Il tecnico: "Non sono stato neanche sentito". Ma rischia fino a 5 anni.
Si fa sempre più probabile la possibilità che l’anno prossimo la
Juventus debba fare a meno di Antonio Conte, il tecnico che dopo 8 anni
l’ha riportato a vincere lo scudetto con un’annata da guinness dei
primati.
Il mister è infatti indagato per associazione a delinquere finalizzata
alla truffa e alla frode sportiva.
Per questo stamattina la polizia ha fatto irruzione nella casa del mister per una perquisizione, oltre a effettuare anche degli arresti.
Conferenza stampa Agnelli-Conte
Ma la Juventus non ci sta. E ha deciso di far sentire la propria
voce con una conferenza stampa programmata per le 18,30 alla quale hanno
preso parte Antonio Conte e il presidente Andrea Agnelli.
“Ad oggi non mi pare che Conte non faccia parte del quadro
preoccupante che è emerso nel calcio italiano. Dai fatti emersi il suo
ruolo è insignificante", ha detto Andrea Agnelli che ha confermato che
il tecnico leccese sarà sulla panchina della Juve anche il prossimo
anno.
Poi ha preso la parola Conte. Che è parso col volto più tirato che
mai: "Ho sempre dimostrato integrità e lealtà. Lo potete chiedere a
chiunque abbia giocato con me. Per la mia integrità sono stato anche
preso a bastonate davanti a mia moglie e a mio figlia di 2 anni. Sono
estraneo alla accuse, e mi dispiace di non essere neanche stato sentito
prima che mi indagassero".
La conferenza stampa è stata cortissima. Non è durata neanche 5 minuti.
Le accuse di Carobbio
Il coinvolgimento dell'allenatore della Juventus Antonio Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. L’anno scorso in Serie B insomma. È stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. “Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio”.Nessun riscontro
Carrobio accusa quindi l’allenatore della Juve di combine. Non solo di omessa denuncia. Nonostante le accuse pesantissime sono tutte da dimostrare. E nonostante la deposizione non abbia trovato riscontro negli interrogatori di altri giocatori del Siena 2010/2011.“Completamento estraneo ai fatti”
Per il momento Conte non parla. L’allenatore è rientrato nella sua abitazione di Torino dove questa mattina è avvenuta la perquisizione nella tarda mattinata. All'arrivo degli uomini della questura torinese l'allenatore della Juventus si trovava fuori città. È stato il fratello Daniele ad accogliere i poliziotti.Ma l’avvocato di Conte, Antonio De Rencis, ha subito detto che “la reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”.
Le possibili squalifiche
Se le parole di Carobbio fossero considerate attendibili il tecnico andrebbe incontro a un deferimento con richiesta di squalifica da 8 a 12 mesi (la metà in caso di collaborazione) per l’accusa di omessa denuncia, e a 3 anni minimo di squalifica a 5 anni nel caso gli venga contestata anche l’accusa di combine.Ma Buffon non teme per le accuse al suo allenatore.
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