L’uomo in foto si chiama Walter Onichini e questa storia racconta perfettamente la miseria umana e politica della destra attuale.
I fatti.
Nel luglio 2013 - come riporta in modo impeccabile Guido Saraceni - “Onichini si svegliò di soprassalto nel cuore della notte e, affacciandosi alla finestra della camera da letto, vide un ladro che provava a rubare la sua Audi S4. Impugnò dunque il suo fucile a pompa calibro 12 magnum e, sparando alle ombre, ferì Elson Dreca, 22 anni, cittadino albanese, mentre stava facendo retromarcia per fuggire.
Il ladro abbandonò l'auto e, invocando aiuto, provò ad allontanarsi a piedi. Onichini sparò di nuovo e lo ferì alla schiena.
Poi scese in cortile, chiese alla moglie di ripulire con la varecchina le tracce di sangue sul selciato, caricò il ladro nel bagagliaglio, lo portò in aperta campagna e lo abbandonò rantolante in un canale.
Con oltre cento pallini di varie misure conficcati nella carne, avendo subito, tra le altre cose la rottura della milza, la rottura del rene, una perforazione gastrica ed iteale, Dreca è sopravvisuto solo perché un extracomunitario che stava andando al lavoro in bici si accorse del suo corpo agonizzante e chiamò prontamente i carabinieri.”
Ebbene, di fronte a tutta questa crudeltà e violenza gratuita, per cui Onichini è stato appena condannato a 4 anni e 11 mesi in Cassazione, Meloni e Salvini si stanno sfidando in queste ore a colpi di demagogia per prendere le sue difese, straparlando, al solito, di legittima difesa.
Fratelli d’Italia chiede la grazia al Presidente Mattarella, mentre Salvini promette: “Andrò a trovarlo in carcere”.
Tutto solo e semplicemente perché il ladro è albanese. E quindi la storia di Onichini funzionale alla loro propaganda razzista sulla legittima difesa.
Peccato che con questa vicenda la legittima difesa non c’entri NULLA DI NULLA. Questa è violenza cieca, un tentato omicidio.
Ogni altra valutazione non solo nega la verità giudiziaria ma anche quella umana, morale e politica, al solo scopo di poter puntare il dito sugli stranieri e intossicare il clima di questo Paese.
Ed è ora di dire basta a quest’indecenza.
Lorenzo Tosa
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