Caos a Olbia e blitz a Cagliari, De Stefano: occhio ai guastatori
Un momento del presidio degli operai Alcoa davanti alla prefettura di Cagliari
Una combo di operai Alcoa
Una serie di immagini di operai Alcoa in protesta
Continua la protesta degli operai Alcoa
Operai Alcoa
Operai dell'Alcoa
Un momento degli scontri a Roma
Tensione alla manifestazione degli operai Alcoa
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine
Scontri a Roma
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine
Operai vicino al Ministero
Contestato il dirigente del Pd, Fassina
Fassina contestato, immagine Tgcom 24
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine
Operai dell'Alcoa a Roma
CAGLIARI - E' una protesta fiume quella degli operai dello stabilimento Alcoa di Portovesme: dopo la delusione per l'esito dell'incontro di ieri al Mise, hanno fatto esplodere la loro rabbia anche al ritorno in Sardegna chiedendo di evitare la cassa integrazione e di poter continuare a produrre alluminio.
La lunga giornata di mobilitazione, strascico della manifestazione di ieri nella Capitale conclusasi con un bilancio di 20 feriti tra operai e forze dell'ordine e preludio di una battaglia che proseguira' con azioni spontanee sino all'auspicata soluzione della vertenza, e' cominciata allo sbarco dal traghetto proveniente da Civitavecchia. Al momento dell'ormeggio al porto di Olbia gli operai hanno occupato pacificamente la nave della Tirrenia stazionando a bordo per alcune ore. ''Da oggi sino alla chiusura della vertenza ci sara' una protesta al giorno - ha promesso Rino Barca della Fim Cisl del Sulcis - La mobilitazione serve a dare un segnale al Governo''.
La lotta dei 350 operai rientrati da Roma e' proseguita con una deviazione dal percorso che li avrebbe riportati a Portovesme. Obiettivo: Cagliari. Lasciati i pullman, i lavoratori si sono messi in marcia verso la Prefettura per un presidio in occasione della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal sottosegretario dell'Interno, Carlo De Stefano. Davanti alle forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa gli operai hanno scandito slogan contro l'Alcoa ribadendo il loro rifiuto per la cassa integrazione e spingendo, invece, per avere un futuro occupazionale nell'impianto del Sulcis, che produce il 30% del fabbisogno di alluminio in Italia. Fischietti e l'ormai immancabile frastuono dei caschi battuti sull'asfalto hanno accompagnato la protesta dei lavoratori che hanno fatto esplodere anche alcuni petardi e bombe carta, una delle quali ha leggermente ferito un fotografo che collabora con l'ANSA.
Momenti di tensione si sono avuti quando e' arrivato in piazza il sottosegretario De Stefano, accolto con un lancio di bottiglie d'acqua e bandiere scagliate all'indirizzo del portone di palazzo Viceregio. Poi l'incontro pacificatore con una delegazione sindacale e il punto a riunione conclusa. ''Nessun allarme ordine pubblico, ma solo una attenta ricognizione di cio' che sta accadendo nell'Isola per non farsi mai trovare impreparati di fronte a ogni evenienza''. Questo il messaggio del braccio destro del ministro Cancellieri al termine del vertice con i Prefetti e i rappresentanti delle forze dell'ordine. ''Valuteremo di volta in volta - ha aggiunto - se inviare uomini. L'invito agli operai e' questo: tenete in disparte possibili elementi guastatori''.
Nel frattempo, in Consiglio regionale il governatore, Ugo Cappellacci, ha annunciato l'apertura, domani a Cagliari, a Villa Devoto, del tavolo tecnico con Glencore, uno dei due gruppi svizzeri interessati all'acquisto dell'Alcoa di Portovesme. Analoga disponibilita' verra' chiesta all'altra multinazionale che si e' fatta avanti, la Klesch.
Ma la battaglia degli operai Alcoa non e' la sola che si sta combattendo in queste ore in Sardegna. A 100 metri su una torcia spenta di quel resta del petrolchimico di Porto Torres, due operai della Vinyls richiamano l'attenzione sulla crisi del polo industriale del nord ovest dell'Isola. Per loro e' la seconda giornata di protesta sulla ciminiera. A fianco alla bandiera dei Quattro Mori sventola anche quella brasiliana: una sorta di auspicio affinche' il misterioso gruppo sud americano che si e' detto interessato alla Vinyls non svanisca nel nulla come tutti gli altri che negli anni si sono affacciati alla trattativa. (ANSA)
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