Clima, Paesi sviluppati "gonfiano" di 20 mld aiuti ai poveri
Studio ong Care international
I Paesi sviluppati "hanno regolarmente esagerato" a proposito dei
finanziamenti che destinano ai Paesi vulnerabili del Sud del mondo per
proteggerli dalla crisi climatica, dichiarando 20 miliardi di dollari in
più del sostegno realmente promesso per l'adattamento climatico. Lo
afferma un rapporto di Care international, una ong che lotta contro la
povertà e l'ingiustizia sociale e mette al centro la donna.
L'accordo di Parigi sul clima, ricorda Care, richiede che i paesi
forniscano risorse finanziarie su vasta scala, equamente bilanciate tra
mitigazione (azioni per ridurre i gas serra nell'atmosfera) e
adattamento (ridurre gli impatti del cambiamento climatico). I paesi sviluppati si sono impegnati a mobilitare 50 miliardi di dollari all'anno per l'adattamento entro il 2020 ma i dati
ufficiali dell'Ocse mostrano che nel 2018 erano stati impegnati solo
16,8 miliardi. Care ha calcolato che invece questa cifra è ancora più
bassa, a 9,7 miliardi di dollari. Il nuovo rapporto viene
pubblicato in vista della riunione dei leader mondiali per il vertice
sull'adattamento al clima (Climate adaptation summit) il 25 gennaio e
dopo la pubblicazione del Rapporto sul divario di adattamento pubblicato
di recente dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) che
sottolinea proprio le lacune nel finanziamento dell'adattamento climatico.
Insieme alle organizzazioni della società civile in Ghana, Uganda,
Etiopia, Nepal, Vietnam e Filippine, Care ha valutato 112 progetti, che
rappresentano il 13% del finanziamento globale per l'adattamento tra il
2013 e il 2017. La ricerca ha rilevato, tra l'altro, che i finanziamenti
per l'adattamento al clima sono sovrastimati del 42%, il che, se
applicato ai restanti progetti, comporterebbe 20 miliardi di dollari di
rendicontazione in eccesso in questo periodo di tempo. La ricerca mostra
grandi quantità di finanziamenti per il clima per progetti che non
hanno alcuna relazione con l'adattamento climatico. "Le persone e
i paesi vulnerabili ricevono solo una frazione del sostegno promesso a
Parigi - rileva Sofia Sprechmann, Segretario generale di Care
International - Il Climate Adaptation Summit 2021 è un'opportunità per
porre rimedio".
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