Lo sostiene il sito internet di The Dawn dopo aver visionato i capi di imputazione presentati al tribunale pachistano
La polizia pachistana ha
riconosciuto che non ci sono prove contro Rimsha Masih, la bambina
cristiana arrestata per blasfemia e poi liberata su cauzione. Lo
sostiene il sito internet di The Dawn dopo aver visionato i capi di
imputazione presentati oggi a un tribunale che si occupa del caso.
Secondo il sito, gli investigatori sostengono infatti che l'imam di una
moschea, Mohammad Khalid Jadoon Chishti, ha manipolato la vicenda
aggiungendo delle pagine bruciate del Corano a quelle in possesso della
quattordicenne affetta da un ritardo mentale. Il religioso si trova ora
in carcere.
Durante la seduta, il procuratore generale ha detto ''che se Khalid Chisti ha veramente bruciato le pagine in precedenza, potrebbe essere incriminato in base all'articolo 196 del codice penale pachistano'' che e' quello di inquinamento di prove. Le pagine sono state inviate in un laboratorio per accertamenti. E' inoltre emerso che e' stata la sorella di Rimsha, di sei anni piu' giovane, a lasciare il sacchetto dei rifiuti davanti alla casa di un vicino, secondo il racconto di due testimoni.
E' poi stata la figlia dell'uomo a scoprire le cartacce bruciate e a portarle alla madre, la quale le ha fatte recapitare all'imam del quartiere di Mehrabadi. La polizia accusa anche il religioso di falsa testimonianza. Nel nuovo rapporto del team investigativo, si conferma inoltre che la bambina e' analfabeta e con un ritardo mentale. (ANSA)
Durante la seduta, il procuratore generale ha detto ''che se Khalid Chisti ha veramente bruciato le pagine in precedenza, potrebbe essere incriminato in base all'articolo 196 del codice penale pachistano'' che e' quello di inquinamento di prove. Le pagine sono state inviate in un laboratorio per accertamenti. E' inoltre emerso che e' stata la sorella di Rimsha, di sei anni piu' giovane, a lasciare il sacchetto dei rifiuti davanti alla casa di un vicino, secondo il racconto di due testimoni.
E' poi stata la figlia dell'uomo a scoprire le cartacce bruciate e a portarle alla madre, la quale le ha fatte recapitare all'imam del quartiere di Mehrabadi. La polizia accusa anche il religioso di falsa testimonianza. Nel nuovo rapporto del team investigativo, si conferma inoltre che la bambina e' analfabeta e con un ritardo mentale. (ANSA)
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