Una svolta sostanziale per migliaia di persone, la possibilità di uscire dal pantano del debito contratto con le banche e, soprattutto, una conferma: quando la cittadinanza si mobilita e organizza ci sono buone possibilità di centrare l’obiettivo. Analizziamo, in sintesi, l’iter dell’Iniziativa legislativa popolare (Ilp). Raccolte più di un milione e quattrocento mila firme, superata l’ammissione, l’iniziativa arriva al Congresso dei deputati. Tre le proposte principali su cui si basa la Ilp: dación en pago retroactiva , affitto sociale e fermo immediato degli sfratti esecutivi.
Uno dei motivi che ha generato un numero considerevole di sfratti e pignoramenti è stato l’impossibilità da parte delle famiglie di pagare il debito che dovevano continuare a versare alla banca, nonostante avesserero già perso la casa. Per questo la proposta cardine della Ilp è la dación en pago retroactiva , ovvero la cancellazione del debito con la restituzione della proprietà alla banca.
Pesano più di un milione e mezzo di firme, la pressione sociale e la spada di damocle di 17 persone che sono suicidate negli ultimi due anni in attesa degli ufficiali giudiziari. Anche il Partido Popular, da sempre contro la Ilp, toglie il veto e la proposta passa. La capacità di vincolare un dramma concreto a un fenomeno più profondo. «Gli scandali per la corruzione e il tentativo costante di ridurre i diritti civili e sociali sono la caratteristica più sintomatica di questa fase della nostra democrazia in tempi di crisi – afferma Ada Colau, avvocata, una delle anime de la Plataforma, – una democrazia a bassa intensità in cui, però, è importante sottolineare l’importanza della partecipazione diretta della cittadinanza che si oppone alla concentrazione del potere economico e finanziario».
Secondo Consuelo Obregòn, ricercatrice in Scienze politiche dell’Università Complutenee di Madrid: «per la prima volta dall’entrata in vigore della costituzione del 1978, gli strumenti dell’Iniziativa popolare legislativa e del referendum sono ripresi con vigore da molti movimenti che si occupano dei diritti civili».
Fonte: il manifesto, 17 febbraio 2013.
http://comune-info.net/2013/02/diritto-allabitare-spagna-in-strada/
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