giovedì 7 agosto 2025

Nasce un neonato a Chiappera dopo 37 anni, i genitori: «Con Noah nel borgo siamo in sei, gli mancheranno delle cose ma la natura gliene regalerà altre»

 


Nella piccola borgata alpina in Valle Maira, nel Cuneese, mamma Marzia Fenoli e papà Roberto Mandrile hanno dato il benvenuto al loro primogenito

Nasce un neonato a Chiappera dopo 37 anni, i genitori: «Con Noah nel borgo siamo in sei, gli mancheranno delle cose ma la natura gliene regalerà altre»

di Redazione web

Si chiama Noah, è il sesto residente di Chiappera (Cuneo), il primo nato dopo 37 anni. Nella piccola borgata alpina in Valle Maira,  mamma Marzia Fenoli e papà Roberto Mandrile hanno dato il benvenuto al loro primogenito. Un fiocco celeste è tornato a decorare la strada del borgo tra baite e boschi. L'ultimo arrivato era stato lo zio di Noah, fratello della mamma del neonato. «Sogno che Noah sia soltanto il primo, e che insieme a lui rinasca questo luogo bellissimo e difficile», dice Marzia a Repubblica.

Il sesto cittadino

È successo a Chiappera, sopra Acceglio (provincia di Cuneo), dove Marzia e Roberto hanno una realtà agricola-ricettiva “La Provenzale”. La loro è stata una scelta di vita, quella di rimanere come hanno fatto i genitori prima di loro. Tutta la famiglia vive nella piccola borgata, lì dove Marzia è cresciuta insieme a suo fratello Fabrizio, l'ultimo nato nel paese, nel 1988.

E ora insieme a loro c'è anche l'ultimo arrivato, Noah, nato il 29 luglio 2025. «Pesava 2,685 grammi – raccontano papà e mamma al Corriere della sera –. Lui è il nostro piccolo miracolo. Lo abbiamo chiamato Noah perché vuole dire Noè, un simbolo di rinascita e “salvezza” per il nostro paese, perché Chiappera si stava disabitando». 

Un borgo disabitato

È il sesto abitante perché pian piano il borgo è stato disabitato. A influire certamente la sua posizione: troppo lontano dall'ospedale a Cuneo, la scuola a Prazzo, farmacia, medico e servizi a chilometri di distanza. «Certo, gli mancheranno alcune cose, ma la montagna e la natura incontaminata gliene regaleranno tante altre – concludono i genitori –. Il suo futuro? Una casa qui ce l’avrà sempre. Lo lasceremo libero di decidere e di fare quello che più gli piace. L’importante è che sia felice».

«Accogliamo Noah con grande festa – dice il sindaco di Acceglio, Giovanni Caranzano –. È sempre bello avere un nuovo nato nel nostro comune e con Noah quest’anno sono tre i nuovi piccoli residenti (ora sono 155 ad Acceglio, ndr). Per noi è fondamentale: significa ricambio generazionale, vita e linfa per tutti. Vuol dire guardare e sognare al futuro del nostro paese».


Ultimo aggiornamento: giovedì 7 agosto 2025, 08:46
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