Beppe Grillo con Abbe Lane
Il numero speciale di Prima
Come eravamo
Inge Feltrinelli
Guglielmo Epifani
Piero Ottone in tipografia
In occasione dei suoi 40 anni Prima Comunicazione ripercorre la storia di questi quattro decenni, fondamentali per trasformazioni e cambiamenti nel mondo della comunicazione e dei quali il giornale è stato cronista e testimone, con un numero da collezione in edicola domani.
Sono anni segnati da grandi storie, da battaglie editoriali e politiche e da trasformazioni tecnologiche che nemmeno il più avventuroso dei futurologi sarebbe stato in grado di immaginare. Prima ha scelto per ogni anno la storia più significativa e le notizie principali, oltre 3.500 in un numero di 514 pagine. È un lavoro che permette di avere una visione generale anche del contesto politico ed economico in cui si è sviluppata la comunicazione in Italia: un quadro da cui esce strabordante l’influenza sull’editoria dei grandi imprenditori e dei partiti politici.
Il numero speciale di Prima non si limita però al passato. Per capire a che punto siamo e dove stiamo andando, ecco le testimonianze e le interviste di protagonisti del mondo dei media e dell’editoria come Lucia Annunziata (Giornalismo), Giampaolo Grandi (Editoria), Paolo Ainio (Internet), Stefano Mauri (Libri), Vittorio Bruno (Papi e media), Claudio Cecchetto (Radio); della politica come Walter Veltroni (Televisione), o del business come Francesco Micheli (Economia e informazione), Luca Cordero di Montezemolo (Sport e comunicazione), Lorenzo Sassoli de Bianchi (Pubblicità), Giovanni Perosino (Dietro il brand), Toni Muzi Falconi (Relazioni pubbliche), Cesare Sironi (Tecnologia). E
poi i feroci opinionisti di Prima, Smile e Fashion victims, e collaboratori come Emilio Pucci (Economia dei media), Alessandro Araimo (Industria dei media), Mario Abis e Giuliano Noci (Convergenza e democrazia) che con dati, analisi e cifre cercano di illuminare la scena non facile degli anni a venire. Dalla parte ancora cartacea degli archivi fotografici di Prima Comunicazione, sono emerse immagini uniche dei protagonisti e dei luoghi di un’epoca, tra gli anni Settanta e i Novanta, in cui la carta stampata e la televisione erano i media dominanti e non si sentiva ancora parlare di Internet e della Rete. Sul numero speciale di Prima ne sono state pubblicate più di 200 per raccontare ‘Come eravamo’, con le tipografie a piombo, le macchine da scrivere, belle giornaliste con i capelli boccolosi, imprenditori e manager in carriera con gli sguardi vispi, le facce lisce e non segnate dalle rughe da stress di potere.
(ANSA)
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