giovedì 4 aprile 2013

I posti più paurosi della Russia

Alyona Rakitina

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© Flickr.com/kvitlauk/cc-by-nc

In Russia sono presenti centinaia, se non migliaia, di luoghi incredibilmente belli, la cui natura e architettura è lodata in tutto il mondo. In pochi, però, sanno che, oltre ad essi, esistono anche posti di tutt'altro genere: possibili trame da film dell'orrore. Insieme a Timur Ivanzov, fondatore del «Circolo dei viaggiatori coraggiosi», la «Voce della Russia» ha deciso di farvi conoscere i tre luoghi più spaventosi della Russia che vale la pena vedere se, ovviamente, siete abbastanza arditi...

Al primo posto, per turisti russi e stranieri alla ricerca di avventura, senza dubbio troviamo il cosiddetto “Triangolo di Molebka”, nei pressi di Kišertskij, nella Regione di Perm'. Si tratta di una delle prime zone geopatogene scoperte sul territorio russo. I primi accenni su questo luogo maledetto, che attrae letteralmente tutte i fenomeni paranormali immaginabili, risalgono agli anni trenta del XIX secolo. Già allora, i contadini del posto raccontavano di strani oggetti volanti ed oggetti brillanti che vedevano intorno al villaggio di Molebka, ma il vero «grande momento» del Triangolo di Molebka è arrivato a metà degli anni ottanta, quando, durante il periodo di caccia invernale, il geologo di Perm' Emil Bačurin notò tra la neve un cerchio di 62 metri di diametro, che poi descrisse in una dettagliata relazione. Timur Ivanzov racconta che, in seguito, vennero organizzate molte esplorazioni scientifiche nel Triangolo di Molebka, per cercare di svelarne il mistero:

Le persone vedevano con i propri occhi piatti volare, come aerei su una pista e, per di più, con invidiabile regolarità. Sul bosco e sui campi periodicamente comparivano brillanti palle che gli abitanti del luogo denominarono “arance di fuoco”. Vorrei anche ricordare la sensazione di malessere che incontrano le persone arrivando nel Triangolo di Molebka: di fatto, tutti soffrono di una lunga e costante emicrania, hanno sbalzi di temperatura corporea e di pressione e il corpo si gonfia.

Il secondo, terribile luogo è a buon diritto considerato il Valico di Djatlov, o il cosiddetto Monte dei morti, a Nord degli Urali, al confine tra la Regione di Ekaterinburg e la Repubblica dei Komi. A questo luogo sono legate molte storie spaventose e inspiegabili e proprio qui tante persone sono morte in circostanze misteriose. Come racconta Timur Ivanzov:

In Russia molti ricordano la tragedia avvenuta durante la spedizione di Igor' Djatlov nel febbraio del 1959: il gruppo composto di nove turisti non riuscì entro la notte a valicare la montagna e si fermò a pernottare lungo il suo versante. Di notte avvenne una cosa inspiegabile: l'intero gruppo morì. Le inchieste poi stabilirono che i turisti semi svestiti tagliarono la tenda dall'interno e si gettarono correndo di paura verso il villaggio. La maggior parte di essi morì di freddo, ma tre, invece, avevano costole rotte e il capo trafitto, mentre a una delle ragazze era stata strappata la lingua. Sui corpi, tuttavia, non furono trovati abrasioni o lividi, ma la pelle di tutte le vittime aveva una strana sfumatura violacea, i capelli erano diventati bianchi e sul loro volto si era impressa una smorfia di terribile orrore. Gli esperti osservarono che la radiazione di fondo dei loro vestiti era di dieci volte più elevata. Poi la questione è stata messa a tacere e ancora oggi rimane il mistero su cosa avvenne quella notte.

La medaglia di bronzo tra i posti più paurosi della Russia spetta alla “Catena dell'Orsa”, nei pressi di Žirnovskij, nella Regione di Volgograd. Questo luogo è proprio un magnete per i fulmini: violenti sfere che sorvolano i campi o potentissimi fulmini che semplicemente spezzano in due i villaggi e lasciano cicatrici sulle pietre sono eventi normali per la “Catena dell'Orsa”. Inoltre, considerato che il suolo è contaminato e possiede una radiazione di fondo più elevata del solito e che, di tanto in tanto, animali muoiono misteriosamente, capiamo perché proprio questo luogo rientra nel nostro “trio degli orrori”. Timur Ivanzov, però, conosce ancor un altro segreto su questo posto:
C'è un tunnel di provenienza sconosciuta, situato a una profondità di circa venti metri e dal diametro di 10-12 metri. Gli abitanti del luogo sono certi che qui si trovi una base per gli UFO o una città sotterranea di banditi, dove nascondono i tesori rubati. Oltre a ciò, da sotto terra sgorga una strana sorgente: se da un lato proviene acqua pura, dall'altra fonte esce acqua completamente avvelenata.
Gli scienziati non sanno ancora perché sul pianeta esistono zone geopatogene e perché intorno ad esse si concentrano così tanti eventi paranormali. Ognuno comunque può scegliere se praticare turismo estremo o rimanere un osservatore esterno.

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