venerdì 30 novembre 2012

GERMANIA: DIAMANTI DELLA MEMORIA DA CENERI CARI ESTINTI


BERLINO - Una mamma tedesca ha dato nuova sostanza al detto popolare che i figli sono i gioielli di una donna e dopo la dolorosa perdita del figlio Vincent di 11 anni a causa di un incidente, ha fatto trasformare le sue ceneri in un diamante. "Il mio ragazzo amava il cielo, la vita all'aria aperta - ha detto la signora Berit C. (36 anni) al quotidiano tedesco Bild di oggi - e non potevo pensarlo sotto terra, in una fossa".

Il "caro estinto" cremato e poi mandato in Svizzera per far comprimere le sue ceneri fino a farlo diventare un diamante (secondo un procedimento simile a quello che in natura provoca la formazione dei diamanti), è una delle nuove tendenze per chi cerca nuove forme di sepoltura.

Accanto a chi manda i resti dei propri cari nello spazio extraterrestre, a chi preferisce la tradizionale bara in legno massiccio e a chi invece si accontenta di un cimitero di campagna ma in un'area tranquilla, c'é ora chi può vedere nel brillio di un diamante un messaggio dall'Aldilà. Sembra che al momento le clienti più frequenti per i "diamanti della memoria" siano le vedove alle quali piace l'idea di avere il marito incastonato nell'anello di diamanti comprato con l'eredità.

Il servizio è offerto da diverse imprese di pompe funebri. Può costare tra i 4.680 ed i 13.440 euro, a seconda delle dimensioni del diamante. Le ceneri vengono inviate ad una impresa in Svizzera. Per la produzione del diamante, che richiede almeno circa tre mesi, sono state costruite speciali macchine per riprodurre le stesse condizioni della natura. Come materia prima servono circa 500 grammi di cenere, dalle quali viene estratto il contenuto di carbonio da usare per il diamante. Il resto viene rispedito ai parenti per la sepoltura. Un "diamante della memoria" è fatto quindi esclusivamente con le ceneri di una persona e come in natura può presentare le più diverse sfumature di colore. Per la sua produzione vanno riprodotte le stesse condizioni di alta temperatura e forte pressione che nei millenni hanno prodotto il 'Koh-i-nor'' oppure le altre pietre di grandi dimensioni che impreziosiscono le corone dei re e delle regine. "Non ho fatto molare il diamante, ho preferito che rimanesse grezzo - ha detto la signora Berit a Bild, che ha anche una foto della pietra preziosa da 1,21 carati - perché così ricordo anche mio figlio, come un diamante grezzo". Vincent è caduto da una finestra del settimo piano, a Amburgo, mentre giocava con un amico. Poco prima dell'incidente era andato in vacanza con la mamma ed aveva letto un articolo in aereo sulla possibilità di fare diamanti con le ceneri umane. "La trovo una bella idea" aveva detto alla mamma, che nella disperazione per la perdita del figlio ha trovato consolazione nell'idea di avere sempre vicino un ricordo fatto con i resti mortali di Vincent. 

(ANSA)

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