Vergogna: L'ondata di gelo che continua a stringere nella sua morsa l'Italia favorisce la speculazione. Aumenti dei prezzi dei beni di prima necessità. Primo fra tutti il metano che serve a riscaldare la casa: il suo consumo è aumentato in pochi giorni del 30 per cento rispetto a gennaio, e questo a fine anno si potrebbe tradurre in un aumento della bolletta di 135 euro.
Frutta e verdura alle stelle - Per le verdure si registrano rincari fino al 10%. Dal monitoraggio della Coldiretti (tramite il servizio Sms consumatori) risultano in crescita le quotazioni di bieta, broccoli, carciofi, cavolfiori, carote, indivia, scarola e pomodorini ciliegini. E questo non solo perché, ovviamente, si registra una produzione ridotta. L'ipotesi di una vera e propria speculazione è tutt'altro che azzardata: in soli tre giorni il costo delle zucchine è raddoppiato: un chilo ieri costava 8 euro al mercato. L'insalata costava 2 euro il 15 gennaio, prima dell'emergenza maltempo e prima anche del fermo dei tir, oggi costa 5,5 euro con un aumento del 175%. Prezzi gonfiati anche per arance, mele, pere, melanzane. I carciofi si vendono a 1,5 euro al pezzo, + 200% rispetto a gennaio. Alla fine dell'anno si prevede un aumento sulla spesa mensile per la famiglia media del 40%, ovvero quindi a 132,89 euro in più al mese.
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