sabato 13 aprile 2013

Kerry a presidente cinese Xi, 'momento critico'



Seul: situazione calma, nessun movimento di missili


Kerry a presidente cinese Xi, 'momento critico' Kerry a presidente cinese Xi, 'momento critico

Il segretario di Stato americano John Kerry ha detto oggi al presidente cinese Xi Jinping che la situazione creata dalla crisi coreana è arrivato ad un punto"critico". Kerry, che è stato ricevuto dal leader cinese nella Sala dell' Assemblea del Popolo di Pechino, ha sottolineato che il momento è "critico" per una serie di problemi tra i quali, oltre alla crisi nella penisola coreana, ha citato il nulceare iraniano e la Siria.
SEUL: SITUAZIONE CALMA, NESSUN MOVIMENTO MISSILI  - La situazione in Corea del Nord sembra essere calma: i veicoli sospettati di essere lanciatori mobili di missili sono rimasti fermi negli ultimi due giorni. Secondo fonti di intelligence sudcoreane, citate dall'agenzia Yonhap, il Nord ha schierato quattro o cinque 'transporter erector launcher' (Tel), lanciatori mobili, sulla costa a est della provincia di Hamgyeong del Sud. In più, da una settimana, due missili intermedi Musudan sono spostati fuori o all'interno di un capannone della città portuale di Wonsan, in un tentativo di confondere la vigilanza satellitare dell'intelligence di Seul. "La situazione non è cambiata, non ci sono segnali che i Tel siano stati spostati a partire da giovedì o che i lanci di missili siano imminenti", ha detto una fonte. In altri termini, tutto è pronto, ma manca il via libera della leadership all'eventuale lancio. Gli ultimi aggiornamenti seguono la partenza per Pechino del segretario di Stato Usa, John Kerry, che a Seul ha spiegato che gli Stati Uniti sono pronti a parlare con il Nord a patto che, come precondizioni, ci siano le rinunce di Pyongyang a lanci balistici e alle ambizioni nucleari. La presidente sudcoreana, Parck Geun-Hye, ha da parte sua lasciato aperta la porta del dialogo, ribadendo l'intenzione di "parlare con la Corea del Nord" e di voler continuare gli aiuti indipendentemente dalle tensioni e dalle minacce
USA-SEUL, SI RIPARTA DA ACCORDI 2005 SU NUCLEARE - Stati Uniti e Corea del Sud puntano a ripartire dagli accordi del 2005, raggiunti nell'ambito del tavolo multilaterale del negoziato a Sei sul nucleare del Nord, a condizione che Pyongyang "dimostri serietà facendo passi significativi per rispettare i suoi obblighi internazionali". E' la posizione espressa in una nota congiunta diffusa oggi, al termine della visita a Seul del segretario di Stato Usa, John Kerry, in cui i due Paesi ripropongono la via del dialogo dopo settimane di retorica minacciosa nordcoreana.   Usa e Corea del Sud "concordano sull'importanza della denuclearizzazione della Corea del Nord", in considerazione del fatto che "i suoi pericolosi programmi nucleari e missilistici minacciano non solo i suoi vicini, ma anche il suo stesso popolo". Gli Stati Uniti, si legge nella nota, "sono pronti e in grado di difendere e proteggere anche i suoi alleati. Entrambi i Paesi stanno adottando misure prudenti - militare e diplomatiche - per migliorare la nostra sicurezza", senza dimenticare "l'obiettivo della denuclearizzazione pacifica". In tale contesto, gli Stati Uniti "accolgono con favore la creazione di un processo di fiducia nella penisola coreana proposto dal presidente Park Geun-hye", e puntano "a lavorare con tutte le parti del negoziato a Sei (che coinvolgono le due Coree, Cina, Usa, Russia e Giappone, ndr) e la comunità internazionale per mettere in chiaro che la Corea del Nord deve rispettare i suoi obblighi e impegni internazionali o andrà incontro a isolamento ulteriore". Se la Corea del Nord fa la scelta giusta, "siamo pronti ad attuare gli impegni assunti nell'ambito della Dichiarazione congiunta del tavolo a Sei del 2005. Pyongyang - conclude la nota - deve dimostrare la sua serietà facendo passi significativi per rispettare i suoi obblighi internazionali". Gli Stati Uniti e i suoi alleati ritengono che il Nord abbia violato l'accordo del 2005 a seguito del test nucleare del 2006, proseguendo poi i piani di arricchimento dell'uranio che, da ultimo con l'esperimento del 12 febbario, potrebbero aver dato un secondo percorso di armi nucleari in aggiunta a quello di base messo a punto con il plutonio. Durante la confernza stampa avuta ieri con il ministro degli Esteri sudcoreano, Yun Byung-se, Kerry ha detto che gli Stati Uniti sono disponibili a riparlare dei precedenti impegni della Corea del Nord sullo stop alle sue ambizioni nucleari.
(ANSA)

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