giovedì 4 luglio 2024

Alice

 


Alice non vuole entrare nel mondo degli adulti. Anche perché noi grandi corriamo sempre, guardiamo continuamente l'orologio, ma non si capisce esattamente perché abbiamo tutta questa fretta e dove dobbiamo andare. Noi grandi siamo sempre arrabbiati e sembra che conosciamo un solo modo per risolvere le cose: tagliare delle teste. Noi grandi non abbiamo voglia di rispondere alle domande dei bambini, e quando rispondiamo, lo facciamo svogliatamente e a monosillabi. Noi grandi siamo volubili, possiamo essere da un momento all'altro aggressivi o gentili, a seconda dell'ambiente in cui ci troviamo. Diciamoci la verità: noi adulti non rendiamo meraviglioso il mondo in cui viviamo.

Alice ci affascina e allo stesso tempo ci spaventa. E noi rimaniamo lì, come sospesi, vorremmo attraversare lo specchio, perché siamo annoiati dalla routine del nostro salotto borghese, eppure abbiamo paura di quello che c'è al di là, perché oltre lo specchio alla fine ci siamo sempre noi. Ci spaventa non tanto quello che c'è oltre lo specchio, ma l'immagine di noi stessi che lì vediamo riflessa. 

E c'è Alice, che non è una donna e non è una bambina, è una creatura senza tempo, forse un po' demoniaca, che ci accusa, che ci dice che siamo pazzi, e della specie peggiore, ossia i pazzi che non sanno di esserlo.

Luca  Billi

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