Cosa Nostra. Riaperto il caso Geraci
L'uomo, sindacalista della Uil, venne ucciso da Cosa Nostra, a Caccamo, la sera dell'8 ottobre '98: in tutto questo tempo non sono mai stati scoperti i mandanti e gli esecutori dell'assasinio. Un delitto di cui parlò, in passato, anche il collaboratore di giustizia Nino Giuffrè. Nei mesi precedenti alla sua morte, il sindacalista, prossimo a diventare sindaco di Caccamo, si era schierato apertamente contro la mafia, denunciando anche gli interessi tutelati dal nuovo piano regolatore della cittadina. Un'ostilità che pagò cara: quella sera venne raggiunto sotto casa da dei sicari che gli spararono contro, sotto gli occhi atterriti del figlio Giuseppe, allora 17enne.
Il ragazzo, che in quel momento si trovava sul balcone di casa, non potè far altro che scagliare contro i killer un vaso di fiori; ciononostante, gli assassini riuscirono a defilarsi a bordo di una Fiat Uno.
A dirsi soddisfatti della decisione di riaprire le indagini per far luce su quanto avvenne quella sera, sono in molti. In particolare, Claudio Barone, segretario della Uil, che ha espresso la propria speranza riguardo la possibilità che si possa riconoscere Geraci come vittima della mafia.
http://www.articolotre.com/2014/07/cosa-nostra-riaperto-il-caso-geraci/
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