martedì 28 settembre 2021

Non bisogna dare tregua ai farabutti!

 


Vi ricordate di lei? Si chiama Giulia Viola Pacilli, la ragazza che ha avuto il coraggio di opporsi con intelligenza e ironia a Salvini con questo cartello diventato ormai celebre: 


“Meglio buonista e putt*** che fascista e salviniana.”


Per questa semplice scritta, e per un’altra altrettanto chiara, è finita per ben due volte esposta alla gogna dalla Bestia, con il viso perfettamente riconoscibile, davanti a milioni di persone, sulla pagina dell’allora ministro dell’Interno.

E per mesi, anni, ha subìto e continua a ricevere insulti e minacce da parte dei fan del “capitano”.


Quando ha saputo del caso Morisi, la sua prima reazione è stata inevitabile.


“Vorrei essere più matura - ha scritto a ‘Domani’ - vorrei dire loro di aspettare, di non fare il suo stesso gioco, di non mettere in giro ipotetiche fake news, di stare attenti quando si parla della vita privata di un individuo. Vorrei essere così matura. Ma se penso alla faccia di Morisi oggi, costretto a leggere ovunque di sé informazioni sensibili, frasi false, vicende personali, mi viene in mente un’unica parola: karma”.


E possiamo, a freddo, esprimere tutti i se e i ma, ma umanamente è impossibile non capirla, non essere totalmente dalla sua parte.


Lorenzo Tosa 

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