martedì 16 ottobre 2012

Calcioscommesse, Giannini: "Roma-Lecce dell'86 truccata? No, eravamo solo stanchi"

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Giuseppe Giannini torna su quel clamoroso 2-3 che costò alla Roma lo scudetto: "Eravamo stanchi. Combine? Non ne so nulla, se così fosse prenderei per il collo i miei compagni"
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Il nuovo scandalo del calcioscommesse sta arrivando anche alla serie A, con diverse partite sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori. Calciomalato ha deciso di parlare conGiuseppe Giannini e Alberto Di Chiara, giocatori di Roma Lecce che presero parte a uno storico Roma-Lecce 2-3, del campionato 1985-1986, partita che vide i salentini - già retrocessi - sorprendere i giallorossi a caccia dello scudetto. Un match che - nei vari bar sport - spesso è stato associato a combine.
Giuseppe Giannini, che successe quel pomeriggio contro il Lecce?"Sono passati 25 anni, non me lo ricordo più. Ma non parliamo di scommesse, è solo aria fritta. Negli ultimi giorni si è scritto e detto tanto su nuove partite combinate, non voglio tornare a episodi ormai vecchi. Oggi c'è il tiro al bersaglio su questa o quella squadra, ma io lascerei lavorare in pace i giudici. Poi, chi deve pagare, pagherà".

Quel pomeriggio di Roma-Lecce, dunque, fu tutto normale?"Le ho sentite anche io, in tutti questi anni, le voci su questa partita. Ma io voglio dire una cosa: io romano e romanista quel pomeriggio persi uno scudetto. E questo vale molto di più dei soldi per truccare una partita. Io non ho avuto alcun sentore che ci fosse qualcosa di prestabilito, ma se qualche mio compagno fosse stato pagato per perdere, a distanza di così tanti anni andrei ancora a prenderlo per il collo".
Resta una sconfitta che nessuno si aspettava..."Io credo nei valori della vita e tra questi c'è la lealtà. Una settimana prima, a Pisa, vincemmo 3-1 soffrendo e andando anche in svantaggio 1-0. Insomma, eravamo stanchi, fisicamente e mentalmente, per il lungo inseguimento alla Juventus. Ecco, abbiamo perso per questo motivo, principalmente".
E forse c'era anche una buona dose di sicurezza, troppa..."Affrontavamo una squadra già retrocessa, pensavamo che tutto sarebbe stato facile. Siamo pure passati in vantaggio. Il Lecce si è battuto bene, ma sarebbe bastato che a fine primo tempo - chiuso sotto 2-1 - qualcuno della Roma fosse andato nello spogliatoio del Lecce e avesse detto: ahò, ragazzi, ma che state facendo? Siete già in serie B. Non è successo e non siamo più riusciti a rimontare".

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