Grognards
mercoledì 6 novembre 2024
Una carellata delle stronzate dette da Trump
Donald Trump ha vinto, ancora una volta, le elezioni presidenziali.
Mentendo centinaia e centinaia di volte. Definendo “putt*na” una sua avversaria. Negando i cambiamenti climatici. Inventandosi storie di persone migranti beccate a mangiare gatti e cani. Minacciando gli avversari, i giornalisti, la democrazia.
Malgrado le condanne giudiziarie e un assalto alle istituzioni. Nonostante i diritti e le libertà calpestate, come l’aborto sicuro.
Ha vinto, ancora.
E se è vero che proprio lui è il modello della destra italiana ed europea, pensate a quali potrebbero essere le conseguenze. Pensate al “cattivismo” che, da ora in poi, caratterizzerà ancor di più certi partiti.
Oggi è un giorno nero, nerissimo.
Per gli Stati Uniti d’America, per il mondo.
Qualcuno glielo spieghi a questo coglione!
Non ci sono altre parole se non questa: clown.
Matteo Salvini si è presentato in Aula, poco fa, per rispondere dello stato disastroso dei trasporti italiani.
Lo ha fatto così, con una cravatta color rosso repubblicano. Per poi aggiungere: "Che bella giornata di sole quella di oggi, arriva tanta luce da fuori. Una bella cravatta, è stata una giornata storica".
Peccato che si dimentichi giusto un piccolo dettaglio. Questo: Trump ha promesso dazi del 10% sulle importazioni. E sapete qual è il secondo mercato verso cui l'Italia esporta? Proprio gli Stati Uniti.
Salvini esulta, cioè, per una vittoria che metterà in ginocchio le piccole e medie imprese alimentari, della moda, delle calzature, dei gioielli e via discorrendo.
Che bella giornata di sole.
Riesce sempre a dare la figura dell'imbecille
Che imbarazzo vedere Salvini oggi alla Camera appositamente vestito come Donald Trump.
Il leader in declino di un partito in picchiata nei consensi che ormai pur di elemosinare qualche votarello si riduce a questo livello. Anzi, che continua a ridursi a livelli sempre più bassi perché è un continuo da anni ormai.
Che tristezza. Per noi, come cittadini di una Repubblica in mano anche a questi individui.
Leonardo Cecchi
Luis Enrique
"Contatti con l'Atletico nel 2011? Sì ma avevo già dato la mia parola alla Roma. Prima di firmare i contratti ci sono gli accordi verbali e io mantengo le promesse. L'Atletico ha avuto la fortuna di trovare Simeone, io non avrei mai avuto la sua energia e la sua capacità di rimanere così tanti anni, hanno trovato il miglior allenatore che potevano".
Luis Enrique