mercoledì 30 maggio 2012

Calcioscommesse: il caso Siena


Secondo quanto emerge dal verbale dell'interrogatorio di Filippo Carobbio, riportato dalla Gazzetta dello Sport, Massimo Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi giocatori di perdere una partita perchè voleva scommettere sulla sconfitta della spropria squadra.

La circostanza emerge da un'informativa della polizia. A fornire quelli che inquirenti e investigatori definiscono "gravi elementi di responsabilità" a carico del presidente del Siena è stato proprio Carobbio, che ha raccontato ai pm: "Qualche giorno prima della partita Siena-Varese - si legge nel verbale - Coppola (ex portiere del Siena, ndr) entrò negli spogliatoi sbiancato in volto rappresentandoci che poco prima, all'esterno degli spogliatoi, era stato avvicinato da una persona vicina al presidente che gli aveva chiesto se c'era la possibilità di perdere la partita".

Questa persona, "di cui Coppola mi fece anche il nome ma che in questo momento non ricordo - prosegue Carobbio -, gli aveva detto che il presidente intendeva scommettere o aveva scommesso sulla nostra sconfitta. Intendo riferirmi al presidente Mezzaroma".

Ma lo spogliatoio respinse la proposta: "La squadra oppose un netto rifiuto suggerendo a Coppola di rappresentare a chi lo aveva contattato di non aver voluto riferire la proposta ai giocatori in quanto lui stesso non era d'accordo. Ribadisco che il Coppola era quasi sconvolto". 

Secondo Carobbio, anche lo staff tecnico era al corrente della richiesta del presidente: "In seguito ho appreso da Stellini (all'epoca era il vice di Antonio Conte sulla panchina senese) che la proposta era stata fatta da Mezzaroma anche allo staff tecnico e anche loro si erano rifiutati. Era la prima volta che ci proveniva una richiesta del genere dal presidente".

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