mercoledì 15 febbraio 2012
Francia e centrali nucleari
Nucleare: 10 miliardi per assicurare la massima sicurezza", titola le Figaro all'indomani del verdetto dell'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn), secondo cui "le centrali della Francia non presentano difetti sostanziali, ma è necessario avviare lavori di miglioramento". L'Asn non pretende "la chiusura immediata" di nessuno dei 58 reattori francesi, ma chiede un "miglioramento tempestivo della solidità" degli impianti per "far fronte a situazioni estreme". "L'obiettivo è quello di proteggere meglio i reattori nel caso in cui si verifichi un 'accumulo di fenomeni naturali' eccezionali o 'un'assenza prolungata di energia elettrica e di raffreddamento",
I gestori del principale parco nucleare europeo avranno tempo fino al 30 giugno per proporre all'Asn le modifiche in materia di gestione della crisi, comunicazione, protezione dei gruppi elettrogeni e approvvigionamento di acqua, scrive Le Monde. L'Asn chiede inoltra la creazione di una "forza di azione rapida per il nucleare", ovvero "un dispositivo d'urgenza, da rendere operativo entro la fine del 2014, in grado di inviare sul luogo di un incidente squadre di specialisti e materiali nel giro di 24 ore".
Il costo dei lavori di miglioramento, stimato attorno ai 40 miliardi di euro prima della catastrofe di Fukushima del marzo 2011, è salito a 50 miliardi secondo i dati di Edf, il gestore francese dell'elettricità.
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