giovedì 30 gennaio 2014

Kim Jong-un ha fatto giustiziare tutta la famiglia dello zio?

Accusato dal leader (nonché nipote) Kim Jong-un di stare organizzando un golpe contro di lui, Jang Song-thaek è stato giustiziato lo scorso dicembre dopo essere stato spogliato dei suoi poteri politici.

Ma la storia non sembra finire così: giunge infatti la notizia, riportata da diversi media asiatici, che l'intera famiglia di Jang (donne e bambini compresi) avrebbe subito la stessa sorte, cosi come tutti gli uomini vicini all'ex tutore di Kim.

All’interno del nucleo familiare sarebbero stati uccisi la sorella Jang Kye-sun e suo marito,l'ambasciatore a Cuba Jon Yong-jin; il nipote e ambasciatore in Malesia Jang Yong-chol e i due suoi figli; i figli, le figlie, i nipoti e i fratelli di Jang. Le persone a lui care o vicine per motivi politici che erano fuori dal Paese sarebbero state richiamate per essere giustiziate.

Secondo alcune fonti sarebbero stati uccisi con uncolpo di pistola alla fronte, mentre i parenti acquisiti sarebbero stati risparmiati e inviati al confine in villaggi sperduti.

Va detto però che sia la morte di Jang Song-thaek sia quest’ultima notizia relativa all’esecuzione della sua famiglia sono diventate un caso mediatico e giornalistico, causando non poche distorsioni sul reale svolgimento dei fatti.

Per alcuni giorni era circolata, infatti, la voce che Jang fosse stato sbranato vivo da un branco di 120 cani, voce immediatamente smentita. O ancora la (presunta) bufala riguardante la fucilazione di Hyon Song-wol, cantante di un gruppo pop ed ex fidanzata dello stesso King Jong-un, accusata di "pornografia".

Interessante, anche in questo caso, la copertura data dai media occidentali. Se il New York Post dà la notizia del massacro familiare come certa, più cauto è invece il quotidiano online The Wire, che ci tiene a precisare, tra le altre cose, che il report non fa menzione del giorno esatto in cui l’esecuzione sarebbe stata eseguita.

Quest'ultimo afferma che, come per altre notizie in passato, rivelatesi poi false, anche in questo caso è bene andarci con i piedi di piombo. Giusto quindi pubblicare l'indiscrezione, ma sempre col beneficio del dubbio, in particolare quando si tratta di notizie proveniente dalla Corea del Nord, notevolmente difficili da verificare.