Guarda un po’.
In Spagna, con Pedro Sánchez, oltre ai 200 euro di bonus come qui, si sono messi in testa di aumentare del 15% il “reddito di cittadinanza” spagnolo (“ingreso minimo vital”), tagliare del 50% il costo degli abbonamenti ai trasporti e bloccare i licenziamenti per cause legate al rincaro e specialmente per le imprese che ricevono aiuti pubblici. Perché se ti prendi soldi dei contribuenti, quei contribuenti non li licenzi.
Tutto questo mentre da noi qualcuno, anche anche ora che mezza Italia è con l’acqua alla gola, vorrebbero smantellare bonus e integrazioni al reddito, perché non è “sostenibile un sistema così”.
Come fa dunque la Spagna, che numeri alla mano è meno ricca di noi? Come fa ad aumentare bonus, sussidi, mettere salario minimo, riformare i contratti e incentivare il lavoro stabile?
Sarà mica che da noi non è mancanza di risorse, ma volontà, se siamo indietro rispetto a tanti altri Paesi europei?
Leonardo Cecchi
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