La scelta di tenere la conferenza stampa nella quale rilanciare i lavori della Commissione al teatro Valle Occupato non è casuale. L’idea è di unire l’analisi teorica con l’esperienza pratica di chi negli ultimi anni ha sperimentato nuovi modelli di gestione e di autogoverno. Il tentativo è quello di tradurre sul piano giuridico le pratiche nate all’interno della rete dei teatri occupati, e nelle molte altre esperienze di difesa dei territori o di lotte, in primis quella per l’acqua pubblica.
Per questo le riunioni non si terranno più nelle stanze chiuse degli uffici del ministero della Giustizia, come negli anni passati, ma in assemblee pubbliche e partecipate nel corso delle quali raccogliere i punti di vista e le idee di chi concretamente sta praticando l’idea di nuovi modelli economici, sociali e di democrazia. Dopo la conferenza stampa, l’annuncio che il primo appuntamento della Commissione si terrà entro un mese al teatro Valle occupato, per poi girare per l’Italia, nei luoghi e tra le persone che mettono in pratica l’idea di bene comune.
La conferenza stampa si è tenuta proprio mentre a Messina veniva sgomberato il teatro Pinelli. Un luogo che era stato occupato per salvarlo da anni di completo abbandono. Di fronte al degrado e all’incapacità del pubblico di tutelare i beni e di operare nell’interesse dei cittadini, sono stati gli stessi cittadini a riaprirlo e a prendersene cura. L’unica risposta arrivata dalle istituzioni è stato lo sgombero di questa esperienza, come di diverse altre formalmente illegali quanto legittime e necessarie.
Di fronte all’incapacità del pubblico, di fronte ai rischi e agli impatti delle privatizzazioni, occorre trovare dei nuovi percorsi e soluzioni. E’ in questo quadro che si sviluppa l’idea di fondere la teoria giuridica con i processi dal basso, per dare forma a un diritto vivente e in evoluzione, per modificare le normative e rispondere ai bisogni della cittadinanza attiva. Una insolita collaborazione tra giuristi e movimenti, il lavoro accademico che si unisce alle pratiche di lotta per riappropriarsi di spazi di democrazia e per definire un nuovo ambito di diritti e la stessa nozione di bene comune.
http://comune-info.net/2013/02/giuristi-a-scuola-dai-movimenti/
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