venerdì 12 aprile 2013

AL-GHEDDAFI: NON PIU’ RILUTTANTE A ENTRARE IN RAPPORTO CON AFRICOM



CLASSIFICATO DA: Gene A. Cretz, Ambasciatore, Ambasciata Tripoli, Dipartimento di Stato – MOTIVO 1.4 (b), (d)
1. (S) Sommario. Il leader libico Muammar al-Gheddafi ha detto al Comandante del Comando Africano USA in visita, Generale William Ward, che la Libia appoggia la creazione di istituzioni africane comune, quali un Ministero della Difesa Africano e ha espresso la speranza che l’amministrazione Obama non perseguirà una politica di interventi militari in Africa, in quanto sente che una presenza militare USA nel continente può essere un innesco del terrorismo. Al-Gheddafi ha detto che spera che il Presidente Obama possa recarsi in Libia agli inizi di Luglio per un discorso al vertice dell’Unione Africana e che spera di incontrarlo alla conferenza del G-8 in Italia, più tardi nello stesso mese. Al-Gheddafi ha espresso un desiderio di collaborazione con il Comando Africano USA nel campo dell’antiterrorismo e il contrasto alla pirateria. L’incontro del generale Ward con il Ministro degli Esteri Musa Kusa viene riferito in altra comunicazione. Fine sommario.
2. (S) Nel pomeriggio del 21 maggio, Muammar al-Gheddafi, ha ospitato il Comandante del Comando Africano USA (AFRICOM)generale William “Kip” Ward (Gen. Ward) nella sua tenda nel complesso di Bab al-Aziziyah a Tripoli per un incontro che è durato un po’ più di un’ora. Erano anche presenti il Segretario del Comitato Generale del Popolo per le Relazioni Estere e la Cooperazione Inernazionale (GPCFLIC) (Ministro degli Esteri) Musa Kusa, il Segretario per gli Affari Americani Dott. Ahmad Fituri, l’Ambasciatore, l’Attache della Difesa USA e un membro dello staff del Gen. Ward.
3. (S) Dopo lo scambio di cortesie, al-Gheddafi ha osservato che durante un precedente visita in Libia del Gen. Ward, ha visitato la Mauritania, dove era in corso una crisi politica: “Ogni volta che estinguiamo un incendio in Africa, ne scoppia un altro. Avevamo l’abitudine di dire che era una cospirazione, ma non più.” Al-Gheddafi ha poi cominciato un lungo monologo durante il quale ha narrato gli stadi delle forme di governo in Africa dalla liberazione rivoluzionaria, alla dittatura, a elezioni multipartito concludendo che adesso era l’ora di creare istituzioni africane comuni, quali un Ministero della Difesa, che rappresenterebbe meglio gli interessi africani nei confronti del mondo.
4. (S) Al-Gheddafi è passato al coinvolgimento della Cina e degli USA nel continente caratterizzando come morbido l’approccio cinese e come duro quello USA, e prevedendo che la Cina prevarrà per non interferisce negli affari interni. Ha criticato quella che a detto essere una tendenza degli USA a piazzare basi militari in prossimità di risorse energetiche, osservando che se gli USA lo facessero nel Golfo della Guinea, innescherebbero il terrorismo. Passando al conflitto israelo-palestinese al-Gheddafi ha contestato quello che caratterizzato come il sostegno USA a Israele a spese della Palestina e ha suggerito che sarebbe nel migliore interesse degli USA appoggiare i palestinesi. Ha messo in guardia contro l’aver fiducia nei consigli dei leader arabi del Golfo e del Levante e si è offerto di giocare un ruolo in quella regione se gli USA lo desiderano. Il leader ha concluso le sue osservazioni esprimendo il desiderio che il Presidente Obama partecipi al Vertice dell’Unione Africana in Libia in Luglio, e che dopo lo incontri in Italia alla conferenza del G-8.
5. (S) In risposta alla professione di rispetto del Gen. Ward per la sovranità dei paesi africani, al-Gheddafi ha detto di comprendere la posizione USA, ma ha contestato la presenza militare USA a Djibouti, osservando che la potenza militare sarà utilizzata dagli estremisti per giustificare il terrorismo. Ha poi continuato identificando due fonti del terrorismo, il Wahabismo e la Svizzera. Gheddafi ha affermato che il sistema bancario svizzero è stato usato per finanziare i terroristi e ha proposto che la Svizzera sia divisa tra i paesi confinanti sulla base della lingua.
6. (S) Sul tema della pirateria somala, al-Gheddafi ha affermato che “entità straniere” hanno violato le acque territoriali della Somalia. La soluzione al problema della pirateria somala consiste perciò nel forgiare un accordo tra i paesi che sfruttano le acque somale e i pirati. Al-Gheddafi si è offerto di identificare un portavoce dei pirati e di mediare questo accordo.
7. (S) Al-Gheddafi ha sottolineato che con la Libia che ora presiede l’Unione Africana c’è una possibilità di collaborazione con l’AFRICOM nel combattere il terrorismo nel Sahara e la pirateria. Ha detto di essere in grado di trattare con “la nuova America senza riserve” ora che gli Stati Uniti sono governati da “un nuovo spirito di cambiamento”.
8. (U) Questo dispaccio è stato controllato dal Comando Africano USA.
CRETZ
“Traduzione a cura di znetitaly”

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