Matteo Salvini, in preda ormai alla disperazione di fronte ai particolari sempre più imbarazzanti sul “caro amico” Morisi, non ha trovato di meglio da fare che gridare all’inchiesta ad orologeria, straparlando di “attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto”. Un classico della destra.
Oggi arriva la risposta (perfetta) della procuratrice di Verona Angela Barbaglio, che, intervistata da Fiorenza Sarzanini sul “Corsera”, rimanda indietro, una dopo l’altra, tutte le accuse al mittente.
“Trattiamo questo fascicolo come tutti gli altri. Peraltro si tratta di una storia banale che risale alla scorsa estate. E quindi avremmo tenuto a bada la notizia fino a ora? Chi dice cose tanto assurde dovrebbe anche spiegare quale sarebbe stato il nostro interesse. Altrimenti è solo un insulto all’intelligenza delle persone.
Nessuno si può permettere di avanzare sospetti di alcun tipo. Sono in magistratura da 44 anni, conosco le dinamiche perfettamente, ma non accetto illazioni sul nostro lavoro.”
Da prendere, incartare e portare a casa.
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