mercoledì 20 novembre 2024

Idomeneas Avramakis

 


Un corridore greco di 73 anni completa un'autentica maratona a piedi nudi e vestito da oplita ateniese 


A 73 anni, Idomeneas Avramakis, un corridore di Heraklion, Creta, ha fatto un'ottima impressione durante l'Authentic Marathon di domenica ad Atene (42,195 km). Ha corso a piedi nudi, vestito con un'armatura spartana, catturando l'attenzione di tutti e tagliando con successo il traguardo dopo 8 ore e 50 minuti.


La storia di Idomeneas Avramakis è davvero stimolante. Molti anni fa ha dovuto affrontare una grave crisi di salute che gli ha cambiato drasticamente la vita. Rimase in coma per un mese, ma quando si svegliò, tutta la sua visione della vita e della natura si era trasformata. Da allora, non si è mai perso un'autentica maratona e ha partecipato anche a numerosi eventi internazionali.


Post originale di L'Archeologo

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Il perdente epocale!

 


Oggi voglio rivolgermi al professor renzi. Direttamente a lui. E con grandissima serietà e massimo rispetto. Come sempre.


Lasciando perdere vittorie, sconfitte e altre barzellette da bar.

Anche perché l'unico vincitore alle tornate elettorali, da qualche lustro, è il partito dell'astensionismo. E alle Regionali stravince "peggio" delle Nazionali.

Chi vince esulta, chi perde parla di gente che non è andata a votare. E così via all'infinito.


Però esiste una terza categoria oltre ai vincitori e agli sconfitti in politica. 

E a rappresentarla è sempre lui, renzi.

E parliamo della categoria "faccio finta di vincere col culo degli altri e senza metterci la faccia".


No perché a quest'ultimo giro si è preso dei meriti alquanto bizzarri. Ha detto che "senza di noi in Liguria si è perso, in Emilia e Umbria si è vinto. Nel 2025 saremo nel centrosinistra, no ai veti".


Ma...egregio dottor Matteo Renzi, potrebbe spiegare a un inetto, ignorante e umile suddito, di sinistra tra l'altro, dove Lei abbia vinto sia in Umbria che in Emilia-Romagna? O meglio, grazie a Lei "si è vinto"?


No perché il suo partito, italia viva, in entrambe le Regioni di cui sopra, si è presentato senza simbolo e con candidati camuffati in due liste civiche, restando escluso dalla ripartizione dei seggi. 


Cioè non ha portato alla coalizione neanche mezzo seggio. E come lei anche calenda con azione e +europa.

Cioè oltre il voto dei parenti stretti e di qualche amico, di più non va. Ma sin dalla sua fondazione.

Altrimenti non avrebbe ideato il rosatellum con soglia di sbarramento irrisoria e l'ultima "alleanza nazionale" (questa è sottile, a doppio senso) con calenda.


Allora facciamo così. 


Siccome parecchi anni fa condussi a mani nude una rivoluzione con degli amici in Francia, era mi pare un maggio o un luglio del 1789, e poi mi sono dedicato a inventare la lampadina, l'ascensore elettrico, il motore a scoppio, gli pneumatici, la macchina da scrivere, il telefono, la bicicletta, l'automobile e il tram elettrico, perché non avevo niente da fare, le dico che ha ragione Lei.


Perché so, come le ho scritto poco sopra, cosa significhi non essere riconosciuti giustamente dalla Storia come vincitori o personaggi indispensabili, a causa di quattro giornalisti venduti alla Travaglio o Ranucci che hanno puntato, senza successo, a non farLa entrare nella coalizione di centro-sinistra.


Ancora oggi ne soffro personalmente tanto, eppure la porta della Bastiglia, quel 14 luglio, pensi, la sfondai io, nonostante avessi mani e piedi legati.

Salvatore Granata

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Antica storia greca

 



Detronizzato Urano, cominciò il regno di Crono, al quale però non svanì mai dai pensieri la profezia di suo padre nel momento in cui era stato deposto: "come io sono stato0 spodestato da un mio stesso figlio, così accadrà anche a te". Crono non tardò a diventare gelosissimo del suo potere esattamente come lo era stato suo padre: come prima cosa rinchiuse nell'oscuro Tartaro i suoi mostruosi fratelli, ovvero i Ciclopi e gli Ecatonchiri, così da non rischiare minacce per il suo dominio.


Crono prese in sposa sua sorella, la titanide Rea. Da lei ebbe dei figli. Tenendo bene a9 mente la profezia di suo padre però, una volta nati, li divorò tutti: Per prima Estia, poi Demetra, Era, Ade e Poseidone; poi nacque il grande Zeus. Rea, adirata poiché venne privata dei suoi figli, fuggì con Zeus e lo nascose sul monte Ida, a Creta. Poi prese una pietra, la ricoprì di fasce e la portò a Crono il quale, senza accorgersi di nulla, la divorò pensando che fosse il figlioletto.


Zeus quindi crebbe di nascosto sul monte Ida accudito e allattato dalla capra Amaltea, una creatura tanto premurosa quanto poco bella: i Titani pregarono la madre terra Gea affinché nascondesse la capra in una caverna. Questa creatura aveva anche un corno sul muso.

Zeus fu anche nutrito dalle api e protetto dai Cureti, guerrieri incaricati da Rea di percuotere le spade con gli scudi affinché il rumore dei vagiti del bimbo fosse coperto dal frastuono delle armi, in modo che Crono non lo sentisse.

Una volta cresciuto, la capra Amaltea morì e Zeus creò un'armatura con la sua pelliccia. Poi immortalò la creatura nel cielo stellato come segno di gratitudine, creando così la costellazione del Capricorno.


Ormai diventato adulto, Zeus cominciò a pensare ad un modo per liberare i suoi fratelli inghiottiti, così chiese consiglio all'Oceaina Meti, figlia dei titani Oceano e Teti. Ella gli diede una droga da fare prendere a suo padre Crono e questa si rivelò efficace: una volta presa cominciò a vomitare, in ordine, i figli inghiottiti.

Gli dei erano finalmente insieme nel loro immenso potere: Zeus, Ade, Poseidone, Estia, Demetra ed Era. Cominciò così la grande e lunga guerra per il dominio sul cosmo, la Titanomachia.

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Il vero primato della Roma di cui parlano in pochi

 


• Juve 36 Scudetti 20 volte 2ª

• Inter 20 Scudetti 16 volte 2ª

• Milan 19 Scudetti 15 vote 2º

75 Scudetti 51 volte seconde su 122 edizioni 


Poi, c’è un Mondo a parte

Un Mondo fatto di oscurità e statistiche. 


• Genoa 9 Scudetti 3 volte 2º

• Torino 7 Scudetti 8 volte 2º

• Bologna 7 Scudetti 4 volte 2º

• Pro Vercelli 7 Scudetti 1 volta 2ª

• Roma 3 Scudetti 14 volte 2ª

• Napoli 3 Scudetti 9 volte 2º

• Lazio 2 Scudetti 7 volte 2º

• Fiorentina 2 Scudetti 5 volte 2ª

• Cagliari 1 Scudetto 1 vota 2º

• Verona 1 Scudetto -

• Sampdoria 1 Scudetto -

• Casale 1 Scudetto -

• Novese 1 Scudetto -


2º posto senza mai vincere lo Scudetto per:

Vicenza (2), Alba (2), Venezia, Livorno, Pisa, Torinese, Milanese, Sampierdrenese, Fortitudo, Savoia, Triestina, Perugia, Parma, Udinese.


A parte il dominio indiscusso di Juve Inter e Milan, cioè che salta di più all’occhio sono:

I 14 secondi posto della Roma

I 9 secondi posto del Napoli

Gli 8 secondi posto del Torino

I 7 della Lazio, i 5 della Fiorentina e i 4 del Bologna.


C’è poco materiale da analizzare fino al 22 ottobre del 1967, ossia con la nascita della prima moviola post partita e comunque poco attendibile, poche telecamere e pochissimi episodi analizzati. 


È chiaro che fino agli anni ‘80 c’è poco o niente da poter visionare e cercare di capire se questi 47 secondi posto sono stati legittimi o autentici furti. 


Presumibile, molto probabile, verosimile, che dei 75 titoli vinti dalle 3 dominatrici indiscusse della serie A, almeno una decina potrebbero essere di dubbia provenienza, e ciò vale anche per i secondi posto di Juve Inter e Milan che potevano essere titoli vinti. 


Tutto ciò non è oscuro, ma oscurissimo e nessuna società si è mai presa la briga di visionare gli archivi storici, quelli più marchiani.


Roberto

Il lato oscuro del calcio

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Non fanno i parcheggi fanno le multe !!!







 Il nuovo dispositivo per la rilevazione automatica delle infrazioni del Codice della Strada e delle irregolarità amministrative dei veicoli, non stanno minimamente affrontando il problema urbanistico che causa soste irregolari e la doppia fila, a discapito di noi cittadini pensano solo a fare cassa, poi dicono che con i soldi investono sulla sicurezza e sulle strade...ah giusto le buche sono un'allucinazione collettiva!!!!   

By Fatapolis

Michelle Pfeiffer Buonanotte!

 


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Kirk Douglas & Sophia Loren, 1964 Buon Appetito!

 


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Il governo Meloni dalla parte delle società che fannocartello contro i cittadini

 


Siamo ormai un Paese ridicolo dove la peggiore versione del capitalismo prospera e si abbrutisce piegandosi su sé stessa con la felice complicità di un pezzo della politica. Ne è lampante prova l'ultimo capolavoro di questo Governo: lo stop alle offerte al ribasso delle compagnie telefoniche nel ddl Concorrenza. 


In sostanza, si impedirà coattamente agli operatori del mercato di fare offerte riservate ai consumatori, condizione che oggi EVIDENTEMENTE stimola la concorrenza e contribuisce ad evitare quell'effetto catastrofico che si chiama "cartello", ossia che una ristretta rosa di operatori dominanti si metta d'accordo per tenere i prezzi alti e non pestarsi i piedi a vicenda. 


Qui da noi il capitalismo è semplicemente grottesco: non vuole concorrenza, ma possibilità di fare cartello; non vuole che lo Stato controlli, ma vuole che lo Stato lo sussidi; vuole tasse basse in virtù di un rischio d'impresa, ma poi vuole spostare tale rischio d'impresa sulla collettività. 


La brutta copia della versione caricaturale di un capitalismo corporativista. 


Questa roba è semplicemente vergognosa. 

Ed ancora più vergognosi sono coloro che fanno da scendiletto alle grandi compagnie aiutandole a trasformare il nostro Paese in un'oligarchia economica.

Leonardo Cecchi 

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Smettetela di votare la Meloni!

 


Ieri sera a DiMartedì.


Floris:

“È fuori Giorgia Meloni dal vivere civile o siamo fuori noi che la votiamo?”


Augias:

“La voterà lei, io non la voto.”


In tre secondi Corrado Augias ha sintetizzato lo stato d’animo di milioni di italiani.


E nel restante quarto d’ora ha spiegato, per filo e per segno, con classe, stile, cultura, perché. 


Fate una statua a quest’uomo.

Lorenzo Tosa 

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Buon Natale Elon Musk

 


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Augias umilia il governo Meloni

 


Ieri sera, a diMartedì, un monumentale Corrado Augias ha fatto a pezzi, uno dopo l'altro, i vari esponenti del Governo.


Prima ha commentato il comizio aggressivo di Giorgia Meloni in Umbria: "È un delirio. Può un Presidente del Consiglio, anche se in campagna elettorale, esprimersi così? Sono passati due anni e non ha mai fatto un discorso rivolgendosi a tutti gli italiani, come prevederebbe il suo dovere. La sua tattica è dividere il Paese in due, ma non è degno di un capo di Governo".


Poi ha demolito, ancora, la Presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, che hanno consentito ai fascisti di marciare a due passi dalla stazione di Bologna: "Una provocazione voluta. Voluta da chi lì è andato a manifestare e, ed è un'ipotesi, da chi li ha lasciati andare. Non sarebbe la prima volta che si manda un gruppo di persone provocatorie per suscitare una reazione e poi sfruttare la reazione per condannarla".


Dopo è passato al ministro Nordio, che ha evocato nientemeno che il pericolo terrorismo: "Si tratta di un uomo che ha qualche problema in certi momenti della giornata (quando alza il gomito). Un ministro della Giustizia, in un Paese come il nostro che ha passato dieci anni in cui il terrorismo era una realtà quotidiana, prima di usare questa parola tremenda dovrebbe pensarci molte volte".


In seguito, è stato il turno del sottosegretario Delmastro, protagonista di frasi allucinanti sui detenuti da non lasciar respirare: "È una figura che, sin dal primo giorno, si è caratterizzato solo per uscite deplorevoli. Ricordate qualcosa per cui si sia segnalato in positivo in due anni?".


Infine, Valditara e le orribili dichiarazioni razziste sui migranti e i femminicidi: "Lui e la destra sfruttano la sensazione generale. Perché quando c'è un immigrato che aggredisce, la cosa viene sottolineata con una certa energia e vistosità da diversi giornali, che così danno a quel fatto una rilevanza maggiore rispetto ad altri reati ben più gravi compiuti da un italiano".


Perfetto.

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Stupenda Claudia Cardinale

 


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Ahoo Daryaei è LIBERA.

 



La studentessa che due settimane fa si era spogliata davanti all’università di Teheran è stata liberata e riconsegnata alla famiglia.


Molto bisognerà capire di quello è successo, di come è stata trattata, della versione del regime iraniano sulle sue condizioni di salute e della detenzione in un ospedale psichiatrico.


Quello che sappiamo è che non subirà alcun processo.


Quello che conta è che la ragazza simbolo della lotta per la libertà delle donne iraniane è viva, è libera, sta bene ed è tornata a casa.


E questa è una notizia straordinaria.

Lorenzo Tosa 

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Vlahovic discriminato dalla Juventus perché gay?

 Nuove rivelazioni dall"inchiesta di Fabrizio Corona sui giocatori gay che stanno in serie A ma che per colpa di un ambiente ipocrita e omertoso, oltre che vigliacco, viene messo tutto a tacere

Dal canale Telegram di Corona;



[ESCLUSIVA] Serie A GATE
Parte 3 - Eccovi i 2 nomi e
due retroscena SHOCK.

Il forte attaccante menzionato ieri in questo post, oggi posso svelarvelo e con dettagli che sono a dir poco agghiaccianti.

Premesso che nel 2024, in un mondo che si definisce sempre più aperto e inclusivo, è vergognoso che il calcio italiano sembri rimanere incatenato a vecchi e malati schemi di silenzio e discriminazione. Questa inchiesta nasce con l’obiettivo di fare luce su un tema delicato e controverso: il rapporto tra i calciatori omosessuali e i club di Serie A.



Da fonti verificate emergono segnalazioni che vedono protagonista Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus. Secondo quanto verificato, il calciatore avrebbe intrattenuto relazioni con altri uomini, fatto che, di per sé, non dovrebbe suscitare alcun clamore in una società moderna. Tuttavia, ai tempi della Fiorentina, con la consapevolezza del club, Vlahovic è arrivato addirittura alle mani con il compagno di squadra Lucas Torreira, oggi in forza al Galatasaray, per contendersi un giovane uomo, tale Edoardo Papini.

Ma non è solo il pettegolezzo a far discutere. La vera ombra su questa vicenda viene dalle testimonianze che mi hanno fornito ex compagni di squadra alla Juventus dell’attaccante serbo e di altri calciatori di Serie A, che mi hanno esplicitamente chiesto l’anonimato per evitare ripercussioni. Secondo quanto raccontatomi, Vlahovic non avrebbe problemi a fare coming out, ma sarebbe impedito dalla Juventus che non tollererebbe una dichiarazione pubblica da parte di uno dei suoi giocatori e, in caso contrario, lo “punirebbe” relegandolo in panchina.

Questo schema di silenzi e pressioni non riguarderebbe solo la Juventus. Simili dinamiche mi sono state raccontate anche da altri calciatori militanti in squadre come Lazio, Inter e Fiorentina. Il quadro che emerge è inquietante: una cultura discriminatoria che VIETA l’espressione di sé e impone una vera e propria DITTATURA sull’immagine pubblica dei calciatori.

La situazione descritta rappresenta una gravissima forma di discriminazione, che colpisce non solo i calciatori, ma l’intero sistema del calcio italiano. Come può uno sport, che si fregia di essere un veicolo di unione e inclusione, perpetuare tali atteggiamenti nel 2024?
Se questo vi sembra sconvolgente, allora preparatevi perchè la parte 4 di questa inchiesta vi turberà. E non poco.

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Fenix

Aspasia di Mileto

 


Tutti conoscono Socrate, ma non Aspasia di Mileto, che fu la sua maestra! Per tenere discorsi filosofici con l'élite maschile Aspasia pagò un alto prezzo personale.   


Secondo Platone, Aspasia faceva parte degli ambienti intellettuali e politici del suo tempo ed era esperta di retorica.


L'origine ionica di Aspasia può spiegare sia il suo stile di vita libero che la sua formazione intellettuale.


Aspasia era compagna di Pericle e maestra di retorica nello stesso circolo. Si dice che abbia scritto la famosa orazione funebre di Pericle nel 430 e che appaia nei Dialoghi di Platone come maestra di Socrate. Esquines, nel suo dialogo socratico "Aspasia" la menziona come maestra sofista.


Fu anche insegnante di oratoria, come si legge nel Menesene di Platone.


Plutarco riconosce che Aspasia fu una figura significativa, sia politicamente che intellettualmente, ed esprime la sua ammirazione per una donna che diede ai filosofi l'opportunità di conversare con lei in termini esaltati e per lungo tempo»


Alla fine fu processata per impurità per aver corrotto le donne di Atene, dalla quale uscì indenne;  c'è chi suppone che si sia sviluppato il primo movimento di emancipazione femminile."


Fonte Helene Tamba

#curiosity#filosofia# greci antichi#

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martedì 19 novembre 2024

Leo Fender

 


La storia del rock avrebbe preso una piega diversa se il 20 agosto 1909 non fosse nato Leo Fender, leggendario creatore di chitarre e bassi elettrici. Anche se tecnicamente era un liutaio, sarebbe più accurato definirlo un visionario. I più grandi nomi del rock, da Jimi Hendrix a David Gilmour, Eric Clapton, Eddie Van Halen, Stevie Ray Vaughan, Dave Murray, Ritchie Blackmore, Kurt Cobain, e molti altri, hanno imbracciato una Fender.


Keith Richards lo disse così:

"Leo Fender è paragonabile a Leonardo da Vinci, un vero artista, un genio. La Stratocaster è solida, resistente come un mulo, ma ha la grazia di un cavallo da corsa. Ha tutto ciò che serve, ed è raro trovare qualcosa di così completo."

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Selena Gomez 😘💕🌹

 


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Shannon Elizabeth 😘💕🌹

 


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Diletta Letta tradita da Kairus?

 

Dal canale Telegram di Fabrizio Corona:



❗️KARIUS TRADISCE DILETTA LEOTTA? Pizzicato agli ATP Finals di Torino. Ecco la telefonata con la mia fonte.

Loris Karius, soprannominato da me GIUGGIOLONE nelle puntate di Gurulandia, pare abbia tradito in maniera piuttosto goffa la Diletta nazionale, facendosi sgamare da vero pollo?

Per ora questi sono i fatti, ma aspettiamo un chiarimento o una smentita da Diletta, che può tranquillamente contattare me o la mia redazione per far luce su questa vicenda che per ora, appare piuttosto strana.

Fenix

Corona vuole rivelare tutti i nomi dei gay che giocano in serie A

 Sul canale Telegram di Fabrizio Corona da due giorni stanno uscendo indiscrezioni sull'omosessualità di alcuni, per ora, giocatori di serie A.

Corona ha nominato la sua inchiesta Serie A Gate.

Sono venuto a conoscenza che tre famosissimi calciatori di Serie A sono omosessuali (o bisessuali).
Nel 2024 nel mondo del calcio, il tabù sull'omosessualità persiste ancora a quanto pare.

Vi caccio questi 3 nomi facendo scatenare una BOMBA e magari superiamo questo stigma? È assodato che è presente nel sistema calcio e che, in particolare nella nostra Serie A, impedisce ai calciatori di fare coming out. Quindi ci penso io.

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[ESCLUSIVA] Ecco i 3 nomi di famosissimi calciatori di Serie A che sono omosessuali e non si sono mai dichiarati apertamente, anzi hanno vite eterosessuali parallele.

ℹ️ © Tutti i diritti sono riservati. Qualsiasi condivisione della notizia e dei contenuti di questo post deve riportare la fonte originale.



Ecco i 3 nomi:
• Romelu Lukaku
• Alexis Sanchez
• Joaquin Correa
(sposato con Chiara Casiraghi, studente della Cattolica)

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[ESCLUSIVA] Ecco il 4° calciatore che si aggiunge alla lista dei famosissimi calciatori di Serie A che sono omosessuali e non si sono mai dichiarati apertamente, tutt’altro.
Questa è solo la Parte 2.

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Dopo avervi fatto i nomi di 3 big della nostra Serie A in questo precedente post, verificando le fonti scrupolosamente e trovando più conferme sulla veridicità dei fatti.

Oggi più che il 4° nome, vi riporto il 4° volto. Come avete visto nella foto pubblicata 1 ora fa, una fonte molto attendibile (tra l’altro un ragazzo omosessuale come da lui stesso dichiarato) mi ha rivelato anche lui nei nostri intercorsi telefonici che in Serie A, tantissimi giocatori, famosi e meno famosi, farebbero tranquillamente coming out ma c’è questo cosiddetto “Sistema” che glielo impedisce. Sembrerebbe che ci sia oltre la complicità della Lega a dare “libertà” ai Club di tenere sotto ostaggio i giocatori. IL FATTO GRAVISSIMO DI QUESTA MIA INCHIESTA ARRIVA ORA: come detto nei giorni scorsi, lo scopo è quello di sensibilizzare su questo argomento che ancora oggi, nel 2024, non permette (almeno in Serie A) ad un calciatore di fare coming out senza essere minacciato sui rinnovi di contratti e sulla sua titolarità futura.

Per quanto riguarda questo 4° calciatore, vi dico che è uno degli attaccanti più forti del nostro campionato. Ho deciso di oscurare l’immagine e di non fare il nome perché sto raccogliendo ulteriori conferme, anche se le segnalazioni sono plurime e tutte coerenti.

Ho solo cominciato.
Vi scoperchieró giorno dopo giorno tante cose gravi che accadono in Serie A e che i media nazionali fanno finta di non vedere e non sapere.

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Kate Upton 😘💕🌹 645

 


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Buona cena da Anna Tatangelo, sempre molto spontanea🥰

 


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Farrah Fawcett 😘💕🌹

 


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Stan Laurel & Oliver Hardy "I figli del deserto", 1933

 


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Nausicaa

 



Una delle figure più affascinanti e tenere dell’Odissea è quella di Nausicaa, la giovane figlia del re dei Feaci Alcinoo e di sua moglie Areta. La ragazza, poco più che adolescente, avrà un’importanza determinante nella felice riuscita del ritorno di Ulisse a Itaca. L’eroe acheo infatti dopo l’ultimo naufragio causato dal vendicativo Poseidone, nel quale aveva perso tutto il suo equipaggio, solo e disperato aveva raggiunto stremato la spiaggia dell’isola di Ogigia. Qui tramortito sul bagnasciuga venne trovato dalla ninfa Calipso e confortato con cibo e bevande. Affascinata dall’aspetto e dalla personalità di Ulisse la bellissima divinità marina gli offrì il suo letto e promise, se fosse rimasto con lei, di donargli l’immortalità e l’eterna giovinezza. Ulisse rimase sull’isola sette anni ma il richiamo della sua patria e della moglie Penelope che lo attendeva a Itaca erano troppo forti.


Atena, da sempre sua protettrice, approfittando di una momentanea assenza di Poseidone, chiese al padre Zeus di esaudire il desiderio del suo assistito e questi mandò Ermes da Calipso per ordinarle di lasciare partire Ulisse. Dispiaciuta, ma consapevole del fatto che non si poteva disubbidire al re del cielo, la dea diede al suo ospite i mezzi e gli strumenti per costruirsi una zattera e cibo per nutrirsi durante il viaggio. Sospettoso come sempre Ulisse temeva un tranello, ma rinfrancato dai giuramenti di Calipso, le diede un ultimo bacio e prese il mare. Avvenne però che Poseidone, di ritorno dall’Etiopia, si trovò davanti quella zattera che arditamente solcava il mare. Riconosciuto il navigante la collera del dio esplose in tutta la sua rabbia. Era proprio Ulisse, il perfido acheo che aveva accecato suo figlio, il ciclope Polifemo, spegnendogli per sempre l’unico occhio di cui disponeva.


Subito in mare si scatenò una tempesta e la minuscola zattera venne sconquassata da onde gigantesche. Ulisse sbalzato in acqua, pur essendo un abile nuotatore, più volte rischiò di essere inghiottito dai flutti finché nudo e stremato riuscì a guadagnare la riva dell’isola di Scheria e lì, essendo calata la notte, si addormentò esausto fra le canne. Era l’isola dei Feaci dove il re Alcinoo governava con saggezza donando al suo popolo leggi giuste e vita prospera. La giovane figlia Nausicaa, dai lineamenti dolci e delicati, viveva un’adolescenza felice alla quale erano ancora sconosciute le ansie e le palpitazioni dell’amore. La dea Atena, per aiutare Ulisse, entrò nei sogni della fanciulla prendendo le sembianze di una sua compagna che la rimproverava per non avere ancora provveduto ad andare al fiume a lavare la biancheria di tutta la famiglia.


Il mattino dopo la giovane, ottenuto il permesso dei suoi genitori partì, con le sue ancelle e una mula, diretta verso il fiume. Giunta sul posto, una volta fatto il bucato, nell’attesa che si asciugasse la biancheria, la principessa dei Feaci si intrattenne con le sue compagne a giocare con la palla. Gli strilli gioiosi delle fanciulle risvegliarono Ulisse che, in cerca di aiuto, si coprì di canne il corpo nudo e sporco e si avvicinò alle giovani. Spaventate le ancelle scapparono lontano, solo Nausicaa con imprevedibile coraggio non si mosse. L’uomo si inginocchiò davanti alla giovane e pronunciò dolci parole fingendo di scambiare la ragazza per una dea dell’Olimpo, dichiarandosi un povero naufrago e chiedendo aiuto e protezione. Commossa Nausicaa, memore del dovere di ospitalità caro agli dei, indicò allo sconosciuto la strada per giungere a palazzo, chiedendogli però di mantenersi nel cammino a distanza da lei e dalle altre ragazze per evitare che il suo popolo potesse dubitare della loro onestà.


Giunto a palazzo Ulisse venne accolto con ospitalità dal re Alcinoo tanto che, dopo avere per prudenza inizialmente nascosto la sua identità, decise di rivelarsi e di raccontare alla corte dei Feaci tutte le sue avventure dalla caduta di Troia in poi. Nausicaa ascoltava affascinata le gesta degli eroi che avevano combattuto, il coraggio e la forza di tanti principi e l’astuta trovata del cavallo di legno. E in cuor suo nasceva un sentimento per quell’uomo che gli appariva come un gigante dall’alto della sua autorevole grandezza. Pian piano crebbe in lei il desiderio di divenire sua sposa e Alcinoo, che sapeva leggere nel cuore di sua figlia, arrivò a proporre a Ulisse di accettare la mano della giovane. Ma il re di Itaca sognava solo di fare ritorno nella sua patria e, benché riconoscente e grato, dichiarò al re dei Feaci di avere già una moglie e chiese solo di essere aiutato a riprendere il mare.


Per Nausicaa fu un grande amore: il primo; e una grande delusione, ma non negò la sua amicizia e il suo affetto all’eroe, che da parte sua ricambiò con un tenero sentimento di devozione e riconoscenza. Alcinoo donò a Ulisse una nave e una scorta per il suo viaggio e, nel momento dell’addio, Nausicaa lo lasciò dicendogli: “Non dimenticarmi, perché ti ho ridato la vita”. Accompagnato da un gruppo di Feaci, Ulisse partì e finalmente raggiunse Itaca, ma Poseidone, irato per l'amichevole trattamento riservatogli da Alcinoo, trasformò in pietra la nave che faceva ritorno a Scheria e sembrava addirittura deciso a distruggere anche il porto dei Feaci. Il padre di Nausicaa si vide costretto a sacrificare al dio del mare ben dodici buoi per rabbonirlo e poi sussurrò a sua moglie Areta con profonda amarezza: “Impareremo dunque a non essere più tanto ospitali in futuro”.


Fonti:

- “I miti greci” di Robert Graves;

- “Nausicaa” voce su Mitologia delle Garzantine Garzanti;

- “Nausicaa” voce su Wikipedia.


Dal Web

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Novax Djokovic connettiti il cervello a una presa usb

 


“I miei figli mi dicono che a scuola tutti hanno lo smartphone tranne loro, si lamentano con me“, “Io gli spiego invece che così ci differenziamo dagli altri, perché siamo testardi sia in senso positivo che in senso negativo. È importante che le persone acquisiscano un po’ più di consapevolezza su quello che accade intorno a noi, non è necessario seguire il gregge”. “I miei figli non avranno uno smartphone finché non capiranno il valore della consapevolezza”


Novak Djokovic

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La Proietti ha umiliato i fascisti

 


È appena arrivata la più bella notizia del giorno e degli ultimi tempi.


L’Umbria è tornata a votare a sinistra. 

Stefania Proietti è la nuova Presidente della Regione. 


Bocciata sonoramente Donatella Tesei e uno dei governi regionali più fallimentari e pericolosi d’Italia. 


Un segnale fortissimo in difesa della Sanità Pubblica e il diritto all’aborto che qui era stato con forza rimesso in discussione.


I cittadini hanno detto con chiarezza che non vogliono essere governati da gente bigotta e retrograda che vorrebbe riportare indietro di cinquant’anni le lancette dei diritti.


Vincere qui, più che altrove, significa mandare un segnale fortissimo di resistenza culturale anche e soprattutto al governo, di cui Tesei era emanazione diretta ed emblema.


È finita 2-0, insomma.


Giorgia Meloni mette sempre il cappello sulla vittoria.


Ci metta la faccia nella sconfitta.

Lorenzo Tosa 

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Che schiaffi che avete preso ieri sera

 


Hanno fatto una campagna elettorale imbarazzante, una in Umbria facendo il verso a chi semplicemente sa usare l’italiano e sa che le parole e i generi definiscono le persone.


L’altro in Emilia-Romagna a dare la caccia ai “centri sociali”, alle “zecche” e ai “comunisti”, mentre non ha detto una parola sui neofascisti che hanno marciato su una città Medaglia d’oro per la Resistenza.


È finita con la prima, Giorgia Meloni, sconfitta da una donna nella regione in cui una donna ha cercato di cancellare il diritto all’aborto di migliaia di altre donne.


È finita con l’altro, Matteo Salvini, che nel giro di quattro anni è passato dal 32% della Lega del 2020 all’imbarazzante 5% di oggi pomeriggio, contro il 43% del Partito Democratico. 

Per dare una misura della disfatta.


È finita 2-0. Tanto a poco. E con una regione che passa da destra a sinistra.


Quando vincono, ha vinto il governo. 


Quando perdono, è solo una regione.


Eh no, troppo comodo belli… Ciao.

Lorenzo Tosa 

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I sith

 


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A quest'ora porta a spasso il cane

 


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Buon Natale Stronzetti Provera

 


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Lookout - vistas to Waikiki

 


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Kate Upton 😘💕🌹

 


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Non sono i fascisti che danno lezioni agli emiliani

 


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lunedì 18 novembre 2024

I cardinali milionari

(Google)



 I cardinali milionari :terreni,ville e denaro,ecco chi sono. E il popolo è affamato. Chi dovrebbe vivere di carità (secondo Gesù) è ricco chi no è povero.

Come riporta: http://www.stopeuro.news

Appartamenti, edifici, terreni: le fortune di tutti i cardinali

“San Pietro non aveva conto in banca” ha detto papa Francesco I di recente, il cui nome certo esprime un’intenzione quanto meno a ispirarsi alla povertà, a quella “chiesa dei poveri” tanto cara al fondatore dell’ordine mendicante per eccellenza.

Un conto in banca sembrano averlo però molti sotto la mano di Santa romana Chiesa. E anche bello cospicuo, senza contare le proprietà e i beni. Precisiamo, moltissimi ottenuti in modo assolutamente lecito, per eredità familiari o lasciti testamentari, molti dei quali raccontati dal giornalista Mario Guarino, su Vaticash, il suo nuovo libro di inchiesta edito da edizioni Koinè.

Come riportato da l’ ESPRESSO :

Condensati in queste pagine vi sono mesi di ricerche catastali, sui patrimoni personali di oltre cento alti prelati, dati aggiornati all’aprile 2014, tutti dichiarati regolarmente al fisco. Insomma, nessuno scandalo giudiziario, nessun libro denuncia, ma una riflessione su ricchezza e povertà religiosa, con frequenti rimandi ai vangeli e citazioni di Bergoglio.

Tra i nomi che compaiono nel libro, molto ricco e ben documentato, compare anche

Monsignor Liberio Andreatta

, il responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi, con 38 fogli di visure immobiliari al catasto, terreni coltivati tra la Maremma e le campagne di Treviso, un edificio di 1432 metri quadrati e tre immobili in usufrutto e una serie di fabbricati rurali tra Fibbianello e Semproniano. Oppure l’arcivescovo di Palermo, cardinale

Paolo Romeo

, con 8 appartamenti e sei monolocali monolocali, 22 vani abitativi, edifici residenziali, terreni coltivati, tra cui un vastissimo agrumeto.

L’arcivescovo ciellino Ettore Balestrero, classe ’66, pur ricoprendo il ruolo di nunzio apostolico in Colombia., conserva numerose proprietà in Italia, tra cui una residenza di dieci vani a Roma, in via Lucio Afranio, altre quattro unità immobiliari a Genova e un appartamento in nuda proprietà a Stazzano, nell’Alessandrino, dove risulta anche possessore di molti terreni agricoli e boschi da taglio. Passando per il vescovo Giorgio Corbellini, comproprietario di circa 500 ettari di boschi, due fabbricati e altre centinaia di ettari di pascoli e terreni seminativi sulle colline di Bettola (Piacenza). Il cardinale Domenico Calcagno presidente dell’Apsa, intestatario di un appartamento di 6,5 vani in via della Stazione di San Pietro e altri quattro edifici residenziali nel suo paese natale.Inoltre, insieme a due parenti, è comproprietario di oltre 70 ettari di campi e vigneti in Piemonte.

E ancora gli appartamenti di Camillo Ruini, di Carlo Maria Viganò e, per terminare in bellezza, un caso a dir poco “singolare”: quello di don Agostino Coppola, ex parroco di Carini, arrestato e condannato perché complice del clan mafioso dei corleonesi. Fu lo stesso che sposò in segreto Totò Riina quando era in latitanza. Smessi i panni da uomo di Chiesa, a don Coppola vennero sequestrati tutti i beni scoperti dai giudici di Palermo. Eppure, ad oggi, misteriosamente l’ex prete risulta proprietario di 83 ettari di uliveti e 14 di agrumeti a Carini. A nome del defunto e dei suoi familiari è registrato pure il possesso perpetuo (con l’antico sistema dell’enfiteusi) di altri 49 ettari di campagne e due fabbricati a Partinico.

Un viaggio attraverso nomi più o meno noti, che di certo riserverà non poche sorprese.

Fonte di riferimento : L’ ESPRESSO

via JedaNews

Edmund Dantes


Eos, la dea dell’Aurora

 



Eos, la dolce figlia dei Titani Iperione e Tia, aveva l’incarico di annunciare agli dei la nascita del nuovo giorno. A tale scopo, in coincidenza con gli ultimi respiri della notte, la dea si alzava dal suo giaciglio a oriente e, indossato il suo manto color zafferano, saliva sul cocchio tirato dai cavalli Lampo e Fetonte e correva verso l’Olimpo a comunicare l’imminente arrivo del carro del sole. La giovane divinità dell’Aurora aveva la fresca bellezza della giovinezza ed era perciò per tutti una continua fonte di seduzione. Un giorno Afrodite la sorprese nel letto insieme ad Ares, il dio della guerra al quale era notoriamente legata da una solida relazione. La dea dell’amore e della bellezza non la prese bene e, come al solito, anziché rivalersi sul fedifrago concentrò la sua vendetta sulla povera Eos che aveva il solo torno di essersi fatta trascinare dalla passione.


Afrodite, forte del suo potere, condannò la giovane ad ardere continuamente d’amore e di desiderio, ma esclusivamente per giovani mortali, precludendole così la possibilità di godere delle attenzioni di qualunque altra divinità. Eos da quel momento venne costantemente attratta da esseri umani che, per quanto giovani e possenti, erano soggetti a invecchiare e morire. Molte sono le relazioni che le si attribuiscono: da Orione a Cefalo, da Clito ad Astreo. Un giorno la dea, sempre alla ricerca di nuovi amanti, rapì i fratelli Ganimede e Titone, due giovani principi di Troia. I due bellissimi giovani destarono però anche l’attenzione di Zeus che pretese di portare sull’Olimpo Ganimede, il più giovane, dove sarebbe divenuto il coppiere degli dei.


Non potendo rifiutare la richiesta del padre degli dei, Eos lo supplicò di volere almeno rendere immortale Titone, l’altro fratello, in modo che non potesse più giungere la morte a separarlo da lei. Zeus, di buon umore per avere ottenuto Ganimede, volle accontentare la dea dell’Aurora e, imposte le sue mani sul giovane troiano, gli donò la vita eterna. Eos era raggiante perché in qualche modo la maledizione di Afrodite era stata aggirata e Titone, pur se nato mortale, avrebbe vissuto con lei per l’eternità. Vissero insieme anni felici nutrendosi d’amore e di sentimento e l’unione fu allietata anche dalla nascita di due figli Emazione e Memnone. Tutto sembrava andare per il meglio quando Eos si accorse di un grave problema che minava pericolosamente la solidità di quel legame.


Nel domandare a Zeus l’immortalità per Titone infatti la dea non aveva pensato di richiedere anche il dono dell’eterna giovinezza, per cui col passare degli anni il suo compagno stava invecchiando. Così quello che era stato un giovane bellissimo, pieno di ardore e di energia, presto si trasformò in un vecchio canuto e stanco dalla pelle grinzosa e dalla voce stridula. Eos che invece, in quanto di origine divina, era sempre giovane e bella, per un po’ si prese cura di lui, ma col tempo l’affetto e il sentimento scemarono completamente e la dea dell’Aurora stanca di quella vita, quando ormai Titone era divenuto quasi una larva umana, depose quello che era stato il suo amante in un cestino di vimini e per evitargli ogni altra sofferenza lo trasformò in una cicala.


Fonti:

- “I miti greci” di Robert Graves;

- “Mitologia” Le Garzantine Garzanti;

- “Titone” voce su Wikipedia.


© Massimo Sindaco

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Double trouble

 


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Le origini dei leghisti

 


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Jon Jones

 


Jon Jones consolida il titolo dei pesi massimi di quello che è il più grande Fighter di Arti Marziali Miste (MMA) di tutti i tempi, mettendo a segno uno straordinario KO su Stipe Miocic nella serata di incontro di Mma dell' UFC 309:


"La cosa che mi ha entusiasmato di più è quello Spinning Back-Kick. Ho coach meravigliosi: Brandon Gibson, Greg Jackson, Coach Alex, Coach Aaron... sto nominando solo alcuni dei miei coach di striking ora, ma voglio fare una menzione speciale al mio coach di Taekwondo. Si chiama Page Bates. Abbiamo cominciato a lavorare allo Spinning Back-Kick 6 mesi fa. Lui veniva a casa mia 3 giorni alla settimana, abbiamo provato lo stesso calcio in entrambe le guardie per circa tre ore alla settimnana per vari mesi. 

Bruce Lee diceva di non temere l'uomo che sa tirare 10.000 calci, ma l'uomo che tira un solo calcio 10.000 volte. Ci ho lavorato tanto ed è stato un colpo devastante." 

#brucelee

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César Luis Menotti e Diego Armando Maradona 🇦🇷

 


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Internatelo!

 


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Claudio Ranieri 384

 


"Ranieri sarà entrato nello spogliatoio sdrammatizzando la situazione con una battuta. Del tipo: sono quasi in pensione, non fatemi chiudere con una figuraccia. Claudio è un grande psicologo. È l'uomo giusto per la Roma attuale.


Il tifo dei romanisti è speciale e la Roma non può giocare senza la spinta del pubblico: con Mourinho tanti risultati sono arrivati per merito dell'Olimpico sempre esaurito. Idem con De Rossi. Ed è stato così anche nella nostra cavalcata nel 2010. Ranieri ama la Roma ed è amato dalla piazza: il suo ritorno riporterà pace. Sarebbe successo anche richiamando De Rossi, ma probabilmente si è rotto qualcosa con la proprietà. Ranieri è l'uomo giusto in questa situazione, ma solo lui non basterà per risalire.


Adesso tocca ai giocatori fare qualcosa in più assumendosi delle responsabilità per tirarsi fuori da questa situazione. Gli alibi sono finiti, basta dare la colpa agli allenatori. La Roma ha una rosa forte, non da dodicesimo posto".


Sul ritorno di Totti in dirigenza:

"Ne ho parlato anche con Francesco poco tempo fa: lui è innamorato della Roma, ma bisognerà vedere anche cosa vorrà e potrà fare. Totti è la storia: deve tornare alla Roma pronto per fare la differenza, un pò come ha fatto Maldini al Milan. Paolo ha aspettato diverso tempo, però poi ha inciso e vinto lo scudetto".


Luca Toni

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L'ultima stronzata dei fascisti su Facebook

 I fascisti stanno facendo coraggio, su Facebook, a questo personaggio che sta prendendo li schiaffi in Ucraina. Patetici!



Fenix

Giovanni Cervone

 


"Ho sempre fatto quello che andava fatto. Non mi sono mai piegato e non ho mai detto sissignore, neppure adesso. Ero e sono scomodo. Ma almeno nel calcio ho zero rimpianti. Quando la sera torno a casa dopo gli allenamenti coi miei ragazzi, mi faccio una bella doccia e mi sento pulito, dentro e fuori. Vivo sereno, ho qualche amico vero: cosa si vuole di più?.


Non devo pensare di fare la telefonata a Natale a questo o quest’altro, non ho l’assillo di dover ringraziare chissà chi. Sono sempre gli altri che mi chiamano. Mi dicono: se non avessi mandato a quel paese tante persone, adesso saresti dentro il calcio che conta. Certo, ma preferisco così. Sai quanta gente c’è, nei grossi club, che non vale una lira e ha un passato da leccapiedi? Con tutti che gli parlano e gli ridono dietro? Parecchia, credimi. Quindi preferisco lavorare come dico io, guadagnandomi il pane divertendomi"


Auguri a Giovanni Cervone che oggi compie 62 anni 🔥

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