![]() Responsabile della vicenda è uno spacciatore locale che voleva inviare hashish nel nord senza destare i sospetti della polizia e servendosi di un corriere involontario, il nipote dell'anziana intossicata. Il pusher, racconta l'agenzia Interfax, aveva ricavato da quaranta panetti una bottiglia di olio ad altissima concentrazione di Thc, il principio attivo dell'hashish, per un valore di circa 3.500 euro sul mercato locale. La sua intenzione era di inviarlo a San Pietroburgo, tramite un amico ignaro della esatta natura del carico. Ma l'inconsapevole corriere non ha trovato biglietti disponibili per l'ex capitale degli zar, ed è tornato a casa. Dimostra la sua buona fede il fatto che abbia lasciato la bottiglia in cucina, a portata della nonna, che ne ha subito approfittato. Ai medici è occorso qualche tempo per capire l'esatta natura dell'intossicazione: per quanto i sintomi fossero comprensibili, nessuno poteva credere di trovarsi di fronte a una tossicodipendente ultrasessantenne e a un cane domestico in acuta overdose. |
(ANSA)
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