"L’INTER SI TROVA IN UNA SORTA DI CRISI FINANZIARIA CONTINUA, UN CLUB TENUTO INSIEME DA BENDE E SPERANZA" - IL "NEW YORK TIMES" RIVELA IL SEGRETO DI PULCINELLA SUI NERAZZURRI: CHE STANNO CON LE PEZZE AL CULO! - "L’INTER È IL CLUB PIÙ INDEBITATO D’ITALIA: LE SUE PASSIVITÀ AMMONTANO A CIRCA 931 MILIONI DI DOLLARI. NEGLI ULTIMI DUE ANNI HA REGISTRATO PERDITE PER QUASI 430 MILIONI DI DOLLARI" - "SE IL CLUB NON PUÒ ADEMPIERE AI PROPRI OBBLIGHI, SUNING CEDERÀ IL CONTROLLO DEL CLUB AL SUO CREDITORE…"
Nel mentre l’Italia “spinge” l’Inter verso la finale di Champions contro il Manchester di sabato sera – Davide contro Golia – all’estero non hanno problemi a ricordare che l’Inter è invero una società più o meno allo sfascio. L’ha fatto El Paìs, lo fa con più vigore il New York Times. Non proprio gli ultimi tabloid di provincia.
Se il Manchester City è “una macchina perfettamente sintonizzata, costruita appositamente, che funziona senza intoppi, silenziosamente, un irresistibile capolavoro di ingegneria“, “l’Inter, invece, è una squadra che scricchiola, fatica, spinge al limite delle sue capacità, un avatar per una specie di squadra rattoppata e truccata, un club tenuto insieme, in questi giorni, da poco più che bende e speranza“.
E questa è solo la premessa. Rory Smith e Tariq Panja entrano in profondità nelle crepe nerazzurre.
“Non è solo che Simone Inzaghi guida la rosa più anziana d’Italia“. “Non si tratta semplicemente del fatto che, per ben metà della squadra, questo possa essere l’ultimo lampo in maglia nerazzurra”. “L’Inter ha preoccupazioni ben più gravi per il suo futuro. Nel 2016, Suning, il conglomerato cinese di vendita al dettaglio, ha pagato 307 milioni di dollari per acquisire una partecipazione del 70% nell’Inter, un accordo che era – all’epoca – visto come la punta di diamante dell’investimento improvviso, sontuoso e approvato dallo stato della Cina nel calcio europeo. La nuova proprietà, in teoria, avrebbe finanziato il ritorno dell’Inter in testa alla classifica. La struttura di allenamento della squadra sarebbe stata migliorata. Così anche gli uffici del club. E, naturalmente, sarebbero arrivati giocatori”.
Se l’inizio non è stato affatto disastroso sul campo – sono arrivati uno scudetto e una Coppa Italia -“questo relativo ritorno al successo, tuttavia, ha avuto un costo. L’Inter è il club più indebitato d’Italia; secondo i suoi conti pubblicati più di recente, le sue passività totali ammontano a circa 931 milioni di dollari. Negli ultimi due anni per i quali sono disponibili informazioni, ha registrato perdite per quasi 430 milioni di dollari, portando alla punizione dell’organo di governo del calcio europeo. Ha multato il club di 4 milioni di euro (circa 4,3 milioni di dollari) per aver violato i controlli fiscali lo scorso anno, e ha minacciato una sanzione maggiore (26 milioni di euro, o circa 28 milioni di dollari) se non mettesse in ordine le sue finanze“.
Il New York Times parla di Inter “in una sorta di crisi finanziaria continua“.
“Nel 2021, il conglomerato ha dovuto accettare un piano di salvataggio di 1,36 miliardi di dollari, finanziato in parte dal governo locale, a fronte dei suoi debiti in aumento. Lo stesso anno, ha chiuso definitivamente il suo team cinese, Jiangsu Suning, mesi dopo essersi assicurata il titolo, adducendo la necessità di concentrarsi esclusivamente sulla sua attività principale di vendita al dettaglio. L’anno scorso, Steven Zhang, il figlio di 32 anni del fondatore di Suning che ricopre il ruolo di presidente dell’Inter, è stato ritenuto responsabile per 255 milioni di dollari di debiti e obbligazioni inadempienti in un tribunale di Hong Kong”.
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Il racconto continua: il New York Times racconta del prestito di 294 milioni di dollari da Oaktree Capital, dei mesi senza sponsor sulla maglia. “Il prestito di Oaktree scadrà il prossimo maggio. Con gli interessi, la somma totale da rimborsare si aggira intorno ai 375 milioni di dollari. Gli introiti derivanti dall’inaspettata corsa dell’Inter in Champions League aiuteranno sicuramente in questo, ma anche un’altra svendita di talenti. Se il club non può adempiere ai propri obblighi, Suning cederà automaticamente il controllo del club al suo creditore“.
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“Nel settembre 2022 la banca d’affari boutique Raine – la società che ha gestito la vendita del Chelsea a Todd Boehly e Clearlake e che attualmente sta supervisionando gli sforzi della famiglia Glazer per cedere il Manchester United – ha ottenuto il mandato per cercare una nuova proprietà per l’Inter“. Qualche interessato ma niente di più. Perché “Suning valuta il club circa 1,2 miliardi di dollari, non a caso l’importo esatto che RedBird Capital Partners ha pagato per acquistare il Milan l’anno scorso. Data la realtà della situazione finanziaria dell’Inter, nessuno è stato ancora disposto ad abboccare“.
In definitiva l’Inter “arriva alla finale di Champions League malconcia e ammaccata, fasciata, invecchiando e sbiadendo. C’è una possibilità – sottile, ma comunque una possibilità – di gloria nell’immediato presente. Il futuro può aspettare un altro giorno“.
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/quot-rsquo-inter-si-trova-sorta-crisi-finanziaria-continua-356345.htm
Previti71
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