Mi scrivono degli abitanti del quartiere Flaminio di Roma a proposito dell'incendio della bancarella dei libri a piazzale Flaminio, una vera istituzione a Roma, la bancarella aveva libri di tutti i generi, di cui molti risalenti all'inizio del del secolo scorso, a prezzi buoni. L'attività era gestita da dei signori nordafricani.
I signori che mi hanno contattato sostengono che i gestori della bancarella qualche giorno prima avrebbero avuto una richiesta di pizzo da parte di balordi che a loro sarebbero stati denunciati dagli stessi. Gli abitanti parlano a denti stretti di presenza mafiosa nel quartiere centrale di Roma.
Se e' vero i gestori hanno fatto bene sia a non cedere ai ricatti sia a denunciare. Sono un esempio di società civile e, aggiungo, che questi balordi, mafiosi o no, meritano l'ergastolo perché non si distrugge un luogo di memoria come una bancarella di libri. E' uno dei crimini più turpi.
Una legge la voglio proporre io: chi distrugge luoghi come librerie, bancarelle di libri o musei devono dargli l'ergastolo perché distruggono un po' di tutti noi.
Fenix
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