martedì 17 settembre 2013

Vincere, su noi stessi. Gli auguri di Tamura

Tamura Sensei
Il Maestro Nobuyoshi Tamura  (2 Marzo 1933, Osaka – 9 Luglio 2010) uno dei più importanti allievi del fondatore dell’Aikido Ueshiba (O-Sensei) era solito indirizzare una lettera di fine anno ai praticanti del suo dojo. Queste lettere si contraddistinguono per la loro semplicità e al tempo stesso profondità, secondo la tradizione del buddismo-zen, anche se non so se egli abbia mai abbraccaito direttamente questa disciplina.
 Le ho rilette per trovarne una da pubblicare. Questa che segue è sorprendentemente attuale. Era l’anno 1997…..
 
Un augurio di buon anno anche da parte di chi vi scrive!

Verso un mondo spirituale

Buon anno a tutti!
Avete già fatto dei piani per l’anno nuovo? Restano ormai solo tre anni prima di entrare nel terzo millennio. Quando andavo alle elementari, ricordo il mio stupore all’idea di quel lontano terzo millennio, e mi domandavo senza saper rispondere «Quanti anni avrò? Sarò ancora in vita?».
Pensando che mancano solamente tre anni a tale evento, mi viene voglia di esserci, per poterlo vedere. Sembrerebbe che la cultura materialista sia alla sua fine e che l’alba di una cultura spirituale si annunci. Il modello che i nostri predecessori hanno accuratamente costruito nel corso dei secoli sembra giungere alla sua conclusione. Se noi continuassimo nella stessa direzione ci sono grandi possibilità che non solo l’umanità, ma anche ogni forma di vita scompaia dal nostro pianeta.
Al fine di superare questo passaggio pericoloso, non dovremmo forse cambiare radicalmente il nostro modo di vivere e di pensare?
Se guardiamo le nazioni e le società, non vediamo che scontri e opposizioni. Il paese ricco e potente impone le sue decisioni ai paesi poveri. Il ricco sfrutta il povero con il potere del denaro. Il potente abusa del suo potere nella società. Il sistema educativo, la rivalità tra bambini, lo sport, la politica, i soldi, la guerra, tutto è opposizione. Se si accetta questo sistema, bisogna essere vincenti se non si vuole perdere tutto o essere sfruttati.
La mia generazione è stata allevata nell’idea che bisognava studiare per avere una buona posizione, sviluppare il proprio corpo per essere più forti e fare sempre più sforzi per non essere superati dagli altri. La società, i genitori, gli educatori pensavano tutti che questa fosse la migliore educazione possibile ed il giusto modo di vivere.
È fuori di dubbio che l’uomo debba, giorno dopo giorno, tendere verso l’alto, è il vero senso della vita. D’altra parte non bisogna dimenticare che “l’alto” è definito da e per se stessi e non in funzione degli altri e in relazione alla competizione con l’esterno. Fino ad oggi, essere vincenti era importante, ma ora questa attitudine inizia a cambiare. Si incontrano disoccupati pieni di titoli delle migliori scuole. Le rivendicazioni soddisfatte degli scioperanti non comportano necessariamente un miglioramento della propria vita di lavoratori. E, anche se al contrario uno sciopero si chiude con la vittoria del capitale, non ne risulta per questo un miglioramento della situazione economica. Il vincitore di una guerra, piuttosto che dedicarsi allo sfruttamento economico, è costretto a ricostruire l’economia del paese vinto. Non solo i beni, il denaro, la terra, i prodotti dell’agricoltura, ma anche gli elementi come l’acqua e l’aria che si credevano inesauribili lasciano drammaticamente intravedere la loro fine.
È venuta l’epoca nella quale all’impossessarsi occorre sostituire il condividere, in modo responsabile e senza sprechi. L’epoca in cui è diventato più importante vincere se stessi che gli altri. È probabilmente il primo passo verso una civiltà spirituale. Diventare un uomo capace di donare, condividere la propria gioia con gli altri e ispirare la gratitudine, è la via della salvezza.
Purificare e rendere la propria anima luminosa è la direzione del progresso spirituale. Occorre comprendere ciò che O-Sensei ripeteva in continuazione: «L’Aikido è un’arte di purificazione». È tempo di vivere secondo gli insegnamenti dell’Aikido.
C’era una volta un imperatore della Cina che aveva convocato a palazzo un saggio, che viveva ritirato e consacrava le sue giornate alla pesca con la lenza, al fine di interrogarlo sul modo migliore di governare il paese. Il saggio gli insegnò come controllare il proprio corpo. L’imperatore ripetè la domanda. Il saggio gli rispose: «Se l’imperatore controlla il suo corpo, non c’è motivo per cui il paese soffra».
In Oriente si considera che la politica non sia argomento di dottrina o di indottrinamento, ma che la cosa più importante sia lo sviluppo dei dirigenti. Quello che si applica alla nazione si applica ugualmente alle imprese, alle federazioni, alle associazioni, alle scuole e alla famiglia.
Bisogna correggere se stessi piuttosto che criticare gli altri. Questo è il senso della vittoria su di sè. L’insegnamento fondamentale dell’Aikido che O-Sensei
aveva così formulato: Masakatsu – Agatsu, “la vittoria giusta, la vittoria su noi stessi”. Nel momento in cui si compiono 2000 anni di storia, non manchiamo di imbarcarci sul vascello che ci porterà verso un mondo spirituale. I migliori auguri a tutti.
N. Tamura

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