mercoledì 1 febbraio 2012

Zeman e la filosofia del pallone

 

Zeman non finisce mai di stupire! 
Il Pescara si impone per 2-1 in casa del Crotone e si porta al comando della classifica di serie B.
Da evidenziare che quasi nessuno ( tranne chi vi scrive e pochi altri) alla prima di campionato, inseriva gli abruzzesi fra i favoriti. E la stampa sportiva è costretta a riparlare di 'Zemanlandia' e 'miracolo Zeman'.
I numeri parlano chiaro. Il Pescara non è primo per caso. Nella colonnina dei goal realizzati scintilla un eloquente 55, quasi il doppio di quelli del Torino di Ventura (29). Sul web fioccano paragoni con il Foggia di Signori-Rambaudi-Baiano: stessa spregiudicatezza nel gioco offensivo, stessa efficacia nella media goal.
"Il Pescara è l'unica squadra in Europa, insieme al Barcellona, ad avere una identità di gioco precisa", ha dichiarati l'ex Ct dell'Italia Arrigo Sacchi a Coverciano confessando di aver suggerito mister Zeman al Real Madrid.
Sì, ma non ha mai vinto niente, ribattono i critici, che attendono il Pescara al varco: la rosa non è lunghissima, il gioco di Zeman è dispendioso, la difesa esposta a troppi pericoli (36 le reti incassate, il doppio del Sassuolo di Mourinho-Pea...) . E poi: Zeman riesce a ottenere il massimo da giocatori sconosciuti, affamati, giovani. Con campioni affermati dico stenterebbe noi aggiungiamo che  alcuni campioni affermati non amano i suoi faticosi allenamenti e le sue fermezze sugli schemi.
Resta il dato della classifica che ora sorride, la valorizzazione di giocatori come Immobile che altri allenatori avrebbero lasciato in qualche panchina "perché deve maturare con calma" e l'aumento di spettatori, non solo a Pescara ma ovunque arrivano a giocare fuori casa gli abruzzesi. Per ora osserviamo il suo Pescara, continuiamo a vederlo passeggiare per Roma con la sua immancabile sigarette e ad ascoltare le sue verità  con la speranza che magari un giorno possa allenare una squadra di gran blasone ed ottenere i successi che merita. (R.D.)

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