La Svezia in cambio dei curdi, un popolo in cambio di un altro popolo, una cultura in cambio di altra cultura, uomini in cambio di altri uomini.
I curdi costretti a cambiare i loro nomi e farli diventare turchi, costretti a nascondersi, a vivere nelle cavità delle caverne, a non poter pascolare il loro bestiame.
Eppure sono uomini che non chiedono altro che essere riconosciuti quali uomini.
Il mio nuovo libro, a breve l'uscita, racconta una storia, quella di un popolo maltrattato, il popolo curdo. Mi è stata narrata da una ragazza curda; ho ancora nelle orecchie le sue frasi, ho ancora la pelle d'oca.
Era bella quella ragazza, era brava, era un mia studentessa.
L'ho descritta come una persona che chiede pace.
Carlo Maria Marchi
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