Sgomento a Cannobio, nel Verbano-Cusio-Ossola
«Solo il Signore, Colui che "scruta e conosce" ciascuno di noi, sa comprendere i misteri più impenetrabili dell'animo umano». Don Franco Giudice, vicario del vescovo per il clero della dicoesi di Novara, commenta così la morte di don Matteo Balzano, 35 anni, vice parroco di Cannobio, nel Verbano-Cusio-Ossola. Il parroco è stato trovato morto nell'appartamento dove viveva, annesso all'oratorio di cui era responsabile.
«Non abbiamo mai colto segnali di nessun tipo di disagio»
L'allarme è scattato quando don Matteo non si è presentato a celebrare la messa del mattino. Inutili le chiamate per rintracciarlo. Si è tolto la vita nella sua casa, senz aun apparente motivo. «Proprio ieri sera aveva organizzato una tombola in paese. Quella della morte di Don Matteo è una notizia che lascia tutta la comunità senza parole e nel dolore.
Nulla però ha mai fatto presagire che stesse vivendo una situazione di disagio. Aveva creato un bel rapporto con i giovani e aveva appena organizzato il Grest», ha commentato il sindaco di Cannobio Gian Maria Minazzi. «Era benvoluto da tutti, anche in oratorio era ben visto. Siamo tutti sconvolti, non abbiamo mai colto segnali di nessun tipo di disagio. Non sappiamo davvero che cosa sia accaduto».
Chi era don Matteo
Come spiega il Corriere della Sera, don Matteo era originario di Grignasco nel Novarese. Era nato nel 1990 e dopo il diploma da perito aeronautico, era entrato in seminario nel 2010 prestando servizio nelle parrocchie di Borgosesia, Trecate e al Centro diocesano vocazioni. Nel 2017 è stato ordinato, poi era diventatao vicario parrocchiale a Castelletto Ticino. Era arrivato a Cannobio dopo un periodo al Santuario di Re, in Valle Vigezzo.
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