questo capitolo. Quale nemico era stato inquadrato? Nessuno lo seppe mai. Quello che i Vigili del Fuoco videro in cielo furono 15 o 20 "cose" in rapido movimento, che sembravano cambiare direzione velocemente, all'apparenza del tutto noncuranti delle esplosioni dei proiettili della contraerea che li seguì per tutto il percorso, sparandoli contro. Voci secondo cui una di esse sarebbe stata abbattuta e così pure la spiegazione che questi zig-zaganti invasori fossero palloni meteorologici non furono mai prese sul serio. Comunque sia, per C. Bahme quell'episodio indimenticabile valse inoltre a stimolare un persistente interesse sull'argomento, pari a quello professionale, nel campo legale e della protezione civile... (omissis).  INFORMAZIONI GENERALI SUGLI UFO Senza l'intendimento di cercare di provare o di negare l'autenticità. dei numerosi incontri ufologici sovente riferiti da testimoni altamente credibili, fra cui piloti civili e militari, astronauti, agenti di polizia, Vigili del Fuoco, Membri del Congresso e persino un Presidente degli Stati Uniti d'America, questo capitolo presenterà una breve storia del fenomeno UFO, la sua natura e quella dei presunti occupanti degli UFO; la diffusione delle segnalazioni a livello mondiale fin dall'àantichit <rif_stoi.htm>; la loro apparenza; propulsione, origine e i possibili motivi per le loro azioni di ricognizione continuata del globo terrestre... (omissis).  GLI UFO - COSA SONO? (omissis)... Alcuni scienziati credono che gli UFO siano di origine extraterrestre, provenienti cioè da altri pianeti. Molti militari congetturano che si tratti di veicoli alieni. Alcuni li fanno risalire ad eventi meteorologici inconsueti od eccezionali quali, meteoriti, comete, "cani solari", riflessioni cosmiche luminose, gas di palude, fulmini globulari; pur ammettendo che gli scienziati non possono spiegare così tutti i tipi di rapporti. Altri ancora, sono inclini a credere che si tratti di forme di vita provenienti da altre dimensioni, in grado di materializzarsi o smaterializzarsi a volontà tramite una sorta di transizione di frequenza o di lunghezza d'onda tale da renderli visibili allo spettro di visione umana. Alcuni credono poi che si tratti di viaggiatori del tempo provenienti dal futuro.  IL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEGLI UFO Il Dr. J. Allen Hynek, Professore Emerito di Astronomia alla Northwestern University, nonché consulente del "Project Blue Book" dell'USAF, adottò un sistema di classificazione assai semplice, basato esclusivamente sul modo di osservazione del fenomeno: - Luci notturne - Dischi diurni - Incontri ravvicinati (diurni e notturni) - Rilevamenti radar - ... (omissis)...  LE FORME DEGLI UFO I testimoni hanno descritto le forme degli UFO come una qualsiasi cosa variante dalla sfera al boomerang... (omissis)...  STORIA DEGLI UFO Per centinaia di anni misteriosi oggetti celesti e strani corpi semoventi e luminosi, sono stati segnalati da parecchie persone, tra cui piloti militari in servizio durante la II Guerra Mondiale, che li avevano soprannominati Foo Fighters... (omissis)...  ORGANIZZAZIONI UFOLOGICHE (omissis)... (Oltre agli scomparsi NICAP e APRO, vengono menzionati il Citizen Against UFO Secrery o CAUS, Il Ground Saucer Watch o GSW e soprattutto il Mutual UFO Network o MUFON; inoltre il J.A. Hynek Center for UFO Studies o CUFOS).  PERCHÉ LA SEGRETEZZA? Nel loro libro "UFO's Over America", Coral e Jim Lorenzen, accusano la Central Intelligence Agency (CIA), di essere stata pesantemente coinvolta nella raccolta e soppressione di informazioni sugli UFO.... (omissis)... Una possibile Giustificazione consiste nel fatto che l'Intelligence potrebbe considerare gli UFO come gli strumenti di un nemico potenziale, noto o ignoto che sia... (omissis)... Un'altra ragione di tanta segretezza, potrebbe ravvisarsi nella segreta speranza di ottenere conoscenze su metodi di propulsione avanzati e sistemi antigravitazionali prima che altri potenziali nemici sulla Terra possano acquisirle. Per cui, sebbene molte Nazioni stiano indagando segretamente sul fenomeno in questione, restano riluttanti l'una con l'altra a rivelare le rispettive scoperte... (omissis)... Secondo alcuni ufologi i tentativi di cover-up da parte della CIA si estendono fino alla distruzione stessa di prove, impossibili da reperire prima della loro definitiva "scomparsa"... (omissis)...  UFO IN MISSIONE Molte ragioni sono state avanzate circa gli scopi che gli UFO avrebbero, nel visitare il nostro Pianeta… (omissis)... Secondo il tecnico aerospaziale William Spaulding... (omissis)... "il fenomeno UFO non si presenta diversamente dalle nostre esplorazioni spaziali: operazioni ricognitive, prelievi di campioni di suolo, atterraggio"... (omissis)...  LA POTENZIALE OSTILITÀ DEGLI UFO … (omissis)... Gli UFO hanno forse anche manifestato degli effetti distruttivi, intenzionalmente o meno a seconda dei casi, che dobbiamo considerare però pianificando comportamenti idonei quando ci si confronti con una situazione di emergenza coinvolgente gli Ufo stessi... (omissis)...  I RISCHI LEGATI AGLI UFO I due rischi principali rilevati in rapporto agli UFO, sono stati attribuiti a potenti campi elettrici che questi sono in grado di proiettare in aree vaste o localizzate, con gli effetti psicologici da essi prodotti, sulla popolazione in genere o in caso di "contatti" individuali.  L'IMPATTO DEL "CAMPO DI FORZA" Sono state segnalate, in presenza degli UFO, brusche interruzioni nel funzionamento dei veicoli terrestri ed aerei. Il sistema di accensione dei motori delle auto e degli aeromobili infatti, è stato apparentemente influenzato da "campi di forza" energetici al punto di arrestarne il funzionamento. I fari e le radio hanno cessato di funzionare. Ecco alcuni esempi... (omissis)...  INTERRUZIONE NELLE COMUNICAZIONI ... (omissis)... La capacità di neutralizzare ogni forma di comunicazione elettronica, incluse quelle che controllano il lancio di sistemi d'arma da Difesa, è stata considerata fra le possibilità manifestate dagli UFO... (omissis)...  BLACK-OUT DI CORRENTE ELETTRICA IN INTERE REGIONI Si è sospettato che gli UFO abbiano la capacità di provocare un improvviso ed apparentemente immotivato oscuramento di intere città, di uno o più Stati, facendo uso di "campi di forza" tali da causare un sovraccarico nei circuiti delle installazioni elettriche pubbliche e private... (omissis)...  PALLE DI FUOCO SU SYRACUSE - IL COLLEGAMENTO CON I BLACK-OUT <n17_f02.htm>

 <n17_f02.htm>Piloti civili hanno segnalato gli UFO attraverso la Pennsylvania circa alle h. 16.30: tecnici elettronici che si trovavano nella zona dell'aeroporto di Syracuse, avvistarono degli UFO in movimento. Intorno alle h. 17.30, immediatamente prima del "Grande Black-Out". Un esperto istruttore di volo in transito su Syracuse, per motivi di servizio, vide un globo luminoso sulle linee elettriche ad alta tensione, collegate con la centrale elettrica di Niagara Falls. Centinaia di altri testimoni videro lo stesso oggetto luminoso nel cielo la notte dell'oscuramento. Era il 9 novembre 1965... (omissis)...  UFO - IL RISCHIO DEL PANICO Il secondo importante disastroso effetto dell'attività degli UFO, reale o immaginaria, consiste nell'incutere timore, panico, fughe ed ogni altro tipo di comportamento irrazionale. Abbiamo già menzionato il piuttosto ben documentato caso di contagio della Guerra dei Mondi, il radiodramma di Orson Welles su un'invasione di Marte... (omissis)... Sebbene la maggior parte di quelli che segnalano avvistamenti non interpreti gli stessi come una minaccia, è possibile che alcuni dei tanti rapporti possano essere attribuibili a contagio isterico. In ogni caso, una delle ragioni spesso invocate a spiegazione della stretta segretezza dei risultati sulle ricerche UFO di stampo governativo, si basa proprio sulla necessità, inequivocabile, di prevenire panico collettivo causato dalla rivelazione della verità... (omissis)…  RISCHI PERSONALI - L'ASPETTO FISIOLOGICO Le conseguenze del "campo di forza" sull'ambiente fisico, comunicazioni, trasporti, illuminazione ed uso di dati computerizzati, sono state già considerate. Si sarebbe potuto aggiungere che, determinati effetti fisici sono stati osservati in luoghi in cui gli UFO sono atterrati lasciando tracce circolari nella vegetazione distrutta da calore o radiazioni e "cottura", o sterilizzazione del suolo in loco. A livello più pratico, è fondato ritenere che molto più del semplice ambiente, possa essere influenzato dagli effetti di una presenza UFO. Mentre inseguivano questi oggetti, aerei militari sono improvvisamente scomparsa a mezz'aria, esplosi in volo senza motivo, oppure hanno subito danni di varia natura, perdendo ogni controllo. Al suolo, varie persone sono finite col restare seriamente ustionate, immobilizzate o colpite a loro volta dai "campi di forza" con emissioni di radiazioni anche da raggi i cui effetti sono stati descritti come quelli di una "pistola paralizzante". Nel 1980, tre testimoni videro una sfera rossastra luminosa sorvolare le case di Kuala Lampur in Malaysia, quando improvvisamente una scarica di luce azzurra si abbatté verso il basso distruggendo due abitazioni. In Indiana (USA), un uomo notò un lampo di luce splendente attraverso una finestra. La luce andò improvvisamente via in tutta la casa e quando l'uomo uscì per scorgerne la causa si trovò, volteggiante sopra di lui, un oggetto fortemente illuminato. Mossosi verso l'oggetto, l'uomo iniziò a provare dapprima una sensazione crescente di formicolio, poi restò totalmente paralizzato finché l'oggetto non si allontanò. Un'analoga esperienza fu vissuta da un uomo di Lynn nel Massachusetts (USA), la notte in cui si avvicinò ad un oggetto splendente, munito di cupola con un cono illuminato di rossastro, sospeso in aria sopra un'area di parcheggio auto. Anche questo testimone rimase paralizzato finché l'oggetto non sparì dalla sua vista. Alcuni credono che anche gli animali possano essere "a rischio" in presenza di UFO. Nel tentativo di spiegare la morte di 15 pony, il capo di un gruppo di indagine ritenne che questi fossero stati vittime del "campo di forza" antigravitazionale, causato da un "disco volante" levatosi in volo dopo un precedente atterraggio. Se ne deduce che gli UFO, non solo sarebbero in grado di controllare e guidare a loro piacimento strumentazioni tecniche e scientifiche più sofisticate del nostro complesso militare-industriale, ma che avrebbero anche la capacità di esercitare il pieno controllo delle azioni vitali di un essere, fino a "liquidarlo", qualora ciò sia ritenuto necessario per un motivo o per l'altro.  GLI UFO - AZIONI DI EMERGENZA ... (omissis)... Gli autori non hanno mai letto alcun consiglio al riguardo. Il seguente monito di Frank Edwards compariva nel risvolto della copertina del suo libro sugli UFO. "L'avvicinarsi a breve distanza degli UFO può essere dannoso per gli esseri umani. Non restate al di sotto di un UFO che sta evolvendo a bassa quota. Non toccate o tentate di toccare un UFO che sia atterrato. In entrambi i casi, la cosa più giusta da fare è allontanarsi velocemente dalla zona e lasciare che se ne occupino i militari. Vi è la possibilità di pericoli da radiazioni e ci sono stati casi noti in cui le persone sono state arse vive dai raggi emessi dagli UFO. Non scherzate con gli UFO!!" In considerazione della sopracitata Legge Federale che consente all'Amministratore della NASA di segregare, senza preavviso né l'intervento di un tribunale, chiunque venga a contatto con entità UFO o con i suoi occupanti, sarebbe decisamente poco consigliabile, in USA, tentare di stabilire un contatto del genere, a meno che, naturalmente, non vogliate rischiare di essere sottoposti a tutte le procedure di quarantena previste dalla NASA, nel caso che la legge fosse fatta valere. Oltre i possibili effetti fisici causati da una pericolosa vicinanza con gli UFO (scottature, escoriazioni, esposizione a violente radiazioni, ecc. ), potrebbero pure sussistere effetti psicologici, causati anch'essi dai "campi di forza" che porterebbero a stati ipnotici, perdita di coscienza, vuoti di memoria e sottomissione coatta agli extraterrestri. Jacques Vallée, autore di "The Invisible College", fa presente che dovremmo considerare tali effetti come distorsioni spaziotemporali, sperimentate da soggetti che vedono mezzi in apparenza simili a veicoli, che sembrano svanire o smaterializzarsi, per poi ricomparire; e le "voci" o pensieri che il soggetto sente, sono estranei e possono causare cambiamenti involontari nei modi in cui il testimone tenderebbe a reagire a questi fenomeni in tali circostanze. Forse le considerazioni di Edwards e Vallée sono un po' troppo dominate dalla cautela e dall'apprensione, per poterle adottare come una linea di condotta generale valida in ogni tipo di situazione. In assenza di atti dimostranti inequivocabile ostilità nei nostri confronti, ci potrebbe anche non essere alcun pericolo nell'avere contatti con presenze aliene. Uno stato mentale non aggressivo potrebbe anche essere mentalmente percepito tramite telepatia, da chiunque si trovi a bordo del mezzo, o da questi fuoriuscito. Una forma di comunicazione non vocale, resta sempre comunque un ipotesi più che plausibile. Va da sé che esibire qualsiasi tipo di arma vanificherebbe anche l'atteggiamento più amichevole... (omissis)... In ogni caso, l'incidente potrebbe fornire preziosa esperienza da utilizzare nell'eventualità di doversi confrontare con emergenze difficili ed infrequenti. Qualunque informazione di prima mano possiate ottenere e trasmettere a colleghi e cittadini, potrà essere utile per alleviare e scongiurare timori irragionevoli, in modo che con ogni probabilità, non si ripeta più l'esperienza di panico ed isterismo collettivo, creato dalla "Guerra dei Mondi" di Welles. La verità è la migliore cura per l'ignoto... (omissis)...  CONCLUSIONE Alcuni responsabili dei Vigili del Fuoco, non hanno grande confidenza con la pianificazione dei disastri, specie quelli riferiti agli UFO ed ad un eventuale loro attacco alla Terra... (omissis)... Con una buona pianificazione, una discreta capacità di comando e risorse adeguate, potrete salvare molte vite in qualsiasi tipo di sciagura o disastro, compreso quello collegato all'attacco di qualsiasi nemico. 
THE ASSESSMENT  La valutazione di una possibile minaccia alle forze armate alleate europee.  tratto da "Il rapporto dello S.H.A.P.E." della Stargate international  Un incredibile rapporto supersegreto NATO, intitolato "An Assessment", ovvero "Una Valutazione", fu compilato agli inizi degli anni Sessanta da esperti militari e scienziati di alto livello - nel contesto dello S.H.A.P.E. (Quartier Generale Supremo delle Potenze Europee Alleate). Dal rapporto scaturirono le seguenti conclusioni:  - La Terra è stata monitorata da diverse civiltà extraterrestri per migliaia di anni. - Tali civiltà sembrano essere pacifiche, giacché il loro livello tecnologico avrebbe consentito loro di invadere il nostro pianeta da molto tempo. - L'incremento del numero di contatti da parte dei visitatori fa parte di un programma graduale, attraverso il quale essi di fatto interagiscono con gli abitanti della Terra.  Il rapporto ufficiale, di 20 cm di spessore, richiese tre anni per il suo completamento.

Negli anni Sessanta, mentre era di stanza presso lo S.H.A.P.E., a Parigi, Robert Dean <t_o-dean.htm>, allora Sergente Maggiore dell'Esercito, era un esperto di spionaggio, con nulla osta di accesso "Top Secret Cosmico" (il più importante della NATO). Lo studio fu ordinato dal Maresciallo dell'Aria britannico Thomas Pike, Capo Delegato del S.A.C.E.U.R. (Comandante Supremo Alleato Europeo) e dal Generale Lyman Lemintzer e fu portato a termine dalla NATO, in risposta alle centinaia di avvistamenti confermati, di veicoli spaziali ad alta velocità, avvenuti in Europa Occidentale, particolarmente nei pressi di impianti Militari. Almeno tre volte, negli anni Sessanta, tali oggetti comparvero sui radar NATO, generando situazioni che sfiorarono lo scatenamento di una terza guerra mondiale; era perciò essenziale che le maggiori potenze ne venissero a conoscenza, non appena la NATO avesse determinato cosa fosse accaduto realmente. Il rapporto era così delicato che ne furono stampate solo 15 copie. Una copia arrivò alla Divisione Operazioni della NATO, dove il Sergente Maggiore Dean era membro dello Staff di Comando Interno. "Trascorsi parecchi giorni leggendo The Assessment e ciò che lessi mi fece rizzare i capelli in testa - disse Dean - Erano molti gli ufficiali superiori ad essere più che agitati". In effetti, Dean ebbe modo di lavorare, per diverso tempo, su quattro dei volumi componenti "La Valutazione", ma non gli fu possibile ottenerne o realizzarne copie. "La valutazione" descriveva nel dettaglio episodi che in parte elenchiamo:  - Il recupero di un disco di 30 metri di diametro precipitato con dei corpi alieni nei pressi di Brema, in Germania. - La sparizione di un velivolo dell'Aeronautica turca, nel 1963. L'aereo era presente sul radar quando un oggetto non identificato cominciò a seguirlo, poi lo "inghiottì" senza che alcuna traccia, dell'aeroplano o dell'equipaggio, fosse rinvenuta dalle missioni di salvataggio. - Rapimenti di esseri umani di parte di navi aliene. - Come e quanto le caratteristiche fisiche di alcuni membri delle differenti civiltà visitatrici abbiano allarmato il Pentagono e quale pareva essere il loro obbiettivo.  PESANTI CONSEGUENZE PER ROBERT DEAN Dopo aver servito per 21 anni il Pentagono, una volta smessa la divisa, le attività di Robert Dean si sono svolte ancora in ambito militare. Dean è divenuto così un personaggio unico nella scena ufologica mondiale, per il carisma indiscutibile, per le qualità oratorie eccezionali, per la sua personalità, capace di sprigionare e comunicare una forza ed una tranquillità d'animo assolutamente senza eguali. D'altra parte, le sue frequenti apparizioni, come oratore sugli UFO all'Università dell'Arizona, sulle TV locali di Tucson, Arizona, hanno generato non pochi problemi nella sua vita privata. Gli sono costati, ad esempio, il suo posto di coordinatore dei Servizi d'Emergenza per 750.000 residenti, che aveva gestito a partire dal 1979, tre anni dopo il congedo, per conto del Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Pima. Dopo una battaglia legale di tre anni, che aveva prosciugato tutte le sue risorse finanziarie e lo aveva costretto ad ipotecare la propria casa, Dean vinse la causa intentata nei confronti delle suddette autorità di polizia, per la violazione dei suoi diritti inerenti il Primo Emendamento, ottenendone il giusto risarcimento. Tuttavia, adempiuti gli oneri legali, all'ex Sergente Maggiore rimase solo la sua dignità e il coraggio di sostenere i propri princìpi.  COME TUTTO EBBE INIZIO Nella primavera del 1961 una serie di incidenti mise in agitazione una grande base militare nel pressi di Parigi, eventi che avrebbero portato un cambiamento nell'organizzazione militare NATO e, quasi certamente, avrebbero cambiato per sempre le vite di coloro che furono coinvolti. Gli episodi che seguono si sviluppano come in un film, ma sono basati su eventi realmente accaduti, fra la fine la fine degli anni Sessanta ed il 1961, presso il Quartier Generale delle Forze Alleate di Raquencourt, alla periferia di Parigi.  Episodio 1 2 febbraio 1961. Ore 2 del mattino. SHOC (centro Operativo del Quartier Generale Supremo). È tutto tranquillo, alcuni tecnici di ascolto radio e radar stanno riposando. L'ufficiale incaricato, un Comandante di Squadrone inglese, sta terminando il suo sesto cruciverba ed il responsabile del controllo, un colonnello dell'Aeronautica Militare Statunitense, sta leggendo il New York Herald Tribune (edizione di Parigi) del giorno prima. La base è stata oggetto di interessi spionistici in ambito NATO, e ciò ha generato certe tensioni in seno allo staff dello SHAPE.  2.12 del mattino Il campanello di un telegrafo rompe il silenzio ed un rumore di chiavi riecheggia nella stanza. Quasi immediatamente sei differenti telefoni cominciano a squillare e gli uomini dello staff, ancora insonnoliti, si attivano. Il Comandante di Squadrone Lindsey grida al controllore: "Colonnello Allen! Abbiamo Berlino in linea, dicono che i Sovietici sono in situazione di allarme rosso e stanno chiudendo tutti gli accessi alla città". Il Sergente Maggiore Bridgeman, Esercito degli Stati Uniti, riferisce ad alta voce: "Signore! Sia Ramstein sia Bitburg hanno fatto decollare tutti i propri aerei. Hanno intercettato parecchi bersagli e stanno provando ad identificarli". Il Tenente dell'Aeronautica RCAF Cunningham, con il telefono in mano, dice: "Colonnello Allen! Rhein Main è in pieno stato di allerta ed hanno fatto decollare i loro F-89, vogliono sapere cosa diavolo sta volando sopra le loro teste". Allen getta il suo giornale e riceve la sua chiamata in linea diretta dal CENTAG. "Gesù Cristo! Che diavolo sta succedendo?" In una manciata di minuti è tutto finito. I velivoli non identificati, provenienti da est, sorvolano l'Europa Centrale, virano verso nord e svaniscono dai radar NATO, dirigendosi in qualche punto del mare della Norvegia. Nei quartieri generali militari NATO fu un macello. Le agenzie di spionaggio NATO avrebbero saputo, poco dopo, che la confusione regnava anche tra i sovietici e nelle organizzazioni del Patto di Varsavia. Ci sarebbero voluti quasi tre anni per iniziare a capire cosa fosse realmente accaduto e niente sarebbe stato più lo stesso.  Episodio 2 2 febbraio 1961. Lyman Lemintzer, SAUCER, è nel suo ufficio: "Dannazione, Tom! Ho bisogno di un rapporto su cosa diavolo sta succedendo qui!".  Episodio 3 2 febbraio 1961. Nell'ufficio del Generale Lyman Lemintzer, Comandante Supremo Alleato Europeo, l'ambiente è oscurato: un proiettore ed uno schermo sono pronti e cinque alti ufficiali militari e navali NATO sono seduti intorno ad un antico tavolo di quercia. La discussione si mantiene seria, ma sommessa, in attesa dell'arrivo del Comandante Supremo Alleato in carica, il Maresciallo dell'Aviazione Sir Thomas Pike, Aeronautica Britannica. Pike giunge dopo tre minuti, la stanza viene chiusa ed il Generale Lemintzer dichiara: "Signori, non c'è bisogno di dire che ciò che discuteremo sarà considerato di carattere Top Secret Cosmico". Ecco quanto deve riferire Lemintzer: "Oggi, poco dopo le due del mattino, è scoppiato l'inferno. Stavamo quasi per entrare in guerra con i Sovietici. Abbiamo appreso che la causa della massiccia intrusione nel nostro spazio aereo non erano i Sovietici ed un'ora fa il Comando del Patto di Varsavia ci ha informato di essere a conoscenza del fatto che l'incidente non era stato causato da noi. Ora, la questione importante è stabilire cosa è veramente successo e come dovremmo comportarci. Apparentemente, gli oggetti non identificati erano grossi, circolari, metallici in formazione, molto in alto e molto veloci. Tutti i rapporti indicano il loro numero in 30 o 40". Il Maresciallo dell'Aviazione reale Inglese Sir Thomas Pike (parlando direttamente a Lemintzer): "Lem, sai già che questo è il terzo incidente del genere nell'arco di sette mesi. Abbiamo provato continuamente ad avere una sorta di spiegazione sia da Londra che da Washington, ma dai quartieri generali non abbiamo ricevuto alcuna informazione rilevante. Sembra che tutto ciò che abbiamo o riceviamo giunga a Mosca tramite Parigi. Questa faccenda naturalmente è argomento di un'intensa ricerca investigativa di sicurezza della NATO. È una fortuna che il Generale Fournet sia all'estero in questo momento. Personalmente desidero evitare di metterlo in imbarazzo poiché, come tutti voi ben sapete, è un ufficiale serio e leale. Ma, nel frattempo, né Washington né Londra ci faranno sapere alcunché riguardo gli oggetti sconosciuti che sorvolano gli spazi aerei, nostri e dei Sovietici". Il Tenente Generale Heinz Burger, Aviazione Tedesca (parlando direttamente a Pike): "Herr Maresciallo, lei, come tutti i comandanti presenti in questa stanza, sa che la Repubblica Federale ha stabilito un contatto di Intelligence fra la nostra Agenzia di Intelligence della Germania Federale e lo Stasi di Berlino. Sembra trattarsi di un legame di interesse utile per tutte le strutture coinvolte. Ed una fonte attendibile ci informa che i sovietici ne sanno sul veicoli sconosciuti quanto noi. Hanno addirittura suggerito di stabilire un contatto telefonico diretto tra i nostri quartieri generali, onde evitare qualunque tragico errore in futuro causato da identificazioni sbagliate". Pike risponde: "Generale Burger, penso che dovremmo seguire questo collegamento e non solo mantenerlo, ma estenderlo, se ciò fosse possibile". Pike, rivolgendosi a Lemintzer: "Lem, propongo che noi qui allo SHAPE si conduca la nostra indagine, ai massimi livelli possibili naturalmente, con la massima segretezza e che si provi a determinare che cosa veramente sta succedendo riguardo questi 'sconosciuti'. Sarebbe una vergogna terribile se fra noi e i russi scoppiasse un conflitto, nel momento sbagliato e per motivi sbagIiati". Lemintzer: "Tom, sono d'accordo. Andiamo avanti con la nostra ricerca, cerchiamo di fare luce sugli intrusi e di vedere cosa significhi tutto ciò. Ti darò il mio pieno appoggio e ti assicuro che il Segretario Generale ti fornirà tutto il necessario per risolvere questa faccenda". Pike: "Signori, darò inizio ad un vasto e globale studio e richiedo il supporto di ciascuno di voi. Intendo non solo indagare sugli aspetti militari di questa situazione, ma includere quelli storici, sociologici, psicologici, meteorologici, nonché quelli delle più diverse discipline della fisica. L'evidenza di ciò che conosciamo indica che abbiamo a che fare con apparecchi ad alta tecnologia ed io voglio sapere ad ogni costo che genere di macchinari si tratta!"  Episodio 4 Settembre 1963. Ore 6.00 p.m., in una fattoria a 10 km da Alborg, Danimarca. Il signor Pieter Klidestrop sta cenando, quando nota una luce brillante che evoluisce sopra il suo terreno da pascolo.  Episodio 5 16 dicembre 1964. Ore 3 del mattino, Base Aerea di Piave, Italia del Nord, una piccola installazione militare dell'Aviazione Italiana a 60 Km ad est di Livorno. Il capitano Raimondo Molinari sta terminando il secondo giro del perimetro militare e pensa ad una tazza calda di caffè al ritorno all'ufficio della sicurezza. Fa molto freddo, il cielo è limpido ed è tutto tranquillo. Nessun velivolo è in cielo stanotte e la maggior parte degli equipaggi è già in licenza per Natale. Molinari sta attraversando la pista d'atterraggio nord/sud, in direzione del suo caffè, quando nota l'oggetto.  Episodio 6 12 marzo 1963. Ad un'altezza di 30.000 piedi ad est di lzmir, Turchia. Il capo-squadriglia, Tenente Ozul Kemol ed il suo tecnico radar stanno terminando un'esercitazione di attacco diretto dai radar, a bordo dei loro caccia Phantom F-4, quando il controllo radar della base segnala un oggetto sconosciuto in avvicinamento da est, alla velocità approssimativa di 1.500 nodi. A quella velocità dovrebbe essere un sovietico, pensa Ozul, nessun altro, oltre gli americani e gli inglesi, ha aerei capaci di quelle prestazioni. Mentre compie una virata a sinistra, lo vede.  Episodio 7 MIT, di Boston, Massachusetts. Il Tenente Colonnello Brian Walters giunge al Dipartimento di Fisica Applicata del MIT.  Episodio 8 Cambridge, Inghilterra. Il Comandante di stormo Adrian Carpenter attraversa il parco centrale dell'Università di Cambridge e fa visita al direttore del Dipartimento di Storia Antica.  Episodio 9 Università dì Tubingen, Germania. Il Colonnello dell'Esercito Tedesco Rolf Annstein giunge alla residenza del dr. Dieter Schmitt, professore di teologia e docente della cattedra "Martin Lutero" di Religioni Comparate, presso l'università di Tubingen.  Episodio 10 3 gennaio 1963. 8.500 metri al di sopra di Bitburg, Germania. È una bellissima giornata, non una nuvola in cielo. Il giovane Capitano dell'Aviazione Tedesca Dieter Siemans si sta godendo il sole alla guida del suo F-104, felice. Tra poco rivedrà la sua fidanzata Inga. Ad un tratto lo vede... è soltanto un bagliore argenteo notato con la coda dell'occhio, ma un pilota ben addestrato come lui ha un presentimento. Sa di essere solo su questa rotta e la torre di controllo di Bitburg non ha intercettato nessun altro nelle sue vicinanze, impugna il microfono e si appresta a chiamare la base, ma "la cosa" gli si accosta. Ad una velocità incredibile, il bagliore diviene una luce intensa. Poi assume la forma di un oggetto distinto che, in un baleno, gli si affianca sull'ala sinistra e lo tallona. È enorme, forse un po' più grande dell'F-104. Riesce a vedere una struttura metallica circolare senza coda, ali, reattori o tubi di scarico. Soltanto un disco d'argento con una parte superiore a cupola che sembra vagamente trasparente. Con i forti riflessi causati dal sole è difficile a dirsi, ma "Gesù, ha una carlinga, una cabina e riesco a vedere il pilota..." Nota: Dal manoscritto inedito "Il tempo è giunto" di Robert O' Dean, 1993. 
TUTTI I SEGRETI DEL KGB  Dossier riservato dei servizi segreti dell'ex URSS sugli NLO (UFO), inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich. Tutti i precedenti e una selezione della casistica ufficiale russa.  di Alfredo Lissoni 
Agli inizi di febbraio del 1994 i servizi di Intelligence sovietici avevano cominciato ad aprire i propri archivi e, con molto senso pratico, a venderne il materiale; in particolar modo alla CIA americana venivano svenduti i dossier sugli UFO. Si veniva così a sapere che nel 1965 ad Hanoi, per esempio, la contraerea sovietica aveva fatto fuoco contro un UFO in piena guerra del Vietnam e che addirittura l'UFO avrebbe risposto al cannoneggiamento con un raggio luminoso provocando duecento morti. (1) A parte ogni smentita, rapporti del genere sono stati sinora custoditi negli archivi dell'"Apparato", termine con il quale si indicano in gergo tutti i servizi segreti dell'ex URSS. L'Apparato ha sede in un enorme edificio di via Lubjanka a Mosca. Al quarto piano dello stabile c'è il quartier generale del vecchio KGB. Nel medesimo edificio si trova lo "Zapisky" (Informazioni), il repertorio centrale dell'Intelligence, un servizio di archivi unico al mondo. Là giacciono anche gli incartamenti sugli UFO, inviati dalla direzione del GRU (Glavnoie Razvedyvatelnoie Upravlenye), una sezione speciale del KGB il cui compito è quello di assicurare la protezione dei segreti militari. I documenti UFO raccolti pare si riferiscano a rapporti segretissimi sulla concreta possibilità dell'esistenza di una civiltà aliena interessata al pianeta Terra.  STALIN E L'ECO DI ROSWELL IN URSS Già Stalin, avendo saputo del caso di Roswell nel 1947, aveva cominciato ad interessarsi all'argomento, commissionando un rapporto al responsabile dei primi programmi spaziali Serghiei Koroliev, al matematico Mytislav Keldish, al chimico Alexandr Topciep e a Igor Kurciatov, uno dei padri dell'atomica sovietica. Il verdetto di Koroliev era stato singolare: "Gli UFO non sono un'arma misteriosa degli avversari occidentali dell'URSS e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria". (2) Se dunque gli UFO non erano americani e quindi terrestri, chi li guidava? Esseri di altri mondi. Ciò che forse poteva essere in contrasto con la religione cristiana, non lo era con il materialismo dialettico. Infatti Marx addirittura prevedeva l'esistenza di altre intelligenze, e anche Mao ne era convinto. E il "cosmista" Bogdanov, celebre romanziere amico di Lenin e ideologo del bolscevismo, vagheggiava perfino una futura realizzazione del comunismo su Marte, chiamato "Stella rossa" (e di una stella rossa le armate sovietiche non portavano il simbolo sul berretto?). Altro cosmista comunista fu poi Platonov, i cui romanzi influenzarono il padre della cosmonautica (segretamente spiritista) Konstantin Ziolkovsky ed il geochimico Vernasky, nelle cui opere si trovano molti brani che preconizzano un'epoca "noosferica" di prossima venuta. Combattuto da Stalin, l'approccio del cosmismo ridivenne pubblico all'epoca dei voli spaziali e della distensione. E forse non è azzardato pensare che proprio la credenza nell'esistenza di altre vite extraterrestri abbia in buona parte incentivato i voli spaziali. Con il sogno inconfessato di portare il marxismo nell'universo. Il Vaticano, in fondo, suggerisce di fare la stessa cosa con il Cristianesimo (3) e non è forse casuale che il primo astronauta 

    sovietico, Gagarin, nel corso del suo viaggio salutasse proprio Nikolai Roerich, noto pittore teosofista e cosmista. (4) Per contro, per molti anni negli ambienti scientifici sovietici la versione ufficiale sugli UFO fu che si trattasse di fenomeni naturali sconosciuti, versione, questa, costantemente ribadita dall'accademico Yuri Platov, articolista di "Selskaya Zhyzn" o Vita Agricola (5) e talvolta come prodotto della decadente mentalità capitalistica (per il ministro degli Esteri Molotov).  MINACCE ALL'UFOLOGO BORIS SHURINOV Quantunque Gromyko e Rogers si fossero segretamente accordati per passarsi nel 1971 tutte le informazioni sugli UFO (6) e sebbene nel 1955 agenti del KGB e della CIA, riuniti a Ginevra, già avessero concordato un piano analogo, (7) per il regime gli UFO non potevano esistere. O meglio, non dovevano esistere agli occhi della popolazione. In realtà lo Zapisky continuava a ricevere dossier e in alcuni casi, come dopo l'avvistamento di UFO sopra Petrozavodsk, il 20 settembre del 1977, gli agenti segreti erano intervenuti violentemente per far tacere i testimoni e confiscare tutte le evidenze del fatto (foto, vetri fusi dal calore dell'UFO a bassa quota). Ora, più recentemente, il KGB ha venduto importanti dossier alla CIA, forse in virtù degli accordi del 1955. Secondo l'ufologo sovietico Boris Shurinov tali dossier contenevano importanti informazioni tecniche. Dopo aver svelato al "Mufon UFO Journal" e alla stampa americana e italiana la verità, Shurinov si è visto minacciare di morte per iscritto e, verso la fine di aprile del 1994, qualcuno ha tentato di bruciargli, con della benzina, la porta di casa. (8) Chi? Non si sa, ma è ovvio pensare al KGB che, al contrario di quanto si pensa, non è scomparso né è certo stato abolito, ma semplicemente si è trasformato. La denominazione odierna è FSB (Servizi di Sicurezza Federali). Il 23 dicembre 1993 il presidente Yeltsin annunciava l'abolizione dell'ultimo bastione del totalitarismo sovietico, il Ministero della Sicurezza, che per 75 anni, di pari passo col KGB, aveva spiato la vita dei sovietici. Pure, dei dipartimenti di quel ministero, è rimasto più che mai attivo il controspionaggio estero. "Per proteggere i nostri interessi nazionali", ha ribadito Boris Yeltsin. (9) E già in aprile il KGB aveva convocato una conferenza stampa ove alcuni responsabili quali il colonnello Alexandr Zhilin del dipartimento investigativo ed il generale Andrei Bykov, viceministro alle Telecomunicazioni, avevano denunciato il grave deficit, di mezzi e di uomini e avevano cercato di sfatare il mito della potenza del servizio segreto. Negando ad esempio di avere migliaia di spie ed informatori e lasciando intendere di essere meno fiscali di quanto sinora pensato. (10) Come mai allora il reporter del "Baltimore Sun", autore di una clamorosa intervista ad uno scienziato che si occupa di armi chimiche, era stato interrogato per la seconda volta, il giorno precedente, nella prigione di Lefortovo dal KGB? E per quanto riguarda quest'ultimo, non è forse vero che dietro le oltre 25 morti inspiegabili dei ricercatori inglesi della Marconi, impegnati in studi sugli UFO e sullo Scudo Spaziale, ci fosse la "Ionga manus" di Mosca? (11) Questo è quanto sinora accaduto dietro le quinte.  L'OPERATO DI ZHIGEL E KAZANTSEV Ufficialmente gli scienziati, disinformati dal regime, si sono mantenuti scettici sull'argomento, più o meno come con i loro colleghi americani. Il 1967 però ha rappresentato un momento di rottura di questa tendenza. Un decreto governativo del 18 ottobre, difatti, dava vita alla Commissione Cosmonautica dell'URSS un organismo incaricato di studiare gli UFO. Cosa poteva aver prodotto un simile cambiamento? Le pressioni di due scienziati e ufologi convinti, i professori Felix Zhigel e Alexandr P. Kazantsev, entusiasti dell'ipotesi aliena e convinti che gli UFO ci avessero già visitato nella preistoria, probabilmente manipolando la nostra evoluzione. I due facevano così parte della Commissione, presieduta da Anatoli Stolyarov, generale delle Forze Aeree e dal dottor A.Tikhonov suo segretario.  UFO E ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOVIETICA La riuscita di una grande iniziativa era in parte merito di Zhigel che, in agosto, si era incontrato a Praga con i colleghi russi e americani, al Congresso dell'Unione Astronomica Internazionale. Là Zhigel, un po' a sorpresa, aveva dichiarato ad un giornalista sovietico che da più di 20 anni erano stati segnalati UFO sui radar e che parecchie celebrità del Paese erano state testimoni dell'evento. Per questo Zhigel ne aveva approfittato per chiedere una cooperazione internazionale. Dato che lui ed i suoi collaboratori possedevano già 200 rapporti. Sull'onda dello scandalo causato, il governo fu costretto a costituire una squadra di 20 scienziati, mentre la Polonia aderiva al progetto, creando una rete fra le stazioni meteo locali ed extranazionali. Per Zhigel "la documentazione raccolta suggeriva che il fenomeno UFO fosse reale e che non potesse essere scambiato per alcun fenomeno naturale conosciuto, tipo i fenomeni ottici dell'atmosfera". I risultati della Commissione del 1967 furono però molto elusivi (l'omologo ente diretto in USA dal Prof. Condon seguirà le stesse tracce), specie dopo l'episodio che segue. Stolyarov, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva mostrato numerose foto di UFO riprese da aerei; una di queste mostrava un ordigno circolare sormontato da una cupola. Ci si sarebbe aspettati un incentivo agli studi ed invece poco dopo il generale abbandonava misteriosamente le ricerche. Dicendo di essere malato. Il colpo mortale alla Commissione arrivò più tardi, quando il professor Kostantinov, vicepresidente dell'Accademia delle Scienze, dichiarava alla Pravda: "L'Accademia ha studiato il problema da vicino, in relazione alle apparizioni, prendendo in esame quanto scritto dai giornali e commentato dalla televisione sovietica sugli UFO e ha concluso che la propaganda fatta in URSS a proposito dei pretesi dischi volanti non ha nulla del carattere proprio della scienza: queste invenzioni non hanno alcuna base di serietà; gli oggetti osservati hanno un'origine ben conosciuta..." Quale? Quel che è certo è il fatto che nel 1979 l'Accademia delle Scienze dell'URSS realizzava lo studio statistico L'OSSERVAZIONE DEI FENOMENI ATMOSFERICI ANOMALI IN UNIONE SOVIETICA, curato dai Prof. L. M. Ghindilis, D. A. Menkov e I. G. Petrovskaya dell'Istituto di Studi Cosmologici di Mosca sulla base dei dati raccolti fra il 1959 e il 1979 dal Prof. Zhigel; e che 10 anni dopo, a seguito di un ondata di segnalazioni senza precedenti, il muro del silenzio sul problema veniva finalmente sbrecciato oltre cortina. Il crollo dell'URSS ha fatto il resto.  NOTE:  1. La stampa 10-2-93. 2. La stampa 14-8-91. 3. Corriere della Sera 27-10-92. 4. "Lenin lo stregone" di C. Veltri in L'Italia 4-8-93. 5. Il Giornale 11-8-88. 6. Roberto Pinotti - Ufo visitatori da altrove Rizzoli, Milano 1990. 7. J.Von Buttlar The UFO Phenomenon Book Club Londra 1980. 8. Comunicazione personale con l'autore in data 8-5-94. 9. Corriere della Sera 23-12-93. 10. Corriere della Sera 9-4-93. 11. "Author's note" in S. Sheldon. The Doomsday Conspiracy Fontana, Londra 1992.  DOCUMENTI Con questa lettera, firmata dal gen. Sciam, il KGB invia al cosmonauta Popovic un dossier militare di rapporti UFO in URSS.  <n03_f02.htm> <n03_f02.htm>LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO DEL DOSSIER  KOMITET GOSUDARSTEVENNOI BEZOPASNOSTI SSSR KGB (Comitato per la sicurezza dello Stato dell'URSS)  24-10-91 - n.1953/sc Mosca
Al Presidente dell'Unione delle Associazioni Ufologiche cosmonauta-aviatore dell'URSS Pavel Romanovich Popovich
n. 5-53 del 24-9-1991  Egr. Pavel Romanovich,  Il KGB non si occupa in modo sistematico della raccolta e analisi delle informazioni sui fenomeni anomali (quali i cosiddetti oggetti volanti non identificati). D'altronde, anche il KGB dell'URSS si muove nei confronti di organizzazioni diverse e di enti civili di informazioni circa le informazioni di tali fenomeni. Vi inviamo in copia del materiale di interesse. Questo materiale è stato precedentemente inviato al ZNII (Istituto Nazionale Centrale Informazioni) per la costruzione di macchine della città di Kaliningrad.  Nota bene: Su tali testi, in 124 pagine, non c'è vincolo di segretezza se non limitatamente all'Ente Originatore mittente.  il Vicepresidente del Comitato di Presidenza del KGB 
(firmato) N. A. Sciam
 ALLEGATO/ Indice EPISODI DI OSSERVAZIONI ANOMALE SUL TERRITORIO DELL'URSS FRA IL 1982 E IL 1990. In allegato si trasmettono informazioni su episodi di osservazione anomale riscontrate su zone militari nelle seguenti località: 
LOCALITÀ:    DATA:    PAG.:   
Città di Pietropavlosk <nu03_01i.htm>    20 ottobre 1982    3   
Città Kupska, Voronezh    17 ottobre 1983    24   
Yelzi Comunità locale di Ghiuze    13 febbraio 1985    34   
Zona di Khabarovsk <nu03_01i.htm>    23 maggio 1985    39   
Zona di Primorsk    12 novembre 1985    42   
Città di Magadan    25 novembre 1985    50   
Penisola di Tiksi    14 agosto 1987    56   
Città di Mineralnie Vodi    14 dicembre 1987    60   
Città di Nievinnomsk    30 dicembre 1987    73   
Regione della Kamciakta <nu03_01i.htm>    1987-88    75   
Città di Khabarovsk    6 maggio 1988    78   
Città di Magadan    1 ottobre 1988    85   
Città di Soci <nu03_01i.htm>    26 luglio 1989    87   
Città di Kapustin Yar <nu03_01i.htm>    28 luglio 1989    92   
Città di Astrakan    28 settembre 1989    111   
Zona di Magadan    21 ottobre 1989    120   
Zona di Vladimir    21 marzo 1990    123   

COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Píetropavlovsk. Nella zona dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I in Kamciatka (20 ottobre 1982).  Sopra l'aeroporto di Pietropavlovsk-I (Penisola di Kamciatka), il 20 ottobre 1982, a causa delle pessime condizioni meteorologiche a Magadan, veniva all'atterraggio l'aereo IL-62, matricola no. 86457 (numero di volo 206) del Gruppo di Produzione Riunito dell'Aviazione Nazionale, che compiva il volo 63 Mosca-Magadan (Russia Europea-Estremo Oriente Siberiano sul mare di Okhotsk). All'arrivo all'aeroporto di Pietropavlovsk-I, l'equipaggio osservava l'apparizione, incontro e parallelamente alla sua rotta, di un oggetto luminoso, che si muoveva a velocità ed altezza variabili, i cui spostamenti erano accompagnati da smaglianti bagliori di luce. Al termine del volo, il comandante dell'equipaggio Vasilievikh fece rapporto scritto sul "Giornale dei rapporti KVS" circa il funzionamento degli strumenti radiotecnici e dei servizi dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I. Dopo l'atterraggio dell'aereo, anche due addetti avvistarono questo oggetto: uno civile e l'altro militare, che si trovavano nel settore KDP dell'aeroporto (torre di controllo). Allo scopo di verificare e documentare il fatto in questione furono raccolte da noi le dichiarazioni di 4 membri dell'equipaggio dell'aereo e di due controllori, nonché i dati del servizio meteorologico; sono state fatte copie delle registrazioni su nastro magnetico delle conversazioni dell'equipaggio dell'aereo con il gruppo dei controllori. Fu anche confiscata la cassetta del magnetofono di servizio "MARS BM" dell'aereo con le registrazioni dei colloqui tra i membri dell'equipaggio negli ultimi 30 minuti di volo e furono prese informazioni circa l'assenza a bordo di possibili installazioni speciali. Come risultato fu accertato che il 19 ottobre 1982, alle 19:29 (ora di Mosca), un aereo IL-62 aveva sorpassato il punto di controllo di Soboliev ad una altezza di 11.400 metri e si accingeva alla discesa, dirigendosi verso l'aeroporto di PietropavlovskI. Alle 19:32, alla distanza di 120-130 Km dall'aeroporto, il comandante pilota KVS M. P. Vasilievikh notò all'altezza di 7.200 metri, a sinistra in basso e ad un angolo di 45°, due lampi abbaglianti e luminosi di luce turchino-chiara, che sembravano fari anticollisione di un aereo. Giudicando la situazione come un avvicinamento pericoloso, Vasilievikh lampeggiò verso il misterioso traffico con i propri fari e comunicò l'accaduto ai controllori KDP dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I. Il controllore KDP S. A. Karikov, sapendo che non c'era altro traffico nella zona e tramite il servizio PVO (Difesa Contraerea), informò di ciò il KVS Vasilieivikh. L'equipaggio confermò tuttavia che aveva sotto controllo l'oggetto. Inoltre, il navigatore dell'equipaggio, A. I. Bondariev e l'istruttore di navigazione del distaccamento di volo 206, M. D. Skubko, per tutto il tempo di osservazione dell'oggetto, avevano tentato di avvistarlo sul radiolocalizzatore ma inutilmente. L'oggetto mostrava lampi abbaglianti della durata di 3-5 secondi con pause di 25-30 secondi ed è stato osservato dall'equipaggio per circa 12 minuti. Alle 19:55 l'equipaggio cessò di osservare l'oggetto, concentrandosi sulle manovre per l'atterraggio dell'aereo. Per tutto il periodo dello stazionamento dell'oggetto nella zona di visibilità ala parte dell'equipaggio, la radio e gli equipaggiamenti luminosi funzionarono normalmente senza intoppi. Ciò vale sia per gli equipaggiamenti dell'aereo che per quelli dell'aeroporto. Il controllore KDP S. A. Karikov, ricevendo dall'equipaggio dell'aereo informazioni circa l'oggetto, tentava di localizzarlo visualmente dal tetto del KDP (torre). La visibilità era eccellente e l'aereo si vedeva perfettamente, ma Karikov non riuscì ad osservare l'oggetto estraneo. Circa 8 minuti dopo l'atterraggio dell'aereo, Karikov avvistò verso nord, esattamente nella direzione della pista, una luce abbagliante, che ricordava le luci anticollisione di un aereo. Per 3 minuti Karikov osservò 6 luci, il cui colore cambiava dal rosa-rossastro al rosa. L'oggetto si muoveva dapprima verso ovest, poi verso nord-ovest. Karikov richiamò verso l'oggetto l'attenzione dell'aspirante Tchaplighin, il quale fece in tempo ad avvistare due luci. Il comandante dell'equipaggio, M. P. Vasilievikh, in un'intervista, raccontò che volava verso la Kamciatka già da 6 anni e che mai aveva visto alcunché di simile, pur avendo volato nelle più diverse condizioni. Il servizio meteorologico dell'aeroporto, in coordinamento con il Centro Regionale Meteorologico, afferma che non c'era stato alcun avvistamento insolito nell'atmosfera sul corridoio aereo Soboliev-Elizov. Non si erano notate nemmeno condizioni per attività temporalesca, né forti elettrizzazioni delle masse d'aria. Il 20 ottobre, alle 16:30, il traffico 86457 cominciava il rullaggio di partenza verso Magadan. A seguito della comunicazione della scoperta di scorie anomale nell'olio dei sistemi idraulici, il volo venne ritardato per accertamenti. Il 25 ottobre, a seguito di interventi di manutenzione, furono scoperti seri guasti alla palettatura delle turbine di entrambi i motori. Oltre a ciò uno di essi risultò del tutto fuori uso. In un rapporto preliminare della commissione l'ingegnere capo del DBU GA, Gh. I. Martinov, sostenne che le avarie alle palette si erano verificate a causa di un arresto della lubrificazione durante il decollo dell'aereo nell'aeroporto moscovita di partenza di Domodiedov.  COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Kapustin Yar (*) NOTA: (*) Località sede di una base di lancio per veicoli spaziali dell'URSS e di un poligono missilistico, sita nella Regione di Astrakhan (Mar Caspio) in prossimità del Volga.  RAPPORTO Si rende noto che nel periodo fra le ore 22:12 del 28 luglio 1989 e le 01:30 del 29 luglio 1989, (censura) militari sovietici, delle unità dell'esercito (censura) a Kapustin Yar nella Regione di Astrakhan, segnalavano oggetti volanti non identificati nella direzione del (cancellato) reparto e delle basi in smobilitazione (censura) determinati reparti situati a (censura). Frequenti le segnalazioni dalla steppa intorno alla città di Kapustin Yar verso nord-est, rispettivamente a 45 e 30 Km di distanza. I militari hanno trasmesso al Centro di osservazione degli NLO (UFO) nel periodo fra le 22:12 e le 23:55 del 28 luglio 1989. Come segue dai resoconti dei testimoni oculari essi hanno avvistato dapprima 3 oggetti ad una distanza di 3-5 Km Le basi militari smobilitate, che si trovano rispetto al PDRZ a circa 15 Km, hanno avvistato gli UFO dalle ore 23:30 fino alle 01:30 del 29 luglio 1989 a distanze variabili da qualche chilometro fino a 300 metri. Risulta dagli interrogatori dei testimoni dello stabilimento che le segnalazioni esterne circa l'avvistamento UFO descrivono: un "disco" del diametro di 4-5 metri, nella sua parte superiore di forma semisferica, luminoso, che si muoveva talora improvvisamente, in silenzio, abbassandosi e planando verso il terreno ad una altezza di 20-60 metri (particolari nelle dichiarazioni testimoniali). Il Comando Sovietico (censura) Unità Militari (censura) (poligono BVS, città di Akhtubinsk) di distruggere dopo dettagliati esami, (censura) non lungi, onde non consentire una presenza a distanza ravvicinata di aerei in transito. I testimoni oculari confermano le ottime condizioni meteorologiche locali del momento. (senza firma)  Allegati RAPPORTO Io, sottufficiale Voloscin Valeri Nikolaievitch, faccio rapporto che alle 23:20 del 28 luglio, trovandomi al cambio del turno di servizio delle comunicazioni, ho ricevuto l'informazione dall'addetto del centro di telegrafia com. Tchernikov Anatoli Botisovitch, circa il fatto che sopra il reparto militare (censura) nel corso di più ore era rimasto sospeso un oggetto sconosciuto che egli definiva un disco volante. In aggiunta Tchernikov A .B. raccontava che questa informazione gli era giunta dal com. Savartzev del gruppo operativo mediante comunicazione (censura). A Savartzev questa informazione era giunta da (censura). Secondo le parole di Tchernkov questo oggetto sembrava osservare il PDRZ in quanto era a due chilometri da (censura). Dopo questa conversazione telefonai al comandante Savartzev, il quale confermò di aver ricevuto l'informazione e mi propose di salire in alto nel tentativo di vedere questo oggetto. All'incirca alle 23:30 uscii dall'edificio con il soldato semplice Tischaiev D.N. e mi arrampicai sulla prima sezione della torretta dell'antenna, a circa sei metri dal suolo. Il soldato semplice Tischaiev era vicino a me. Appena salimmo sulla torretta feci notare al soldato semplice Tischaiev che sul lato (censura) alla nostra destra volava silenziosamente un certo oggetto. Tischaiev commentò che lo vedeva. Nel cielo notturno era distintamente visibile un potente faro luminoso che ricordava una fotoelettrica. L'oggetto volava verso le attrezzature ausiliarie (circa a cinque chilometri dal posto di osservazione) e si dirigeva verso il deposito degli armamenti missilistici (circa a 300 metri dal posto di osservazione). Sorvolando tale deposito, l'oggetto vi planò sopra, poi si abbassò ad una altezza di circa 20 metri. Contro il cielo notturno la sua sagoma era visibile e tutto il corpo irradiava una luce verde pallida, simile alla luminescenza del fosforo al buio. L'oggetto si presentava come emisferico nella parte superiore. Il diametro del disco era di circa 4-5 metri. Inoltre, quando l'oggetto si abbassò sopra i depositi missilistici, dal punto da dove proveniva il bagliore si accese un raggio di luce violenta che prese a girare tutt'intorno, soffermandosi ai margini di una installazione. Osservai 2-3 giri del raggio, che era distintamente visibile sullo sfondo del cielo ed emanava dall'oggetto, nonostante non riuscissi a scorgere la chiazza luminosa sulle costruzioni e sul terreno (sebbene ad un certo momento il raggio apparisse come una macchia). Il moto del raggio durò per qualche secondo, poi scomparve; l'oggetto, continuando a scintillare, si avviò verso una zona residenziale adiacente. Dopo di ciò ho visto l'oggetto sospeso sopra le installazioni della ferrovia. Quindi a questo punto l'oggetto nuovamente ritornò sui depositi missilistici e fu osservato sopra di essi ad una maggiore altezza (60-70 metri). In questo momento, presso di noi, anche l'intero corpo di guardia montante e il capo delle guardie osservavano l'oggetto. Alle 01:30 volò via verso la città di Akhtubinsk e scomparve alla vista. I suoi lampeggiamenti non erano stati periodici, come se fosse stato mandato per fare fotografie. Gli spostamenti dell'oggetto non erano stati uniformi: talora velocemente di lato, o verticalmente (segue una pagina scritta a mano, con disegno dell'UFO, pressoché illeggibile, che risulta però trascritta nel documento) e talvolta planando dolcemente. Ho osservato tutto ciò chiaramente dalle 23:30 fino alle 01:30. Posso rappresentare come mi sia apparso l'oggetto mediante il disegno.  NOTA Il raggio e le luci si propagavano per tutta la zona. (Firmato) L'addetto di servizio alle comunicazioni Sottufficiale Voloscin V. N. 31.07.89 <nu03_01i.htm> <nu03_01i.htm>COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate dall'aeroporto di (censura) nella regione di Khabarovsk al confine cinese (23 maggio 1985)  DICHIARAZIONE Lo Stormo Bombardieri (censura) stava eseguendo le missioni di volo prefissate quando un NLO (UFO) fu avvistato dalla torre di controllo di (censura) alle 22:35. Era di forma ellittica e di colore arancio pallido. L'oggetto si muoveva silenziosamente ad una quota di 2.000-3.000 metri e a una velocità di circa 600 Km/h da ovest a est. Questo ellissoide era circondato da un alone di luce. Gli schermi radar non mostravano alcuna traccia dell'oggetto. Non è stato registrato alcun tipo di influenza sui materiali o sul personale. L'avvistamento si è protratto per 13 minuti. Il suo volo era interrotto da abbassamenti di quota e da periodici stazionamenti a mezz'aria. Due ore dopo un oggetto simile fu avvistato per 10 minuti. Nostri aeromobili a lungo raggio sono transitati su di esso ad una quota di 800-1.200 metri. L'UFO emetteva raggi di luce sia nella parte superiore che inferiormente. I raggi emessi nella parte inferiore erano più luminosi. (Firmato) Comandante di Volo Colonnello Alifanov V.  COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate fra il Dicembre 1987 e il Settembre 1988 nella base missilistica di (censura) in prossimità del Vulcano Shiveluch (Kamciatka)  DICHIARAZIONE Il personale militare dei posti di osservazione bilaterale ha avvistato sistematicamente oggetti volanti non identificati di forma sferica. In particolare, essi apparivano come dei piccoli fuochi che si alzavano lentamente cambiando di colore dal rosso al bianco. Gli avvistamenti sono durati da 30 secondi fino a 7 minuti. Uno dei nostri ufficiali ha suggerito che il loro manifestarsi fosse da mettere in rapporto ai vari lanci di esercitazione di missili previsti. Egli ha intatti notato che gli UFO non apparivano quando l'orario dei lanci veniva alterato. Comunque, sfere volanti delle dimensioni di un pallone da calcio furono anche avvistate senza alcuna relazione alle operazioni di lancio, come nel caso del 16 dicembre 1987, un'ora dopo che per un incidente la testata da guerra di un missile era caduta al suolo. Una sfera arancione si muoveva lentamente e silenziosamente da nord a sud. Era una giornata di gelo e con totale assenza di vento. Il 21 dicembre 1987 la sfera comparve alle 19:00 mentre il lancio ebbe poi luogo alle 22:00. Il giorno dopo non vi furono operazioni di lancio. Nondimeno, la sfera apparve alle 18:35. Pulsava, cambiando la propria colorazione dal rosso al blu al bianco. Il 26 luglio 1988 una sfera dai contorni indefiniti fu avvistata immediatamente dopo il lancio. La situazione si ripeté la notte fra il 9 e il 10 Settembre 1988. Stavolta l'UFO apparve 5 minuti prima del lancio. Era una sfera argentata con dimensioni apparenti superiori a quelle della Luna piena. L'oggetto scomparve subito dopo il lancio. L'operatore radio notò un peggioramento nelle trasmissioni durante il passaggio alle onde ultra-corte. Le strutture anti-aeree e le strumentazioni radio del complesso di controllo non hanno registrato nessun oggetto volante non identificato. Di conseguenza per i fenomeni osservati gli specialisti hanno suggerito le seguenti ipotesi: a) concentrazioni sferiche di cariche elettriche atmosferiche; b) palloni illuminati dai raggi del sole al tramonto; c) ologrammi prodotti dall'incrociarsi di raggi laser; Questi suggerimenti sono puramente teorici. Non vi sono elementi per ritenerli fondati. (Firmato) (censura) Comandante dell'Unità.  COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate nella zona della città di Vladivostok sul Mare del Giappone (3 novembre 1985)  DICHIARAZIONE Alle 20:30 dopo una battuta di caccia alle foci del fiume Razdolnaya, salii sulla mia barca a motore "Dniepr", ormeggiata, azionandone il motore "Vikhr". Questo si avviò dolcemente e senza il minimo problema. In quel momento notai un NLO (UFO) che si muoveva a grande velocità da nord a sud ad una altezza molto superiore a quella propria degli aerei. Sembrava comunque più grande di una stella e proiettava un raggio di luce verso terra leggermente inclinato. Il raggio era piuttosto lungo, eppure non toccava il suolo dissipandosi a mezz'aria. Quando l'UFO ci volò sopra più vicino, il motore della barca si spense. Tirai il cordone di accensione dopo aver prima rimboccato la benzina e aumentato il gas. Il motore si accese, ma mentre funzionava avevo notato una luminescenza provenire dalla base delle bobine attraverso le quali passano i cavi ad alto voltaggio collegati alle candele di accensione dei cilindri superiore e inferiore. E la luminescenza alla base della candela superiore era maggiore dell'altra. 5 o 7 secondi dopo il motore si arrestò improvvisamente e senza alcun calo di potenza. In quel momento l'UFO si trovava esattamente sopra la barca. Dopo che l'UFO si era spostato un po' di più verso sud in direzione di Vladivostok, il mio compagno A. Khripunov e io notammo al di sopra di esso un satellite artificiale. Sia l'UFO che il satellite si muovevano all'incirca alla stessa velocità e nella stessa direzione. Quando l'UFO si avvicinò a Vladivostok il suo raggio scomparve e lo stesso oggetto non fu più visibile. Il satellite invece continuò il suo spostamento, ed era chiaramente visibile nel cielo sebbene fosse molto più piccolo dell'UFO. Risalimmo in barca e la allontanammo dalla riva. Per quanti tentativi facessimo il motore non si avviava. Il vento e la corrente portarono la barca sulla riva opposta. Una volta in secca feci un altro tentativo di accendere il motore: cambiai le candele, ma il carburante si riversò sia sul primo che sul secondo paio. Cambiando il secondo paio di candele notai che non davano scintilla. Usammo perciò i remi per raggiungere la foce del fiume e scegliere un posto per riposarci. Laggiù esaminai attentamente il motore. Pulii allora i contatti di tutti i circuiti, sostituendo parte dei fili elettrici e dei cavi ad alto voltaggio. Una debole scintilla comparve nel cilindro inferiore: la scintilla compariva periodicamente quando il volano girava: una volta, dopo vari tentativi infruttuosi. Non scoccava invece ancora alcuna scintilla sul cilindro superiore. Decidemmo di remare, sperando di incontrare qualcuno. Incontrammo alcuni pescatori solo alle 09:00 di mattina che ci diedero una loro vecchia bobina. Verificai ancora tutti i contatti. Nulla era cambiato nel cilindro inferiore. La scintilla era debole e compativa a singhiozzo. Quando cambiai la bobina il cilindro superiore non dava scintilla, però senza candela la scintilla si scaricava nella mano. Quindi presi una dinamo magnetica di scorta che avevo già provato di notte, la misi in una piccola caldaia, chiusi il coperchio e la surriscaldai per mezz'ora su un fornello a petrolio. Poi la misi al suo posto. Dopo il primo giro del volano avvertii nella mano il forte colpo della scintilla. Sistemai allora i contatti, collegai le candele, le misi a massa e vidi che finalmente funzionavano entrambe. Avvitai le candele, schizzai in entrambi i cilindri un po' di carburante pulito per una partenza più facile e infine il motore si accese al primo colpo. Erano ormai le 15:00; quarantacinque minuti dopo eravamo a Vladivostok. (Firmato) Capitano di Corvetta della Marina Sovietica V. Alexandrov  COMUNICAZIONE circa le osservazioni di fenomeni anomali nella zona della città di Soci (Mar Nero) (26 luglio 1989)  RAPPORTO Inoltriamo l'interpretazione del controllore al Servizio Movimentazione dell'aeroporto di Soci, Stiepanian R. Kh. e la trascrizione delle radiocomunicazioni con l'equipaggio aereo circa le osservazioni di oggetti volanti non identificati nella zona di responsabilità dell'aeroporto di Soci, il 26 luglio 1989. ZNA su Som nel servizio UVD al compagno Bielov S. F. dal controllore UVD Stiepanian R. Kh.  INTERPRETAZIONE Io, Stiepanian R. Kh., il 27.07.89, durante l'effettuazione dell'UDD in RZ, circa alle 14:40 ricevetti una comunicazione dall'equipaggio VS 85138 proveniente dalla direzione di Simferopoli in quota a 10.100 metti, secondo la quale osservavano al traverso sinistro, a circa 30-50 Km alcuni oggetti. Io chiesi di puntualizzare sulla forma, la luminosità e su quali manovre essi eseguissero. L'equipaggio aggiunse che gli oggetti si muovevano parallelamente: uno luminoso, a forma di sigaro, come se fosse un dirigibile; mentre l'altro era a punta di fiocina, con forma rigorosamente geometrica. La velocità era esattamente uguale a quella di un TU154 e gli oggetti effettuavano facilmente manovre scambiandosi di posto. Chiesi all'equipaggio circa eventuali anomalie nel funzionamento degli apparati e strumenti dell'aereo, e l'equipaggio confermò che tutto funzionava normalmente, in perfetto ordine. Chiesi all'equipaggio di osservare gli oggetti e di riferire immediatamente su qualunque cambiamento della situazione. Quindi chiesi informazioni al settore militare UVD se nella zona ci fossero loro veicoli R.Sch.O., e fornii dati sugli oggetti. Mi si rispose negativamente, al che informai il PVO (*) e chiesi se non li stessero osservando con i loro strumenti, ma "Krov"(**) rispose di no. Feci rapporto al controllore anziano e a RP. Anch'io non osservavo nulla nell'indicatore. Allorché 85138 si trovò nella zona vi giunsero anche tre VS, i quali osservarono questi oggetti. La loro descrizione fu identica. Gli aerei osservarono gli oggetti nella zona per circa 20-25 minuti, ad altezze fra i 7.500 e gli 11.100 metri. In quel momento la direzione dei collegamenti con gli aerei fu assunta dal controllore anziano e dal dirigente aeromobili che avevano ascoltato tutto. Una informazione più accurata può essere ottenuta dalle trascrizioni di tutte le comunicazioni radio fra le 11:35 e le 12:05. Steso il 9.08.89 per promemoria. (Firmato) Stiepanian  Note: (*) Difesa Contraerea. (**) Nome in codice dell'unità PVO.  COMUNICAZIONE CIELO DI SOCI, 26.07.1989 (D = controllore; 138 = VS 85138; 397 e 500 = due altri aerei non meglio identificati; E = equipaggio generico)  Ore 11:31 (D): 138, ascolto. (138): Voi non notate, alla nostra sinistra, due oggetti? (D): A sinistra, a quale altezza? (138): Alla nostra altezza 50-60 km, proprio al traverso. (D): 138, non ci sono traiettorie convergenti, vedete niente a sinistra? (D): 138, che cosa vedete? (E): C'era un oggetto ed un secondo gli è apparso a fianco, adesso si muovono assieme a noi a circa 80 km. (E): Qual'è la forma? (E): Uno è allungato come un dirigibile e l'altro è come circolare. (D): Si trovano al traverso rispetto a voi? (E): Sì, proprio al traverso, ma adesso si sono allontanati improvvisamente, a 80-90 km. (D): 397, voi non vedete nulla, davanti, a destra, a sinistra, fra 30 e 40 km? (E): 397, davanti a 30 km? (D): 40 km sul fianco sinistro a destra. (E): 397, faremo attenzione da sinistra a destra. (E): No, non vediamo nulla, per ora; non vediamo, adesso usiamo il localizzatore. (E): 397, ecco adesso a destra 25 km; sono già a destra dietro di voi. (E): No, non vediamo: ci sono nuvole ovunque. (E): Guardate più in alto delle nubi (due volte)... c'è qualche cosa che va zigzagando. (E): 397, vedo due macchie sullo sfondo delle nubi. (D): In quale direzione? (E): 45 km da Soci, 30 gradi all'indietro. (E): 138, uno è quasi come un quadrato l'altro si allunga nella forma di un rombo, stanno separandosi.  Ore 11:44 (D): 138, raccontateci di questi oggetti. (E): Ecco, ci sono a fianco e sono immobili. Noi siamo a 8 km da loro, pensiamo. (D): Si muovono? (E): Erano a 40, adesso a 100 km sul fianco sinistro a destra. (E): Soci, 138 chiede 11.100 metri di altezza. (D): 138 autorizzato a 11.100 e fateci sapere di questi oggetti. (E): 138 a quota 11.100. (D): 138, distanza 200 km, azimut 270. (E): 138, distanza 100. (D): (incomprensibile). (E): Soci, voi li vedete sul localizzatore? (D): No, non osserviamo nulla. (E): Ecco che adesso hanno virato e vanno affiancati. (D): 397, distanza 200, azimut 277, a 10.000 commutate su 120.4. (D): 138 li osservate ancora? (E): Eccoli a sinistra, indietro, l'intervallo fra noi e loro è in aumento, si sono allontanati da noi molto velocemente. Prima ci erano vicini e poi si sono distanziati da noi. (D): 138, in quale direzione vanno? (E): Adesso a sinistra e indietro rispetto a me. (D): Tutto funziona bene da voi?  Ore 11:47 (E): Tutto funziona normalmente. (D): (incomprensibile). (D): 500, voi non osservate niente? (E): 500, non vediamo nulla né a destra né a sinistra. (D): Ricevuto.  I casi qui presentati fanno parte del "dossier" del KGB inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich che il CUN ha ricevuto attraverso canali riservati e reso noto nel 1994 successivamente al "II° Simposio Internazionale di San Marino sugli Oggetti Volanti Non Identificati" dedicato a "UFO: riserbo, segretezza e verità", nell'interesse della divulgazione della casistica ufficiale mondiale. Ringraziamo vivamente il presidente dell'Unione Ufologica Russa Boris Shurinov e, per le traduzioni, l'Ing. Stefano Breccia, con il coordinamento di Roberto Pinotti.


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