Il gip Morosini farà parte del nuovo Csm
Nello specifico, Morosini, cinquantenne e componente di Area, è stato il terzo magistrato più votato, con ben 665 preferenze. “Sono molto, molto contento", ha commentato orgoglioso la notizia. "L’elezione al Csm è una bella soddisfazione. Questa sarà una consiliatura dove non ci si dovrà impegnare solo sui problemi classici dell’autogoverno dei magistrati, che sono le nomine, il controllo dell’organizzazione degli uffici, la mobilità, la gestione razionale delle risorse, ma dovrà andare oltre".
"Il nuovo Csm - ha proseguito il giudice – dovrà avere un ruolo propulsivo sui grandi temi della giustizia, cioè dovrà essere in grado di interloquire con i vari organi istituzionali, quindi sulla proposta di riforme il Csm dovrà dare un contributo in termini di proposta e di eventuale critica rispetto a indicazioni che sono contrarie alla nostra carta costituzionale o che rischiano di mettere in crisi il sistema per come è concepito".
"Il Csm", ha aggiunto ancora, interpellato dall'Adnkronos, "dovrà essere capace di veicolare anche nel dibattito pubblico proposte serie in materia di prescrizione, di superamento di certi divieti in appello. Dovrà fare nuove proposte sulla giustizia civile per rendere il processo più rapido. Insomma dovrà svolgere un ruolo che va oltre l’alta amministrazione".
"Il Csm", ha aggiunto ancora, interpellato dall'Adnkronos, "dovrà essere capace di veicolare anche nel dibattito pubblico proposte serie in materia di prescrizione, di superamento di certi divieti in appello. Dovrà fare nuove proposte sulla giustizia civile per rendere il processo più rapido. Insomma dovrà svolgere un ruolo che va oltre l’alta amministrazione".
Per quanto riguarda l'elezione del vicepresidente del Csm e i componenti laici ha chiosato: "Mi aspetto delle figure in grado di dialogare su tutti i temi con serenità e senza preconcetti." "Sui nominativi", però, "non sono legittimato a fare delle valutazioni. Mi auguro che ci siano professionisti che hanno a cuore il buon andamento della giustizia e sono aperti al dialogo".
"Mi auguro di potere svolgere il mio ruolo sempre in maniera serena ed equilibrata e puntando sul merito e non su vecchi steccati associativi. Per me", ha concluso, "l’associazionismo ha un senso sulle opzioni culturali diverse che si possono avere sulla giustizia. Ma quando dobbiamo fare delle scelte deve valere il merito e non altro".
http://www.articolotre.com/2014/07/il-gip-morosini-fara-parte-del-nuovo-csm/
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