Un centinaio di attivisti con passamontagna colorati nel padiglione Russia a Venezia
VENEZIA - In difesa delle Pussy Riot e contro la giustizia russa,
nonché il premier Putin, un centinaio di attivisti dei centri sociali
veneziani hanno occupato, stamane, il padiglione della Russia nei
giardini della Biennale di Venezia.
I manifestanti si sono presentati davanti al padiglione con i passamontagna colorati che nelle loro performance indossano le Pussy Riot, il gruppo musicale punk che ha visto condannate tre loro componenti, nei giorni scorsi, dalla giustizia russa per aver inneggiato, in una chiesa, contro Putin.
I manifestanti con slogan lanciati con megafoni, striscioni e cartelli - secondo un portavoce dei centri sociali - hanno lanciato questa iniziativa, mentre è in corso la Biennale di Architettura e da questa sera la Mostra del Cinema di Venezia, per attirare l'attenzione sui diritti civili dei movimenti non allineati in Russia. (ANSA)
I manifestanti si sono presentati davanti al padiglione con i passamontagna colorati che nelle loro performance indossano le Pussy Riot, il gruppo musicale punk che ha visto condannate tre loro componenti, nei giorni scorsi, dalla giustizia russa per aver inneggiato, in una chiesa, contro Putin.
I manifestanti con slogan lanciati con megafoni, striscioni e cartelli - secondo un portavoce dei centri sociali - hanno lanciato questa iniziativa, mentre è in corso la Biennale di Architettura e da questa sera la Mostra del Cinema di Venezia, per attirare l'attenzione sui diritti civili dei movimenti non allineati in Russia. (ANSA)
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