venerdì 17 settembre 2021

Patrizia Cadau



Quella nella foto è Patrizia Cadau, ha 46 anni, per cinque anni, dal 2012 al 2017, è stata vittima di botte, violenze e maltrattamenti da parte dell’ex marito. 

Questa è la sua storia, potente e dolorosa, che dovrebbero leggere tutti, ma qualcuno in particolare. 


“Gentilissima Barbara Palombelli,

Questa nella foto sono io, e ci tengo subito a precisare che no, non me la sono andata a cercare, non sono mai, mai, mai stata aggressiva, che non sono mai stata una donna esasperante.


Ci tengo a sottolinearlo, a nome mio, e a nome di tutte le sopravvissute, perché l'aggravante dei violenti di casa è proprio quella di approfittare di donne che sono già mezzomorte, dopo anni di soprusi, fatica, intimidazioni, anche di fatica a mantenerli questi uomini violenti, perché sono parassiti che sanno come approfittare delle situazioni.


Quindi no, non avevo fatto niente, né quella volta né tutte le altre: eppure ciò non mi ha risparmiato dall'essere addirittura sequestrata in casa mia, di mangiare e dormire insieme ai miei figli chiusi a chiave di nascosto. 

Anche mangiare di nascosto, perché secondo il violento con i soldi di casa non si poteva mangiare. Noi, ovviamente, non lui.


Non ho fatto niente, se non addirittura intestargli il mio patrimonio immobiliare e tutti i miei soldi, pur di sopravvivere, e sia chiaro, l'ho fatto con una pistola puntata alla testa e la minaccia che mi avrebbe ammazzato i figli, che poi sono di entrambi, quindi suoi.

E non è comunque bastato uguale a liberarmene.


Non ho fatto niente ma questo non ha impedito al violento di continuare ad abusare di me e dei miei figli anche con la minaccia armata.

Palombelli, lei ha mai sentito la canna di un'arma premuta alla testa o in bocca? 

No vero?

Si ritenga fortunata e non ci faccia la morale con tanta spocchia.


Palombelli, ritengo che lei sia parte del problema, non me ne voglia: ritengo la sua cultura, causa di quanto è accaduto e continua ad accadere a me, la ritengo responsabile del silenzio e dell'omertà cui siamo costrette a vivere grazie a parole come le sue: di una violenza insopportabile.


La ritengo responsabile e a questo punto dovrebbe solo chiedere scusa. 

A tutte.

A tutte quelle che si alzano la mattina e non sanno se la sera saranno ancora vive per raccontare quello che le sto raccontando io.


Cordialità

Patrizia Cadau”

Lorenzo Tosa 

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