giovedì 4 aprile 2013

Cittadinanza Bologna a madre, Pdl-Lega dicono no

Un momento del presidio organizzato a Ferrara dagli amici di Federico Aldrovandi, con la madre  Patrizia Moretti Un momento del presidio organizzato a Ferrara dagli amici di Federico Aldrovandi, con la madre Patrizia Moretti


Il consiglio comunale di Bologna ha approvato la cittadinanza onoraria di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. Il sì è passato all'unanimità (19 favorevoli su 19 votanti), con i voti di Pd, Sel e Movimento Cinque Stelle mentre Pdl e Lega non hanno partecipato. E' stato votato anche un ordine del giorno di solidarietà alla Moretti, con lo stesso testo del precedente, presentato dal Pdl in polemica con la scelta della cittadinanza onoraria: il testo è passato con 25 sì su 25 votanti. La Lega non era in aula.
PD, NON CI SONO ALTERNATIVE  - "La cittadinanza onoraria non ha alternative, perché il coraggio e la grande dignità di Patrizia sono in sintonia con la storia e la forza più profonda di Bologna". A sottolinearlo, pur apprezzando il 'passo in avanti' del Pdl verso un testo condiviso, è Simona Lembi, presidente del consiglio comunale di Bologna e tra i firmatari della richiesta di cittadinanza onoraria a Patrizia Moretti. "Bologna - ha aggiunto - è quella città che dà battaglia e che non si arrende mai, ma chiede verità e giustizia. Sempre". La Lembi (Pd) ha auspicato che il Pdl "faccia l'ultimo miglio", e dunque voti la cittadinanza, e chiesto alla Lega di "rientrare in aula". E ha riconosciuto che, durante le ultime ore la discussione si è evoluta, discussione che proseguirà ad oltranza.
FERRERO,LEGA E PDL SE LA PRENDONO CON LE VITTIME - "E' vergognoso che Lega e Pdl a Bologna abbiano detto no alla cittadinanza onoraria a Patrizia Moretti e abbiano definito 'marchette' operazioni di questo tipo. L'uso di tali termini gli compete e certamente riguarda molto da vicino noti esponenti nazionali dei partiti di centrodestra". Lo sostiene Paolo Ferrero, segretario del Prc. "Ma al di là delle parole e delle provocazioni - ha aggiunto - come quella oscena messa in atto dal Coisp pochi giorni fa, è evidente che la Lega e il Pdl fanno finta di non sapere che la famiglia di Federico Aldrovandi, come quella di Stefano Cucchi e Giuseppe Uva, sono vittime di una giustizia malata e di chi tra le forze dell'ordine crede nell'impunità per chi indossa una divisa. Lega e Pdl, in totale malafede, sostengono senza vergogna candidature di corrotti e corruttori e invece se la prendono con le vittime".
(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento