Cento passi dal Muos
Domenica 10 novembre a Niscemi, presso la biblioteca comunale, è stata inaugurata la mostra di pittura della siciliana Eleonora Pedilarco dal titolo “100 passi dal Muos”. Eleonora Pedilarco è un’artista poliedrica ma prima di tutto è una militante del Comitato Mamme No Muos di Niscemi, le vere protagoniste di questa straordinaria battaglia.
Le sue tele raccontano gli ultimi due anni di lotta. Volti, sguardi, donne fasciate dalla bandiera No Muos e ancora i momenti più cruenti, i sentimenti, le scene più intense, il coraggio e la resistenza degli uomini e delle donne di Niscemi contro il mostro a stelle a strisce. Per le sue opere sceglie prevalentemente l’uso di due soli colori: il grigio e il nero con qualche macchia di rosso. Colpi di pittura a volte marcati altre volte sfumati. Nelle sue tele ha dipinto una pagina di storia importante. La Pedilarco, non è l’unica, ma è tra quelle donne che stanno lottando pacificamente per il futuro della Sicilia, un futuro migliore e libero per una terra troppo volte martoriata e dimenticata. «Noi chiediamo allo Stato il diritto alla salute, ma ci viene negato – dice Eleonora Pedilarco. Lo Stato ci risponde con vergognose bugie e con la giustificazione che noi siciliani dobbiamo sacrificarci per il bene della nazione. È inaccettabile – aggiunge – perché il MUOS è uno strumento di guerra e non di pace. Io da mamma non sacrifico i miei figli per un ideale di guerra». I lavori di Eleonora Pedilarco esprimono forza, determinazione.
Tra le sue opere spicca la tela che raffigura in prima linea una mamma No Muos di Niscemi e alle sue spalle dei poliziotti «Quest’opera – spiega l’artista – è sicuramente quella che più ci rappresenta. Stiamo lottando contro il Muos con tutti i mezzi. Le forze dell’ordine non sono i nostri veri nemici, i veri sono comodamente seduti nelle loro poltrone. Non sono nemmeno gli americani i nemici – continua – ma chi ha permesso loro di fare tutto quello che vogliono nella nostra terra». In un quadro, forse il più forte, di tutta la collezione la siciliana Pedilarco dipinge due bambini chiusi in una gabbia in attesa di verificare i danni celebrali causati dalla presenza del Muos. «Non è solo una provocazione artistica. Da uno studio dell’Istituto Superiore della Sanità – spiega Eleonora – è emerso che l’elevata mortalità dovuta in parte al Polo Petrolchimico di Gela, in parte alle quarantasei antenne rischia di aumentare con l’istallazione del Muos. I nostri bambini e ragazzi sono i più esposti al rischio tumori celebrali».
In occasione della presentazione della mostra, inoltre, è stato proiettato il reportage fotografico “No Muos – Volti in movimento” di Sebastiano Gulisano, un excursus nel mondo dei militanti No Muos, un racconto musicale di chi, in carne e ossa resiste al Muos-tro e lotta per una Sicilia più libera, in cui la cultura della pace e della condivisione prevalga sulla cultura mafiosa della sopraffazione e dell’arroganza del potere (da un articolo di Giusi Scollo per ilsettemezzomagazine.it).
100 PASSI DAL MUOS: E IL MUOS-TRO DIVENTA ARTE
100 PASSI DAL MUOS: E IL MUOS-TRO DIVENTA ARTE - Domenica 10 Novembre alle ore 19,00 a Niscemi, presso la Biblioteca Comunale, verrà inaugurata la mostra di pittura della siciliana Eleonora Pedilarco dal titolo “100 passi dal Muos”. Eleonora Pedilarco è un’artista poliedrica ma prima di tutto è una militante del Comitato Mamme No Muos di Niscemi, le vere protagoniste di questa importante battaglia che da mesi combattano con determinazione, grinta e senza mai mollare. La Pedilarco, attraverso l’arte e la pittura dice No al Muos, lo fa alla sua maniera con pennelli e colori. Le sue tele raccontano gli ultimi due anni di lotta. Volti, sguardi, donne fasciate dalla bandiera No Muos e ancora i momenti più cruenti, i sentimenti, le scene più intense, il coraggio e la resistenza degli uomini e delle donne di Niscemi contro il mostro a stelle a strisce. Per le sue opere sceglie prevalentemente l’uso di due soli colori: il grigio e il nero con qualche macchia di rosso. Colpi di pittura a volte marcati altre volte sfumati. Nelle sue tele ha dipinto una pagina di storia importante. La Pedilarco, non è l’unica, ma è tra quelle donne che stanno lottando pacificamente per il futuro della Sicilia, un futuro migliore e libero per una terra troppo volte martoriata e dimenticata. «Noi chiediamo allo Stato il diritto alla salute, ma ci viene negato– dichiara Eleonora Pedilarco. Lo Stato ci risponde con vergognose bugie e con la giustificazione che noi siciliani dobbiamo sacrificarci per il bene della nazione. È inaccettabile - aggiunge – perché il MUOS è uno strumento di guerra e non di pace. Io da mamma non sacrifico i miei figli per un ideale di guerra». I lavori di Eleonora Pedilarco esprimono forza, determinazione.
Tra le sue opere spicca la tela che raffigura in prima linea una mamma No Muos di Niscemi e alle sue spalle dei poliziotti «Quest’opera - spiega l’artista - è sicuramente quella che più ci rappresenta. Stiamo lottando contro il Muos con tutti i mezzi. Le forze dell’ordine non sono i nostri veri nemici, i veri sono comodamente seduti nelle loro poltrone. Non sono nemmeno gli americani i nemici - continua - ma chi ha permesso loro di fare tutto quello che vogliono nella nostra terra». In un quadro, forse il più forte, di tutta la collezione la siciliana Pedilarco dipinge due bambini chiusi in una gabbia in attesa di verificare i danni celebrali causati dalla presenza del Muos. «Non è solo una provocazione artistica. Da uno studio dell’Istituto Superiore della Sanità – spiega Eleonora – è emerso che l’elevata mortalità dovuta in parte al Polo Petrolchimico di Gela, in parte alle quarantasei antenne rischia di aumentare con l’istallazione del Muos. I nostri bambini e ragazzi sono i più esposti al rischio tumori celebrali».
In occasione della presentazione della mostra, inoltre, verrà proiettato il reportage fotografico “No Muos – Volti in movimento” di Sebastiano Gulisano, un excursus nel mondo dei militanti No Muos, un racconto musicale di chi, in carne e ossa resiste al Muos-tro e lotta per una Sicilia più libera, in cui la cultura della pace e della condivisione prevalga sulla cultura mafiosa della sopraffazione e dell’arroganza del potere. - See more at: http://www.ilsettemezzomagazine.it/100-passi-dal-muos-e-il-muos-tro-diventa-arte/#sthash.pKyugGrX.dpuf
Giusi Scollo
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