Sequestrate a Brescia 20 tonnellate di merendine scadute e mal conservate
Le merendine, potenzialmente
dannose per il consumatore, erano in pessimo stato di conservazione,
respinte dal’estero e rispedite in Italia perché “non conformi”. 700mila
prodotti sequestrati e denunciato il titolare.
Croissant e merendine in pessimo stato di conservazione, alcune
scadute e tenute in magazzino già da alcuni mesi: i Carabinieri del Nas
di Brescia hanno trovato e sequestrato una grande quantità di prodotti
in questo stato, rinvenuti in un magazzino alimentare ricavato in un
capannone industriale abusivo. Un maxi-sequestro di circa 700mila
merendine, dal valore di mercato pari a 700mila euro che rientra
nell’operazione denominata “Dolce forno” e che ha portato anche alla
denuncia del titolare dell’azienda dolciaria. Questi prodotti alimentari
erano accatastati nel magazzino insieme a materiale in disuso e
attrezzature meccaniche, non c’era alcun controllo e i prodotti erano
soggetti a forti sbalzi termici. Dai primi accertamenti i Nas di Brescia
hanno anche potuto appurare che parte della merce era costituita da
merendine inviate all’estero e respinte in quanto non conformi alla
normativa del paese destinatario. In Italia erano pronte per essere
messe sul mercato.
Merce potenzialmente in grado di provocare danni al consumatore –
Le merendine scadute o avariate sono potenzialmente in grado di
provocare danni alla salute del consumatore e, con sei bambini su dieci
che regolarmente consumano questi prodotti, il sequestro dei Nas di
Brescia diventa particolarmente importante. È quanto afferma, in una
nota, la Coldiretti che sottolinea anche come, soprattutto nella
stagione estiva, è importante che i più piccoli imparino a spezzare la
giornata con alimenti diversi dai soliti, più sani e non eccessivamente
calorici.
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