E' morto Aldo Maldera, ex di Milan e Roma: uno dei campioni del 1982-83
ROMA - Improvviso lutto nel mondo del calcio. È scomparso all'età di 58
anni Aldo Maldera, ex giocatore di Milan, Roma e Fiorentina. L'ex
terzino sinistro, 10 presenze in Nazionale, ha vinto in carriera due
scudetti, con il Milan nel 1978/79 e con la Roma nel 1982/83.Nel suo
palmares anche due Coppe Italia.
Giocatore di grande capacità, padrone della fascia sinistra, famoso per
le sue scivolate e per un tiro forte e preciso ebbe in Nils Liedholm il
suo maestro. Col tecnico svedese conquistò il titolo della stella a
Milano (9 gol quell'anno) e fu lui a volerlo a Roma nel 1982-83 anno in
cui vinse lo scudetto da protagonista (26 presenze e una rete). La sua
presenza fece spostare Nela, che era mancino, a destra e fu un delle
mosse vincenti in quella splendida cavalcata tricolore. Restò a Roma tre
anni (73 presenzee 6 gol, giocando anche la Coppa dei Campioni) prima
di passare alla Fiorentina. Uomo mite, timido, di grande educazione,
apprezzato da compagni e avversari, Maldera divenne presto uno dei
beniamini dei tifosi giallorossi.
Viveva a Fregene. Ultimo di tre fratelli, tanto da
essere conosciuto come Maldera III, l'ex giallorosso da anni viveva a
Fregene, sul litorale laziale, insieme con la moglie e tre figlie. Fu
convocato anche per i Mondiali di Argentina '78, dove giocò soltanto la
finale per il terzo posto. Dopo aver lasciato il calcio giocato, Maldera
è stato nel 2009 direttore tecnico dei greci del Panionios, prima di
tornare l'anno successivo in Italia dove ha ricoperto lo stesso incarico
nell'Aranova, squadra laziale di seconda categoria.
La Roma sul suo sito. Il club giallorosso lo ricorda così:
«Oggi mercoledì 1 agosto è prematuramente scomparso a Roma all’età di 58
anni Aldo Maldera, indimenticato terzino del secondo scudetto
giallorosso e uomo di sport amato e stimato. Tutta l’AS Roma lo piange e
lo ricorda, partecipando commossa al dolore della Famiglia. Il ricordo
del direttore generale Franco Baldini: La notizia ci lascia sconvolti,
solo poche settimane fa ci eravamo visti a Trigoria ipotizzando
iniziative da prendere insieme per il prossimo futuro, futuro che
crudelmente gli è stato negato. Vada alla famiglia il nostro più sentito
cordoglio e il nostro abbraccio».
Il cordoglio del Milan. Il Milan, nell'esprimere il
proprio dolore per la morte di Aldo Maldera, ne ricorda i successi in
rossonero. «Più di 200 partite nel Milan, lo Scudetto della Stella con 9
gol segnati - si legge in una nota - una Coppa Italia con gol nella
finale contro l'Inter. Tutto questo è stato Aldo Maldera, il nostro
grande e indimenticabile Aldone. Buon viaggio grande terzino, tutto il
tuo Milan ti ricorderà sempre. Che dolore, Aldo! Undici anni di Milan -
scrive ancora il Milan - dal 1971 al 1982, Aldo Maldera. Uno che è
venuto in B con noi e che ha sempre amato solo ed esclusivamente il
Milan. Ai Mondiali di Argentina del 1978, ci siamo sentiti rappresentati
alla grande da Aldo nella Finale per il terzo e il quarto posto contro
il Brasile di Dirceu. I Maldera, famiglia rossonera. Aldo - ricorda il
club - aveva esordito nel Milan dopo il grande Gino e dopo Attilio.
Aveva attualizzato e imitato l'entrata scivolata in tackle alla
Schnellinger. Era uno di quelli, Aldo, che andava ad esultare con i
tifosi sull'inferriata dello stadio dopo i suoi gol. Immaginiamo in
queste ore il dolore di Gianni Rivera e di Alberto Bigon che, nell'anno
della Stella rossonera 1978-79, avevano mandato Aldo in gol ben 9 volte.
Volevano fargli segnare il decimo per eguagliare il record del 1965-66
di Giacinto Facchetti, ma il destino non volle così. Aldo aveva
intrecciato il suo destino a quello di un altro grande rivale
nerazzurro, segnando uno dei due gol nella finale di Coppa Italia del
1977 vinta dal Milan 2-0 sull'Inter nella serata dell'addio al calcio di
Sandro Mazzola. Tutto il Milan, tutta la famiglia rossonera, via Turati
e Milanello - conclude il sito - inviano il loro abbraccio negli Stati
Uniti ad Andrea Maldera, figlio di Gino e nipote di Aldo, attuale
assistente tecnico rossonero. Ma. con loro, tutti i milanisti vivono con
commozione e con gli occhi umidi la notizia della scomparsa di Aldo
Maldera, una Stella rossonera».
L'omaggio di Alemanno. «Un pensiero a Maldera, entrato nella
storia della Roma e nel cuore dei tifosi romanisti». Lo scrive il
sindaco di Roma Gianni Alemanno su twitter.
Minuto di silenzio in Campidoglio. Il presidente
dell'assemblea capitolina, Marco Pomarici, ha riaperto la seduta in aula
Giulio Cesare con un minuto di silenzio per la scomparsa del calciatore
Aldo Maldera. «Apprendiamo con grandissimo rammarico della scomparsa di
Aldo Maldera, campione d'Italia con la Roma nel 1983. - ha detto
Pomarici - Lo ricordiamo come un difensore tanto arcigno e combattivo
quanto estremamente corretto, qualità che lo fecero amare profondamente
dai tifosi di questa città, che già in questi momenti gli sta tributando
molte testimonianze d'affetto e di cordoglio. Anche l'assemblea
capitolina vuole unirsi osservando un minuto di silenzio».
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