“L’USB
P.I. Vigili del Fuoco chiede la sospensione della parata del 2 giugno e
chiede che i lavoratori del Corpo nazionale non vengano mandati ad
esibirsi in una sfilata, ma a prestare la loro opera di soccorso tecnico
urgente alla popolazione delle zone terremotate. Per l’USB VV.F., i
Vigili del Fuoco sono un ente sociale, che non ha mai avuto alcun motivo
di partecipare a parate militari o carnevalesche. Ancora più
incomprensibile ed inaccettabile in questo momento la scelta di
impegnare un folto gruppo di lavoratori per la sfilata del 2 giugno,
lasciando al contempo alcune zone terremotate prive di operatori.Non basta dichiarare il lutto nazionale per mettere a tacere la coscienza sulla tragedia che sta colpendo l’Emilia. Non serve “mostrare i muscoli” con una parata, quando il nostro Paese viene messo in ginocchio dai debiti ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco subisce continui tagli lineari. Oggi, infatti, il soccorso tecnico urgente alla popolazione è assicurato solo ed esclusivamente con il raddoppio dei turni del personale VV.F. e con la certezza che i lavoratori non saranno retribuiti, perché il Dipartimento non ha fondi e si appresta a nuovi tagli lineari.
Tagli
che oggi si dimostrano drammaticamente irresponsabili, in quanto hanno
anche contribuito a rendere sempre più precaria la sicurezza nei luoghi
di lavoro, come risulta dalla lugubre conta dei lavoratori morti in
Emilia. In questo momento i Vigili del Fuoco sono il primo ente preposto
alla incolumità privata e pubblica a ricercare la catena di
responsabilità di chi ha autorizzato la lavorazione in capannoni con
travi poggiate sui pilastri senza essere ancorate. Come lavoratori si
interrogano, ed interrogano quella politica che fino a ieri considerava
la sicurezza come un onere per le imprese e ha fatto in modo di
ridurre, se non eliminare, i controlli per garantirla. L’USB P.I. Vigili
del Fuoco chiede dunque al Presidente della Repubblica ed al Governo di
porre fine alle parate e di considerare i lavoratori del Corpo
Nazionale per la loro professionalità”.www.lindipendenza.com
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