giovedì 31 maggio 2012

Terremoto Emilia, dalle banche niente sconti nè agevolazioni

MODENA – Polemiche roventi hanno investito le misure approvate dal Consiglio dei ministri, per finanziare la ricostruzione nei territori emiliani gravemente danneggiati dal sisma. Soprattutto la “tassa sulle disgrazie”: l’aumento delle accise sui costi della benzina, come provvedimento già noto ai cittadini e adottato dal governo per altre calamità simili in passato (sopra: immagini mobilificio Malavasi a Cavezzo distrutto dal sisma).

 L’annuncio ha fatto scattare commenti furiosi degli utenti su web e social network, non meno dell’indignazione provocata dalle esose commissioni richieste dalle banche, per effettuare donazioni ai terremotati

La gara di solidarietà per versare il proprio contributo tramite bonifico, a favore delle popolazioni colpite dal sisma dell’Emilia è scattata subito. A sorpresa però, alcuni istituti di credito avrebbero chiesto il pagamento di “balzelli” sulle donazioni, che hanno convinto qualcuno a ripensarci e a rinunciare all’offerta, per via del costo della commissione giudicato eccessivo per la circostanza e ugualmente preteso dall’istituto di credito.



La testimonianza viene raccolta e pubblicata dal Giornale. In una Cassa di Risparmio del Veneto, in provincia di Padova, sarebbero state chieste spese fino a 5 euro per effettuare una donazione a favore dei terremotati.


Alcuni fra gli istituti di credito insomma, hanno applicato senza deroghe i costi delle transazioni finanziarie, senza nessun particolare riguardo alla tragedia che ha colpito l’Emilia.
Ma non sembra l’unico caso. Il racconto di un imprenditore emiliano è stato raccolto e diffuso da Il Sole 24 Ore. Roberto Fabbri, amministratore delegato della Abk Industrie Ceramiche di Finale Emilia, ha raccontato di una telefonata in cui la banca lo avvertiva della decisione di dimezzare il finanziamento, precedentemente approvato, a seguito del secondo forte sisma del 29 maggio.
“Era tutto a posto, non c’era motivo per temere nulla. E invece mi hanno comunicato che al posto dei 750 milioni, la banca ne sborserà 375: un’elemosina”, ha commentato l’imprenditore.

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