giovedì 21 giugno 2012
Dedicato al cucciolo lasciato morire nel catrame
Ciao piccolo,
da ieri, da quando ho visto la foto di te, in quel maledetto bidone, non faccio che pensarti.
Ogni dieci minuti il tuo musetto profanato dal catrame appare nei miei occhi e il senso di impotenza, la rabbia, il vuoto che provo sono talmente enormi che scoppio a piangere, mi è successo poco fa, mentre facevo la spesa tra la gente……che non capiva e che, forse, pensava a una tragedia personale, a un lutto…….be, tu per me sei qualcosa di più e se me lo avessero chiesto, avrei tentato di spiegarglielo anche se sicuramente non avrebbero capito, tu sei DI PIU’!
Al mondo sono sempre esistiti dei mostri in grado di compiere degli atti, talmente efferati persino su dei bambini, appartenenti alla loro specie, che quello che hanno fatto a te non può cogliere di sorpresa una persona come me, di quasi 50 anni.
No, quello che io non posso sopportare è che ci siano stati dei miei simili, padri e madri di famiglia, gente “normale” che poteva fare qualcosa per te e che si è girata dall’altra parte infastidita, che magari ha chiuso le finestre per non sentirti urlare, che ha imprecato contro di te………che poteva e non l’ha fatto!
Quello che io non posso più accettare è che esistano persone che, pagate anche con il frutto del mio onesto lavoro, del mio sudore e dei miei sacrifici, dall’altro capo di un telefono e stravaccate su comode poltrone, che tutti noi abbiamo loro fornito, rispondano: “non è di mia competenza”, ossia…….. NON ME NE FREGA UN CAZZO tanto, a fine mese, lo stipendio arriva lo stesso e, comunque, nessuno può farmi o dirmi qualcosa. Noooooooooooooo…..non lo posso più accettare, tutto questo deve finire, sono loro i colpevoli e, come tali, vanno perseguiti e condannati, vanno licenziati e, scusa, ma, secondo me, andrebbero anche immersi, magari per soli cinque minuti, in quel bidone sotto il sole della Calabria giusto per provare l’effetto che fa!
Tu sei DI PIU’ perché sento che in me si è rotto qualcosa, forse quel filo sottile di speranza che ancora mi faceva dire: “speriamo, forse un giorno”…
Tu sei DI PIU’ perché dovevo costruire un sacco di carrellini per i miei amati PDM(Pelosi Diversamente Meravigliosi) ma, per la prima volta, oggi non riesco…….. oggi mi sembra tutto così inutile……magari domani…..
Tu sei DI PIU’ perché l’immagine della tua sofferenza, come quella di chi ti ha preceduto e che, purtroppo, certamente ti seguirà, sarà un’altra cicatrice sul mio cuore….
Tu seI DI PIU’ perché io non credo più in niente ma voglio illudermi, solo per un attimo, che il Ponte ci sia veramente e che, un giorno, potrò accarezzare solo un attimo il tuo pelo pulito e morbido e dirti che NO, NON SIAMO TUTTI DEI MOSTRI!!
E allora io vorrei chiederti un grande, grandissimo favore…..lo so che ti sembra una richiesta strana e un po’ tardiva, ma ti conosco solo adesso: posso essere tuo amico? Vorrei tanto poterti abbracciare e stringerti le zampe e sono sicuro che, visto che tu sei un CANE non riuscirai a dirmi di no, quelli della tua specie non ne sono capaci!
A, un’ultima cosa, vorrei tu mi concedessi anche un altro onore: te ne sei andato, tra indicibili sofferenza senza avere un nome……. spero non ti dispiaccia se per me tu sarai per sempre il nostro PICCOLO!!!
Addio Piccolo, non ti dimenticheremo mai e, se puoi, perdonaci per non aver saputo aiutarti quando era ancora possibile farlo.
Il tuo Amico Alessandro
Articolo tratto da Facebook
www.express-news.it
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