venerdì 12 aprile 2013

LIBIA INTERESSATA A ARMI USA, PIU’ AMBIVALENTE SU ALTRA COOPERAZIONE MILITARE



RIF: A) TRIPOLI 870, B) TRIPOLI 481
CLASSIFICATO DA : Gene A. Cretz, Ambasciatore, Ambasciata USA – Tripoli, Dipartimento di Stato USA . MOTIVI: 1.4 (b), (d)
1. (S/NF) Il Segretario del Ministero degli Affari Esteri per le Americhe Ahmed Fituri il 23 dicembre ha detto all’Assistente Vice Capomissione (A/DCM) che le discussioni molto pubblicizzate di Muammar al-Gheddafi circa possibili acquisti di armi durante la sua recente visita in Russia, Belarus e Ucraina (rif. A) erano “largamente una questione d’immagine”. Citando una conversazione del 22 dicembre con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Muatassim al-Gheddafi, figlio di Muammar al-Gheddafi, Fituri ha detto che Muatassim e alti dirigenti del Ministero della Difesa libico e dirigenti della sicurezza (NFI) hanno appoggiato l’acquisto di maggiori equipaggiamenti militari dagli USA e (in misura minore) da fornitori europei come l’Inghilterra e la Francia. (Nota: Muatassim si è recato a Mosca in anticipo rispetto alla visita di suo padre e, secondo quanto riferito, ha avuto discussioni con dirigenti russi sulle possibilità di cooperazione per la sicurezza e forniture per la difesa. Fine nota.) Dirigenti del Ministero della Difesa e della sicurezza libici intendevano abbandonare gli acquisti di equipaggiamento militare dalla Russia e dalle ex repubbliche sovietiche perché il materiale militare USA venivano considerato tecnicamente superiore e perché ritenevano che gli accordi recentemente messi in atto riguardo all’accordo USA-Libia sul pagamento delle rivendicazioni avessero aperto la via per l’acquisto di armi letali dagli USA nel prossimo futuro. Muatassim ha detto a Fituri che la discussione pubblica di acquisti di armamenti su larga scala prima e durante la visita di ottobre di al-Gheddafi a Mosca, Minsk e Kiev era intesa a “preparare la competizione per le operazioni commerciali militari della Libia. (Nota: Al-Gheddafi ha offerto osservazioni simili ai media durante la sua sosta a Kiev. Fine nota.)
2. (C) Fituri ha detto che mentre Muatassim e alti dirigenti del ministero della difesa e della sicurezza libici erano d’accordo sul preferire l’acquisto di equipaggiamento USA, il quadro era meno chiaro riguardo all’addestramento e alla collaborazione. Secondo Fituri, Muatassim e suo fratello, la figura di vertice del regime Saif al-Islam al-Gheddafi, appoggiano la collaborazione militare con gli USA; tuttavia Muammar al-Gheddafi ha formulato riserve a Muatassim, a metà novembre, circa la collaborazione USA-Libia da esercito a esercito che poteva portare ad aver un numero maggiore di consiglieri e istruttori USA in Libia. E’ stato ansioso circa il fatto che il personale militare USA non sia visto in uniforme in Libia, una prospettiva della quale era particolarmente preoccupato dato che l’ “evacuazione” delle basi militari USA e inglesi (rispettivamente le basi aeree di Wheelus ed el-Adem) nel 1970 era stata vista come un conseguimento chiave della rivoluzione. Il punto di vista di Muatassim era che egli aveva un mandato per esplorare ulteriori collaborazioni tra eserciti mediante il Memorandum d’Intesa tra eserciti USA-Libia; comunque suo padre intendeva controllare da vicino ogni passo degli impegni estesi tra gli eserciti USA-Libia.
3. (S/NF) Commento: il resoconto di Fituri è coerente con quanto abbiamo saputo in precedenza circa il fatto che l’impegno militare con gli USA sia un argomento particolarmente delicato per Muammar al-Gheddafi e per altri alti dirigenti libici. Come riferito sotto rif. B, un interlocutore di vertice del Ministero degli Affari Esteri ci ha detto ai margini di incontri con rappresentanti del Dipartimento della Difesa e della Lockheed-Martin per decidere di come disporre di otto C-130H acquistati dalla Libia negli anni ’70 e bloccati a Marietta, Georgia, che al-Gheddafi aveva incontrato di persona la squadra libica dei C-130 prima dell’incontro per discutere dell’approccio libico. Al-Gheddafi è stato chiarissimo sul fatto che qualsiasi accordo per risolvere la questione dei C-130H o di qualsiasi futuro acquisto di armi dipende dal ricevere garanzia dal governo USA che saranno concesse le licenze di esportazione per tali materiali e si è dimostrato preoccupato che la Libia non sia “imbarazzata dagli USA”. La lettura di Fituri delle osservazioni di Muatassim suggerisce che l’estensione dei collegamenti tra eserciti USA-Libia sarà attentamente calibrata da parte libica. Data la ben nota predilezione di al-Gheddafi per i cambiamenti di idea, è probabile che si dimostri incostante. Fine commento.
CRETZ
“Traduzione a cura di Giuseppe Volpe“

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