venerdì 12 aprile 2013

IL GOVERNO LIBICO DICE AL VICEPRESIDENTE IRANIANO CHE SI OPPONE ALLA RISOLUZIONE SULL’IRAN



RIF: LONDRA 0070
TRIPOLI 00000012 001.2 DI 002
CLASSIFICATO DA: William B. Milam, Incaricato d’Affari, Ambasciata USA Tripoli, Dipartimento di Stato . MOTIVO: 1.4 (b), (d)
1. (S) Sommario: Una delegazione iraniana guidata dal primo vicepresidente Davoudi, il dirigente di più alto rango in visita da 25 anni, ha recentemente concluso una serie di accordi di cooperazione a Tripoli. In dichiarazioni pubbliche, dirigenti del governo libico hanno espresso sostegno a un programma nucleare pacifico iraniano e hanno caratterizzato le visioni iraniane e libiche sull’Iraq, il conflitto israelo-palestinese e il Libano come “identiche”, apparentemente contraddicendo ciò che il Ministro degli Esteri Shalgham ha detto agli interlocutori nel corso della sua recente visita a Washington. Interpretazioni private suggeriscono che sia il leader Muammar al-Gheddafi sia il Ministro degli Esteri Abdulrahman Shalgham abbiano detto a Davoudi che il governo libico si oppone alla una terza risoluzioni di sanzioni all’Iran, contraddicendo le assicurazioni di Shalgham agli interlocutori di Washington. Interpretazioni pubbliche e private suggeriscono che l’Iran sia particolarmente concentrato su attività di investimenti congiunti e collaborazioni tra le banche centrali dei due paesi, uno sviluppo potenzialmente preoccupante. Fine sommario.
VISITA IRANIANA AL LIVELLO MASSIMO IN 25 ANNI
2. (U) Il Primo Vicepresidente iraniano, Pervez Davoudi, ha guidato una delegazione iraniana di vertice che ha visitato Tripoli il 26-27 dicembre sotto gli auspici della dodicesima sessione della Commissione Economica congiunta Libia-Iran. Articoli di stampa indicano che Davoudi è il dirigente iraniano di livello più alto a visitare la Libia in 25 anni. Il Ministro iraniano dell’Edilizia Abitativa e della Pianificazione Urbana, Mohamed Saidi Kia, e il Ministro dell’Economia e della Finanza, Davoud Danesh-Jafari, hanno accompagnato Davoudi.
APPOGGIO PUBBLICO AL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO; GLI USA DOVREBBERO RITIRARSI DALL’IRAQ
3. (SBU) I media libici controllati dallo stato si sono concentrati sul programma nucleare iraniano – enfatizzando il diritto di quel paese a perseguire utilizzi pacifici dell’energia atomica – e sulla cooperazione economica. Nelle sue osservazioni pubbliche, il Primo Ministro al-Baghdadi al-Mahmooudi ha sottolineato il sostegno della Libia alle “posizioni legali e di principio sull’uso pacifico delle attività nucleari” da parte dell’Iran. Al-Mahmoudi ha osservato pubblicamente che la Libia e l’Iran condividono il punto di vista che l’”occupazione” USA dell’Iraq ha destabilizzato la regione. Facendo eco alle osservazioni di Davoudi, egli ha espresso appoggio all’integrità territoriale dell’Iraq e del suo popolo e ha reclamato un pronto ritiro delle forze USA, un argomento che egli ha affermato essere emerso in modo accentuato nelle discussioni private delle due parti. In osservazioni passate alla stampa libica, il Ministro degli Esteri Abdulrahman Shalgham ha detto che il governo libico e l’Iran condividono punti di vista “identici” sull’Iraq, il conflitto Israelo-Palestinese e il Libano. (Nota: contraddicendo quel che sappiamo che Shalgham ha comunicato al sottosegretario Burns e al vicesegretario del NEA * Welch durante gli incontri con loro del 3 gennaio a Washington. Fine nota.) [* NEA : Nuclear Energy Agency – Agenzia dell’Energia Atomica – ufficio dell’OCSE con sede a Parigi – n.d.t.].
GHEDDAFI SI CONCENTRA SULLE SANZIONI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU CONTRO L’IRAN …
4. (S) Citando un’interpretazione del Vice Capo Missione iraniano Mohammed Hossein Mirzaee, l’Incaricato d’Affari egiziano Ahmed Abdel-Halim ha detto il 6 gennaio all’Assistente Vice Capo Missione che la visita di Davoudi a Tripoli è stata un seguito della sosta a Teheran nel maggio 2007 del Primo Ministro libico al-Mahmoudi. Mirzaee ha confermato che Davoudi ha incontrato il leader Muammar al-Gheddafi, chiarendo versioni contrastati della stampa circa il fatto che ciò avesse avuto luogo. Secondo Mirzaee, al-Gheddafi e Davoudi hanno discusso ulteriori possibili sanzioni all’Iran alla luce dell’attuale presidenza libica del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Al-Gheddafi risulterebbe aver assicurato a Davoudi che la Libia si oppone a una terza risoluzione per sanzioni contro l’Iran. Secondo Mirzaee, Shalgham ha assunto la stessa posizione nei suoi colloqui con Davoudi. (Nota: contraddicendo quel che ci risulta Shalgham abbia detto al Sottosegretario Burns il 3 gennaio a Washington e in accordo con quanto sappiamo aver detto al Segretario agli Esteri inglese, David Miliband, a Londa il 7 gennaio. (rif.tel.). Fine nota.)
5. (S) Mirzaee ha sottolineato al suo interlocutore egiziano che né al-Gheddafi né Shalgham hanno offerto di giocare un ruolo di mediazione tra l’Iran,il governo USA e la comunità internazionale sulla questione nucleare. (Nota: contraddicendo di nuovo quel che ci risulta Shalgham abbia detto al sottosegretario Burns il 3 gennaio. Fine nota.) Secondo Mirzaee l’esperienza libica non è analoga a quella iraniana perché la Libia ha aspirazioni ad armi di distruzione di massa, mentre l’Iran sostiene di perseguire solo applicazioni civili della tecnologia nucleare.
… E SULL’IRAQ, IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE E IL CASO DELL’IMAM MUSA SADR
6. (C) Gheddafi, viene riferito, ha dedicato parecchio tempo a denunciare l’ “occupazione” USA dell’Iraq e la continua “aggressione” di Israele contro i Palestinesi. Ha apparentemente sottoposto Davoudi a un lungo discorso sulla sua proposta “Isratina” per la soluzione basata su un unico stato
TRIPOLI 00000012 002.2 DI 002
al conflitto Israelo-Palestinese. Facendo eco alle osservazioni pubbliche di Shalgham, Gheddafi risulterebbe aver garantito a Davoudi che il governo libico condivide i punti di vista dell’Iran sull’Iraq, il conflitto Israelo-Palestinese e il Libano.
7. (C) Gheddafi, a quanto riferito, ha sollevato con Davoudi il caso del religioso sciita libanese Imam Musa Sadr, scomparso durante una visita in Libia nell’agosto 1978. Risulta che Gheddafi si sia lamentato del fatto che dirigenti libanesi abbiano recentemente risollevato il caso e ha chiesto l’assistenza dell’Iran per appianare la questione. (Nota: i rapporti ufficiali Libia-Libano sono rimasti tesi dalla scomparsa di Sadr. Fine nota.) Osservando che l’Iran e la Libia ha un “canale separato” nel trattare il problema controverso della scomparsa di Sadr, Mirzaee ha sottolineato ad Abdel-Hali che l’Iran cerca di limitare la misura in cui la questione pesa sui rapporti bilaterali Iran-Libia. Mirzaee ha lamentato che l’insistenza del Libano nella questione ha portato periodicamente a contrattempi tra Iran e Libano.
10 ACCORDI FIRMATI; ATTIVITA’ BANCARIE CONGIUNTE, ACCORDI SU INVESTIMENTI CHIAVE
8. (U) Durante la visita le due parti hanno annunciato che presto creeranno un comitato politico congiunto a livello ministeriale e che hanno firmato 10 accordi e memorandum d’intesa (MOU) che riguardano investimenti, attività bancaria, istruzione superiore, trasporti marittimi, pesca, scambi di turismo culturale e collaborazione mediatica. Due MOU chiave assicurano un quadro di cooperazione tra le banche centrali libica e iraniana e la creazione di una entità congiunta di investimenti tra l’Ufficio Nazionale per la Promozione degli Investimenti libico e la sua controparte iraniana. Shalgham ha enfatizzato le aspettative che le attività del comitato politico congiunto faciliti una maggiore partecipazione dell’Iran allo sviluppo economico libico, particolarmente nei settori della finanza e dello sviluppo delle infrastrutture. Affermando che l’estensione dei collegamenti con i paesi africani è una priorità chiave della politica estera iraniana, Davoudi ha comunque sottolineato che la collaborazione economica e in altri, non specificati, settori tra la Libia e l’Iran si estenderà anche all’Asia Centrale e all’America Latina.
INVESTIMENTI, CHIAVE FINANZIARIA NELL’OTTICA IRANIANA
9. (C) Mirzaee ha detto ad Abdel-Halim che dal punto di vista iraniano l’accordo più significativo è stato quello che ha creato l’entità di investimenti congiunta libico-iraniana, da capitalizzare con fondi delle rispettive banche centrali, per investimenti in Africa, Asia Centrale e America Latina. L’Iran ha anche considerato l’accresciuta collaborazione tra le banche centrali delle due parti come uno sviluppo importante, in parte perché l’accesso dell’Iran al sistema bancario e finanziario internazionale è diventato sempre più difficile.
10. (S) Commento: l’apparente scollegamento tra i commenti pubblici e privati di Shalgham a Tripoli e ciò che ha detto a Washington è preoccupante, tanto più in quanto l’interpretazione del suo incontro con il Segretario agli Esteri inglese Miliband sembra corroborare i resoconti qui secondo i quali il governo libico si oppone a ulteriori sanzioni contro l’Iran. L’enfasi dei dirigenti iraniani sui progetti di investimenti congiunti e sulla cooperazione tra le banche centrali è uno sviluppo interessante e potenzialmente preoccupante che questa stazione continuerà a seguire. Fine commento.
MILAM
“Traduzione a cura di znetitaly”

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