Il caso del 56enne dottor Gregory Michael di Miami: "Al momento non crediamo ci sia collegamento diretto con vaccino"
Le autorità sanitarie stanno indagando sul caso di un medico della Florida morto per una malattia del sangue 16 giorni dopo aver ricevuto il vaccino contro il coronavirus. Il dottor Gregory Michael, ostetrico e ginecologo di 56 anni a Miami Beach, ha ricevuto il vaccino al Mount Sinai Medical Center il 18 dicembre ed è morto 16 giorni dopo per un’emorragia cerebrale. A riportare la notizia è il New York Times.
“In una dichiarazione, Pfizer, il produttore del vaccino, ha detto di stare ‘indagando attivamente’ sul caso, ma ‘al momento non crediamo che ci sia un collegamento diretto con il vaccino’”, scrive il Nyt.
Il dottor Michael aveva sviluppato una forma di trombocitopenia che ha impedito al suo sangue di coagulare correttamente. La notizia degli accertamenti in corso è stata confermata negli scorsi giorni da Darren Caprara, direttore delle operazioni presso l’ufficio del medico legale. Caprara, come ha riferito qualche giorno fa la Cnn, ha tenuto a specificare che la morte del medico al momento “non è stata collegata con alcun grado di certezza al vaccino”.
Come riporta il New York Times, il Dipartimento della Salute della Florida ha deferito la morte del dottor Michael ai CDC (Centers for Disease Control and Prevention). Kristen Nordlund, portavoce del CDC, ha dichiarato in una dichiarazione che l’agenzia “valuterà la situazione non appena saranno disponibili maggiori informazioni e fornirà aggiornamenti tempestivi su ciò che è noto e sulle eventuali azioni necessarie”.
“Ad oggi, milioni di persone sono state vaccinate e stiamo monitorando attentamente tutti gli eventi avversi negli individui che ricevono il nostro vaccino”, ha ancora sottolineato Pfizer, proseguendo: “È importante notare che gli eventi avversi gravi, compresi i decessi non correlati al vaccino, sono purtroppo suscettibili di verificarsi a un tasso simile a quello della popolazione generale”.
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