10 Gennaio 2025
di Agata Iacono
Non saranno i piagnistei opportunistici e le tardive
confessioni di Zuckerberg a cambiare la narrazione mediatica e la
percezione imposta del cosiddetto mondo unipolare.
La censura più subdola è selezionare a tavolino le
priorità, le cosiddette news in primo piano, per dettarle
(letteralmente) alle agenzie di stampa.
La censura più grave è il non detto, l'omertà sapientemente deliberata, ad esempio sul caso di Iyah May.
La cantante australiana Iyah May è diventata "un caso",
un problema politico, dopo che il suo ultimo brano, "Karmageddon", è
diventato veramente "virale" sui social media.
La musicista australiana, il cui nome d'arte è
solitamente scritto in minuscolo, ha attirato l'attenzione dei social,
dopo aver dichiarato in un post su Instagram che il suo management l'ha
abbandonata perché si è rifiutata di cambiare alcune parole della sua canzone.
Nella canzone, "Karmageddon", May si scaglia contro le
"big pharma", parla di "un "virus creato dall'uomo", denuncia la
"cultura dell'annullamento" e, non ultimo, il genocidio del popolo
palestinese.
Cancellando ogni dubbio sugli obiettivi del testo, il
sito web di May descrive il brano come "un'opera che affronta la
narrazione della pandemia, la corruzione all'interno delle istituzioni
politiche, farmaceutiche e sanitarie, il conflitto Israele-Palestina, la
violenza contro le donne e il caos sociale che ha travolto il mondo
negli ultimi anni".
"Mentre Karmageddon ha scatenato un dibattito e una
controversia significativi, Iyah ha tenuto duro", afferma il sito web.
"Si è rifiutata di compromettere la sua visione quando le è stato
chiesto di cambiare una frase chiave del testo, con la conseguenza di
far cessare il contratto con il suo manager. Ha scelto di abbandonare la
sua etichetta discografica e ora, completamente indipendente, Iyah
continua a tracciare la sua strada come artista".
Il brano ha catturato l'attenzione anche di Ryan
Fournier, attivista politico e presidente di Students for Trump, questa
settimana ha condiviso una clip della canzone su X. È plausibile che
Fournier si sia scandalizzato per la censura sulla parte relativa al
covid, sulla scia della nuova politica sanitaria che dovrebbe inaugurare
a breve Kennedy junior, tralasciando il testo completo.
Iyah ha tenuto duro.
Oggi leggevo una lettera aperta di Alessandro Di
Battista a Vasco Rossi perché prendesse posizione sul genocidio. Quanti
artisti sono disposti a rischiare la carriera, il lavoro, i contratti
con le case discografiche, i vari Sanremo, addirittura una
partecipazione all' Eurovision Song Contest o persino una nomination al
Grammy Award denunciando un genocidio?
L’annuncio della cantautrice ha suscitato reazioni
contrastanti. Da una parte, molti artisti e attivisti hanno espresso
solidarietà, lodando la sua determinazione e il coraggio di affrontare
temi così complessi. Alcuni tra i sostenitori hanno anche sottolineato
come la sua esperienza metta in luce le difficoltà di coniugare arte e
attivismo in un’industria musicale sempre più commerciale e sensibile
alle pressioni politiche, soprattutto filo israeliane...
La sua nuova canzone affronta temi di libertà artistica,
censura, conflitti geopolitici e diritto internazionale, e la polemica è
stata scatenata in particolare dalla definizione degli eventi in corso
a Gaza come genocidio.
La canzone, descritta dalla stessa artista come “un inno
per tutti voi e per chiunque voglia un mondo migliore, un mondo
pacifico e che tutte queste orrende e disgustose ingiustizie finiscano”,
non è solo una denuncia della violenza a Gaza, ma un manifesto contro
l’indifferenza globale.
Sì tratta della prima canzone socialmente impegnata
dell’artista: sulle note di una canzone pop apparentemente serena, le
parole utilizzate dall’artista sono affilate. Il testo inizia
rappresentando una realtà comune a qualsiasi persona che sui social
scrolla reel barcamenandosi tra tragiche notizie e soddisfacente
superficialità. “Forse è così che diventa la vita quando le persone sono
meno importanti di una linea di profitto”, intona la seconda strofa.
Il ritornello, invece, con un riferimento alla pandemia
dice “virus creati dall’uomo, guardate come muoiono milioni di persone.
Il più grande profitto della loro vita. Ecco l’inflazione, questo è il
vostro premio. Questo è il Karmageddon”. Un messaggio piuttosto chiaro e
inequivocabile, con un esplicito rimando alla “cancel culture“.
Il riferimento al genocidio a Gaza arriva quando recita
“mentre ci vengono propinate tutte queste distrazioni, i bambini vengono
uccisi dalle azioni di Israele”. E poi, in modo più esplicito, “più che
una guerra è un genocidio”. Proprio l’uso del termine ha innescato la
controversia. Questo termine, fortemente controverso e carico di
implicazioni, ha diviso profondamente l’opinione pubblica: c’è chi l’ha
lodata per il suo coraggio e chi l’ha criticata per aver utilizzato una
retorica considerata "divisiva e politicizzata."
https://youtu.be/y29kmnhjtc8
Ecco il testo completo tradotto in italiano:
"Apro il mio telefono un lunedì mattina
Fissando il mio schermo
Sono stanco e un po' solo
Il signor Musk ha detto che la sinistra è arrabbiata
Le guerre su Twitter e l'uomo di Gaza sono travolgenti
Forse è così che diventa la vita quando
Le persone sono meno importanti di una linea di profitto
A nessuno importa dei tuoi sogni, paga e basta
La tua tassa puntuale
Continua a scorrere
Tienimi vicino a te ora
Genere, armi, religione e diritti all'aborto
Meglio scegliere una tribù e odiare l'altra parte
Continua a scorrere
Ma hai visto Taylor dal vivo?
Virus creato dall'uomo, milioni di persone muoiono
Il più grande profitto della loro vita
Ecco l'inflazione, questo è il tuo premio
Questo è Karmageddon
Accendi le notizie e mangia le loro bugie
Kim o Kanye scelgono una parte
Cultura della cancellazione, che atmosfera
Questo è Karmageddon
Le aziende giurano di non mentire mai
Politici corrotti a vita
Più che una guerra è un genocidio
Questo è Karmageddon
Benvenuti nel caos dei tempi
Se tu vai a sinistra e io vado a destra
Preghiamo che ne usciremo vivi
Questo è Karmageddon
È la settimana della moda, le celebrità perdono le costole
Balenciaga come stanno i bambini?
Chiedetelo a Drake, sta perdendo terreno
Kendrick lo ha ucciso nel sonno
Tracce diss sul pestaggio della tua regina
Mentre la morte delle donne non provoca una scena
Mentre siamo nutriti da tutte queste distrazioni
I bambini vengono uccisi dalle azioni di Israele
Dirò quello che penso
Stanco a morte di tutte queste folli bugie
Un circo per il declino dell'umanità
Vogliamo solo una vita pacifica e restituire i diritti alle persone
E ho ancora un problema
Perché Fauci sta ridendo e noi abbiamo dormito
E CHI è un bugiardo e sta andando a fondo
Le grandi aziende farmaceutiche finiranno per mangiare il diavolo e renderli deboli
Virus creato dall'uomo, milioni di persone muoiono
Il più grande profitto della loro vita
Ecco l'inflazione, questo è il tuo premio
Questo è Karmageddon
Accendi le notizie e mangia le loro bugie
Kim o Kanye scelgono una parte
Cultura della cancellazione, che atmosfera
Questo è Karmageddon
Le aziende giurano di non mentire mai
Politici corrotti a vita
Più che una guerra è un genocidio
Questo è Karmageddon
Benvenuti nel caos dei tempi
Se tu vai a sinistra e io vado a destra
Preghiamo che ne usciremo vivi
Questo è Karmageddon"
Scritto da: Iyah May e Danny Duke
Eseguito da: Iyah May
Prodotto da: Danny Duke
Mixato da: Danny Duke
Masterizzato da: Chunkyluv
Video di: Brad Murnane
A cura di: Brad Murnane e Iyah May
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_censura_non__solo_oscurare_post_su_facebook_il_caso_karmageddon_di_iyah_may/45289_58581/?fbclid=IwY2xjawHwc_BleHRuA2FlbQIxMQABHTSL3W6qiw1_NGg2kew9wNgfP7_xeNXYKNgjNjMoyubyde0NxTNaQO0LvA_aem_Rr_RwEPlzRYnssw-Sh74Hg&sfnsn=scwspwa
Zuckerberg71
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