martedì 22 febbraio 2022

Batteri sintetici trasformano i gas inquinanti in risorse

 


È un'alternativa a zero emissioni ai procedimenti attuali

I batteri ingegnerizzati che trasformano gli inquinanti (Fonte: copyright free, via pixabay)

Gas inquinanti emessi da processi industriali e discariche trasformati in preziose risorse, come acetone e isopropanolo, che hanno un mercato globale di 10 miliardi di dollari: sono riusciti a farlo dei batteri riprogrammati in laboratorio, in un esperimento pilota su scala industriale, coordinato dall’azienda biotecnologica LanzaTech (Stati Uniti).

Il metodo, pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, è un’alternativa a zero emissioni rispetto agli attuali processi inquinanti che impiegano invece petrolio o gas naturale.

La fermentazione batterica, utilizzata nell’industria alimentare per fare yogurt, birra e altri prodotti, è un approccio molto promettente per la produzione di diversi composti chimici senza l’uso di fonti fossili. In questo campo di solito si sfruttano batteri che traggono l’energia per la fermentazione dallo zucchero, il quale però è costoso e aumenta l’emissione di gas a effetto serra nel processo. Invece, i ricercatori guidati da Fungmin Eric Liew, Robert Nogle e Tanus Abdalla sono partiti da un batterio in grado di fermentare il gas: Clostridium autoethanogenum.
Gli autori dell’esperimento hanno utilizzato la biologia sintetica per programmare il patrimonio genetico del batterio, in modo da indurlo a sintetizzare molecole che in natura non produrrebbe, come acetone e isopropanolo. Utilizzando le stesse tecniche di biologia sintetica è possibile adattare i microrganismi a produrre altre sostanze.
    Il test ha dimostrato l’elevata efficienza del procedimento e la sua sostenibilità dal punto di vista ambientale: i batteri infatti assorbono più anidride carbonica di quanta ne emettono, rendendo tutto il processo ad impronta carbonica negativa.
 
(ANSA)
 
Kissinger71

 

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