domenica 28 aprile 2013

Crisi: avvocati strada, Piu' senza dimora assistiti in 2012



Quasi un terzo sono italiani, 'Raddoppiati rispetto al 2010'


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ROMA - La crisi economica si "acuisce" e nel 2012 le pratiche aperte dagli "avvocati di strada" per dare assistenza legale, in modo volontario e gratuito, a persone senza dimora che difficilmente riescono a ottenere il gratuito patrocinio, sono aumentate del 9% rispetto al 2011; quasi un terzo di queste è italiano. Lo rivela il "Rapporto 2012" dell'associazione Avvocato di strada, presentato oggi a Roma. Nonostante negli ultimi 12 mesi si sia registrato un "boom" di pratiche relative al diritto dei migranti (il 45% del totale), dovuto all'emergenza Nord Africa, il 28% dei senza dimora assistiti dagli avvocati di strada sono italiani, "una quota raddoppiata rispetto al 2010". "Prima si finiva in strada per patologie psichiche o problematiche legate a dipendenze - ha spiegato il presidente di Avvocato di strada, Antonio Mumolo - ora perché si diventa poveri. Senza dimora diventano imprenditori falliti, padri separati, persone licenziate e pensionati al minimo". Nel 2012 le pratiche aperte in tutta Italia dall'organizzazione di volontariato sono state 2.575, contro le 2.360 del 2011. Il 34% riguardavano il diritto civile, come il diritto alla residenza e al lavoro, l'11% il diritto amministrativo (ad esempio cartelle esattoriali per mancato pagamento di imposte, tasse e tributi). Poche le cause di diritto penale, in calo rispetto al 2011 (254 contro 356) e nella maggior parte dei casi le persone senza dimora non erano accusati di reato ma persone offese.

(ANSA)

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